venerdì 31 gennaio 2025

 ANGELO CASATI - 1

il cielo in un viottolo

Angelo Casati è un sacerdote, poeta e teologo che ha dedicato gran parte della sua vita all'ascolto dei cammini della gente e della parola di Dio. Un cammino che restituisce nei suoi libri nei quali alla delicatezza e intimità del suo stile aggiunge il coraggio e la coerenza del suo canmmino di fede. In queste pagine alcune delle sue poesie e preghiiere.

L'autunno e l’inedito

Non chiamare decadente

questo autunno,

mi abbevero

alla festa dei colori

chiazze gialle, rossi accesi

su brividi di cielo azzurro

tavolozza dell'inedito.

Spogliazione

o preludio di accensioni?

Io guardo. E non so

dare nomi ai colori.

Non chiamare decadente

questo autunno,

le foglie e il loro

volteggiare lieve

sospeso nell’aria.

Ogni volo,

danza stupita dell'inedito.

Spogliazione

o preludio di accensioni?

Io guardo. E non so

dare nomi ai voli.

E non chiamare decadente

le parole del monte

ancora impigliate in quest'aria

situpita: beati... beati...

la voce e i volti

accesi

a raccontare che

spogliazione

è vigilia di accensioni.

E io non so darti nomi,

ma ti guardo, Signore.

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I muri a secco

Nutro veglia d’occhi e stupore

per i muri a secco dei monti

e inseguo a ritroso nel tempo

fatica e genio

di chi sul viottolo

che beve il cielo

convocò una ad una

le pietre

e diede paziente

all’una e all'altra

dignità di appartenenza,

gioia di fiorire

nel mosaico all'aperto.

Porto veglia di occhi e stupore

per te, o Dio,

che vai convocando

fili d'erba e polvere di stelle,

scroscio di torrenti

strusci di vento

concerti di uccelli,

tenerezze di donne e uomini tenaci,

odori e colori

luci e ombre

di infinite terre

nel muro a secco di un viottolo

che beve l’infinito del cielo.

 

da Rocca, 15 gennaio 2025