La ragione per cui la mistica risponde al desiderio di infinito
Madrid-Adista
Nell’articolo comparso l’11 gennaio sul suo sito leonardoboff.org con il titolo “Qual è il viaggio più lungo”, il teologo Leonardo Boff sostiene, con lo psicanalista Carl Gustav Jung, che il viaggio più lungo non è quello verso la Luna o verso una stella, ma verso il proprio cuore. Perché non è la ragione la strutturadell’essere umano: «la ragione attuale» è «tardiva e affonda le sue radici nelle ali cerebrali anteriori, in particolare in quella limbica, portatrice della tenerezza e dell'amore che sbocciano in noi». Più che idee e visioni del mondo, sono le passioni, i sentimenti forti, le idee-forza, le esperienze seminali e l’amore o l’odio a muoverci e a porci in marcia. Ci sollevano, ci fanno affrontare pericoli e persino mettere a rischio la nostra vita».
In questo contesto «il desiderio non è un impulso qualunque», «non conosce limiti», tanto che, conclude Boff, «solo l'Infinito si adatta al desiderio infinito dell'essere umano», il Tutto, Dio.
Boff riceve per questo articolo tutto l’apprezzamento di Antonio Mialdea (docente del Collegio Vergine del Carmen, dell’Università della Mistica di Avila, autore tra l’altro di San Juan de la Cruz. Claves para la liberación y la esperanza ("San Giovanni della Croce. Chiavi per la liberazione e la speranza”, Editorial Tirant Lo Blanch, Valencia 2024), che, in una lettera a Boff, ricorda che «l'esperienza mistica parte da presupposti molto lontani dal pensiero logico e dal pensiero dogmatico». Immergersi, come ha fatto il mistico san Giovanni della Croce, «nella parte più profonda della coscienza può aiutarci a riscoprire quel desiderio di infinito che alberga nell'uomo» e a comprendere «molto meglio la necessità e l'urgenza di porre fine alle ingiustizie di questo mondo finito».