lunedì 21 luglio 2025

 

L’0NDA DA MILANO A SASSARI

Cortei in tutta Italia:

«Solidali con Ungheria e Gaza»

 

Il 28 giugno, nel 56-esimo anniversario dei moti di Stonewall, diverse manifestazioni si sono tenute nelle città italiane per l’Onda Pride, in gemellaggio con la piazza di Budapest. «Sei importanti cortei per ribadire ancora una volta che l’Italia non vuole tornare indietro sui diritti civili – ha commentato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay dal pride ungherese, dove si trovava con la delegazione italiana – il nostro arcobaleno è l’antidoto contro il veleno dei nuovi fascismi».

   Non a caso si intitolava Resistenza arcobaleno la manifestazione di Milano, aperta dal trenino delle Famiglie Arcobaleno e proseguita con un lungo serpentone di carri sponsorizzati da 50 sigle fra partiti (Pd, Avs con lo striscione “No Pride in genocide”, M5s), associazioni come i Sentinelli, Amnesty, Agedo, sindacati (Cgil e Uil) e grandi gruppi internazionali. Più di 350 mila persone hanno sfidato il caldo nonostante la polemica intrapresa nei giorni scorsi dalla comunità ebraica di Milano sull’espressione “genocidio a Gaza” contenuta nella piattaforma di convocazione. Dopo gli interventi istituzionali all’Arco della Pace (presente il sindaco Beppe Sala, assente come annunciato il governatore Attilio Fontana, che ha anche negato il patrocinio della Regione Lombardia), la giornata si è conclusa con un concerto tra gli altri, Orietta Berti, Ambra Angiolini, BigMama, Sarah Toscano.

   A Bologna il Rivolta Pride, organizzato da un’assemblea di collettivi e reti locali, è partito dai Giardini Margherita tra le bandiere arcobaleno e quelle palestinesi, rivendicando anche la lotta contro il decreto sicurezza. Ad aprire la marcia lo striscione «Da Gaza a Budapest a Bologna froc3 e trans coi popoli in rivolta». Corteo anche a Bolzano, il primo in Alto Adige. Il Südtirolo Pride ha attraversato il centro cittadino fino a Piazzale Langer, dove era stato allestito un palco per la musica e gli interventi.

A Sassari sono arrivati pullman da tutta la Sardegna per la manifestazione chiamata dal Movimento Omosessuale Sardo con le associazioni Queer e Diritti al Cuore, e il contributo delle persone con disabilità. Pride anche a Salerno con un corteo in centro, mentre a Napoli è stata aperta ieri la terza edizione del Pride Park, «siamo al fianco del Budapest Pride e di tutte le persone Lgbtqia+ che lottano per i propri diritti in ogni parte del mondo – ha spiegato Arcigay Napoli – chiediamo che l’Unione Europea si faccia garante dei diritti fondamentali e della libertà di espressione in tutti gli stati membri». Oggi altro corteo in Sicilia con il Ragusa Pride.

«È in atto una progressiva e sistematica erosione dei diritti sociali e civili – ha commentato la presidente di Arcigay nazionale Natascia Maesi – Viviamo nel Paese con il più alto numero di obiettori negli ospedali, nell’Italia di Meloni le persone trans non esistono, non abbiamo una legge per le famiglie omogenitoriali, in compenso è stato approvato il decreto sicurezza che limita il diritto di manifestare»

 

Luciana Cimino (da “Il Manifesto” del 29/06/2025)