lunedì 14 aprile 2025

da La Stampa del 07/04/2025
 

"I due cortei sono complementari. No al riarmo di Von der Leyen"

 

Il giornalista Gad Lerner: "La pace non si realizza con l'economia di guerra.

L'ultranazionalismo di Trump e di Putin spinge a proseguire il conflitto".

 

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"Lotta non violenta come Gandhi. Vergognoso il 3% del PIL in armi"di Alex Zanotelli

Padre Alex Zanotelli, 86 anni, missionario comboniano, è una delle figure di riferimento dei movimenti per la pace in Italia. Sabato, durante la manifestazione per la pace organizzata dal leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte è intervenuto e ha proposto di boicottare le banche che investono in armi. È uno degli esempi di lotta nonviolenta che considera l'unica strada possibile per raggiungere la pace.

Che cos'è la pace per lei?

«La pace vuol dire avere giuste e serene relazioni gli uni con gli altri».

Come si può avere giuste e serene relazioni tra Stati in questo momento storico?

«Così come siamo conciati oggi la pace è lontana. È impossibile avere relazioni giuste e serene, e quindi la pace, finché avremo un mondo in cui il 10% della popolazione mondiale consuma da solo il 90% dei beni prodotti su questo pianeta. Ci stiamo armando innanzitutto per difendere il nostro benessere e il nostro posto privilegiato nel mondo. Un esempio? La spaventosa guerra in Congo che va avanti lontano dall'attenzione generale viene combattuta perché lì ci sono i minerali fondamentali per l'high-tech.

Come si può invertire questa tendenza?
Questo è il grande impegno. Dal punto di vista di un seguace del povero Gesù di Nazareth, quale io sono, dovrebbero essere le comunità cristiane ad applicare la parola del Vangelo. Eppure nelle parrocchie chi parla della non violenza attiva? La strada è quella indicata da Gandhi che ha ottenuto l'indipendenza di un Paese enorme senza sparare una cartuccia. Lui ammirava molto Gesù ma a chi gli chiedeva perché non si convertisse al cristianesimo rispondeva che se doveva diventare come i cristiani d'Occidente preferiva essere indù».

Quindi secondo lei in Occidente bisognerebbe seguire la lotta non violenta praticata da Cristo e da Gandhi?

«Si tratta di creare una coscienza tra le persone. Mi aspetto poco dagli Stati ma penso che dalla base possa nascere la speranza. È la grande arma che abbiamo e, con mio grande dispiacere, non la vedo nelle chiese. Armandoci non facciamo altro che creare nuove tensioni e nuove guerre togliendo soldi alla sanità e alla scuola».

In molti vi ricordano che la pace alla fine della seconda guerra mondiale e le basi dell'Ue si fondano sulla lotta armata della resistenza partigiana.

«L'Europa che abbiamo è stata creata da persone schifate dalla Seconda guerra mondiale. Le guerre si fanno tra nazioni, noi abbiamo creato l'Europa proprio per andare oltre le nazioni e non fare più guerre. Nonostante tutti i principi su cui si basa l'Ue, ora, secondo l'Europa, bisogna investire 800 miliardi di euro in armi per difendersi. Ma da chi? Ci sono affermazioni nel piano Rearm Europe per le quali provo vergogna che siano state fatte a nome dell'Ue. Si dice di voler far arrivare le 27 nazioni a investire fino al 3 % del Pil in armi ogni anno. Vuol dire spendere 64 miliardi di euro in armi. Per fare che cosa?»

Per non lasciare che Putin abbia campo libero in Ucraina, rispondono i sostenitori del riarmo.

«Domandiamoci innanzitutto quali responsabilità abbiamo noi europei. Esisteva un accordo non scritto siglato tra Russia e Stati Uniti al momento della riunificazione della Germania che prevedeva che la Nato non sarebbe entrata nei Paesi dell'ex Patto di Varsavia. Noi invece abbiamo accerchiato la Russia che è un paese autocratico. È chiaro, quindi, che abbia reagito. Se non si fa questa analisi è poco corretto dare la colpa solo alla Russia».

Secondo lei, quindi, gli ucraini avrebbero dovuto reagire all'invasione russa con la resistenza non violenta?

«La non violenza riesce a portare a grandi risultati se opportunamente condotta. Negli Stati Uniti Martin Luther King ha ottenuto molto in questo modo ma bisogna creare una coscienza altrimenti la lotta non porta da nessuna parte. Per creare una coscienza ci vogliono attenzione e capacità critica. Oggi invece siamo tutti mezzo addormentati e corriamo seri rischi. La Russia ha più bombe atomiche degli Stati Uniti: vogliamo un macello umano? Vogliamo la distruzione del pianeta? L'inverno nucleare?»

I sostenitori del riarmo dicono che siete dei putiniani.

«Non mi sento putiniano. Mi ritengo un seguace del povero Gesù di Nazareth e ritengo che la lotta non violenta sia l'unica strada che può impedire un massacro».