sabato 15 marzo 2025

 L'amicizia è una sorgente di vita

L'amicizia è una sorgente di vita. Simone Weil

 

Queste pagine nascono da un’emozione. Quella degli amici e delle amiche che nella mia vita sono fioriti: fiori selvatici lungo le strade, miele selvaggio di boschi e di deserti. Ma anche dall’emozione su- scitata in me da una espressione di Bonhoeffer («non smarrire la polifonia dell’esistenza ») che si è fissata, malti anni fa, a uno scoglio del mio oceano interio- re e non mi ha più lasciato.

Questo piccolo libro nasce inoltre da una consue- tudine amorosa, lunga ormai trent'anni, con monaci e trovadori, Non vuole essere un ulteriore scritto sull’amor cortese e sulla letteratura trobadorica, ma sull’amicizia amorosa, per leggere in altro modo le donne e gli uomini e il loro incontro, dove anche il corpo possa ritrovare la sua eccellenza, senza venir ridotto a strumento del piacere dei sensi, e senza d’al- tra parte essere semplicemente negato.

Ma cosa avrà mai da dire sull’amore d’amicizia e su una vita da vivere in pienezza un monaco del 1100? Non dovrebbe, un frate, assumere un atteggiamento distaccato dalle gioie di questo mondo per dedicarsi interamente alla ricerca di Dio? E da una mo- naca di clausura non ci aspetteremmo saggezza mistica più che conoscenze nell'arte di amare?

 

Colui che ti tocca

Simone il fariseo fu profeta inconsapevole, quel- la sera, quando una donna venne in casa sua con un vasetto di olio profumato e unse i piedi di Gesù: « Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è e di quale ge- nere è la donna che lo tocca» (Lc 7,39). Essere toc- cati è uno degli accadimenti più emozionanti e im- portanti della vita: colui che ti ha toccato nell'intimo, anche una sola volta, resterà tra i tuoi profeti. Chi ti tocca è entrato in te, ormai lo ospiti in casa, traccia solchi, lavora il tuo terreno, estirpa radici, porta se- mi, sollecita e risveglia le sorgenti della vita. Soltan- Lo quelli che ti toccano sono in grado di cambiarti la vita. L'amico è amico perché ti tocca, disarmato e di- sarmante. Là dove puoi lasciarti toccare dall’altro e toccarlo, lì puoi dire di essere te stesso, avendo la- sciato cadere ogni maschera.

Questo è il miracolo da implorare sempre: qual- cuno che sappia toccare il cuore.

Questo è il sogno di Dio: che nessuno sia solo nel- la vita e che nessuna casa sia senza festa del cuore. Nessuno sia senza « attaccamento », questo bisogno proprio dell'uomo di condividere la vita emotiva con altre persone, attraverso relazioni intime e stabili, at- traverso disponibilità e affidabilità.

In queste relazioni Dio ti sfiora, ti tocca, Lo fa in un giorno in cui sei così ubriaco di gioia e di amore da dire, alle creature che ami, parole totali, assolute e che si vogliono eterne; oppure in un giorno di la- crime, nell’abbraccio dell’amico, o quando nel deserto di giorni sempre uguali sei sorpreso dal nuovo, dall'inaudito.

Queste pagine si rivolgono a uomini e donne che cercano l'integrazione di umano e spirituale, di fede e affettività, l’armonia difficile e possibile di maschile e femminile.

Sono per chi cerca nella storia dello spirito altri sentieri, forse rimasti celati sotto traccia, filoni pro- fondi e non evidenti della storia della Chiesa; sono per chi non si accontenta delle letture ufficiali, per chi ama la poesia e la libertà del cuore.

E non ha paura della passione.

RONCHI: Ibaci non dati Tascabili Paoline

Questa introduzione illustra l’amicizia di Bernardo di Chiaravalle, Francesco d’Assisi e Teresa d’Avila

L’amicizia è parte costitutiva del cammino di Bernardo, Francesco e Teresa, protagonisti determinanti della storia della Chiesa, che con la loro esperienza personale ci aiutano a tracciare una storia fatta di incontri, di affetti, di emozione reciproca. Senza paura della passione. Non si tratta di amicizia spirituale, o funzionale a una riforma o a un progetto ecclesiale, bensì di amicizia umana, emozionale, viva. Perché l’amore e l’amicizia compongono una parte decisiva di una «scienza pratica» del vivere, una spiritualità che non è sottrazione, ma addizione d'umano. Una riflessione sul tema della «salute spirituale» che l’amicizia protegge e custodisce, riserva di vita sana e gioiosa.

Nota personale

In un mondo dove galoppano la guerra, l'indifferenza e la distanza, ho pensato di proporre queste pagine che potete anche acquistare e rileggere più ampiamente presso l'editore Paoline.

L'autore è monaco e teologo di fede profonda.

Chi di noi non è colpito dalle freddezze glaciali di tante relazioni nei condomini, nelle strade, sul lavoro e persino in certe parrocchie o nelle scuole e nelle relazioni terapeutiche?

Ogni giorno sento che vivere delle amicizie vere mi ha cambiato la vita regolandomi la tenerezza, la gioia di vivere, il coraggio di affrontare anche i cammini accidentati e non perdere la gioia della fede e del cammino.

Franco Barbero, 19/2/2021