martedì 25 febbraio 2025

Il sentiero della fiducia

Franco Barbero, 1978

 

Il salmo, riflettendo la pace del bimbo nella figura della persona adulta che prega, ci parla di una “situazione” di radicale fiducia.

É l'intera vita che “sta”, è “affidata” alle braccia di Dio.

Invece, quando il nostro cuore si esalta e i nostri occhi si fanno superbi, alteri e ci mettiamo in cammino verso cose che portano il marchio della presuntuosa grandezza umana, allora la via della pace è preclusa e sbarrata.

Il redattore del salmo è cosciente di abitare ad un bivio: o la strada dei desideri onnipotenti, dell’autoaffermazione come antosufficienza oppure il sentiero della fiducia. Forse yualche volta nella sua vita ha battuto la via della superbia ed ha imparato a sue spese di essersi cacciato in una direzione di smarrimento. Il suo cuore lentamente è diventato saggio. É ritornato sui suoi passi, anzi ha deciso di mettersi sul cammino  della sapienza, della fiducia in Dio.

La fiducia del salmista non è una ideologia, un dogma, una filosofia. Egli, probabilmente, in altri momenti della sua vita, ha esperimentato l'incapacità di fidarsi di Dio. Anche il cammino fiducia in Dio è un percorso che gli è stato davanti, una direzione in cui ha faticosamente tentato di aprirsi un varco. Per Iui fidarsi di Dio ha rappresentato un sentiero che Dio stesso ha reso praticabile, che solo Dio poteva rendere percorribile.

 

Un invito

L'esortazione finale punta il dito verso ciascuno/a di noi. Siamo l’Isracle che attende Dio, ora e sempre? Siamo incamminati lungo questo sentiero della fiducia che ci regala la “pace” dentro l'altalena dell’esistenza quotidiana?  Non si tratta di ritornare alla pace dell'incoscienza e dell'irresponsabilità, ma di sapere che, mentre usiamo le nostre braccia, stiamo nelle braccia di Dio. Come vorrei sapermi inoltrare su questo sentiero che la fede di Israele e la fede di Gesù ci testimoniano. O Dio di Abramo, di Miosè, di Miriam, di Gesù, aumenta la nosrra fede.