Alessandro Marescotti a.marescotti@peacelink.it
MOSAICO DI PACE
Con la morte di Papa Francesco, il mondo perde non solo una guida spirituale, ma anche un pensatore coraggioso, capace di scrutare l'orizzonte delle sfide contemporanee. Tra le sue tante intuizioni profetiche, una in particolare oggi brilla con forza: aver invitato il mondo intero a riflettere sull’uso dell'Intelligenza Artificiale, non con paura o entusiasmo cieco, ma con intelligenza critica e visione etica.
Papa Francesco ha avuto la capacità di proporre a noi tutti una riflessione sull’Intelligenza Artiticiale non in chiave puramente pessimistica o apocalittica - come avviene in alcuni settori della cultura - ma propositiva e progettuale. Con uno sguardo aperto e coraggioso, ha chiamalo tutti all'impegno: contrastare gli usi negativi dell’Intelligenza Artificiale - quelli legati al controllo sociale è agli impieghi militari - e al tempo stesso esplorare, con spirito di ricerca, tutte le poltenzialità che questa nuova scienza può offrire al servizio del bene comune e della pace. Caratteristica profonda di Papa Francesco è stata proprio questa: aprire alla speranza progettuale attraverso la cultura. l’educazione e l’impegno civile.
Un passaggio chiave di questa riflessione fu il suo messaggio per la 57.ma Giornata Mondiale della Pace, diffuso il 1° gennaio 2024 e intitolato Intelligenza Artificiale e pace. Papa Francesco ha scritto: “L'intelligenza artificiale diventerà sempre più imporiante. Le sfide che pone sono tecniche, ma anche antropologiche, educative, sociali e politiche. Promette, ad esempio, un risparmio di fatiche, una produzione più efficiente, trasporti più agevoli e mercati più dinamici, oltre a una rivoluzione nei processi di raccolta, organizzazione e verifica dei dati. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere al servizio del migliore potenziale umano e delle nostre più alte aspirazioni, non in competizione con essi”. Questo invito a governare la rivoluzione tecnologica in modo umano e responsabile ci ha colpito.
Nel 2024 PeaceLink e Pax Christi hanno svolto un’esperienza unica in Italia: fu infatti organizzato il primo incontro di formazione per attivisti sull’uso dell’Intelligenza Artificiale per la pace.
Nell’aprile 2025 PeaceLinke e Pax Christi hanno rinnovato l'impegno a promuovere un uso critico e pacifista dell’IA generativa di testi, organizzando un secondo corso di formazione, con un successo inaspettato. Tali esperienze dimostrano come le parole di Papa Francesco abbiano generato movimento, consapevolezza, azioni concrete. Il suo insegnamento più profondo è che ogni tecnologia deve servire la persona e non dominarla o mercificarla. Papa Francesco ha dimostrato una sorprendente capacità di guardare al futuro con una visione fondata sulla scienza, non come sapere elitario, ma come patrimonio condiviso. Nella Laudato Si’ ha proposto un'ecologia integrale che unisse saperi scientifici e bisogni umani, chiedendo una scienza partecipata, capace di rispondere alle stide sociali e ambientali. Questa stessa impostazione sì è ripetuta nel suo appello sull’Intelligenza Artificiale: non delegare, ma partecipare. La sua è stata una vera chiamata all’azione: formarsi. appropriarsi della conoscenza, sviluppare capacità critiche e di controllo.
Solo così possiamo esercitare una pressione sociale sulla comunità scientifica e costruire nuove forme di empowerment. Francesco ci invita a non lasciare il campo libero a un uso distorto della tecnologia: se l’Intelligenza Artificiale produce strumenti di guerra è perché migliaia di esperti vi lavorano quotidianamente. Il Papa, con coraggio, lancia un messaggio chiaro: controbilanciate il potere che fa male, costruite dal basso un potere che fa bene, con nuove competenze e con la forza di una visione etica e solidale.
Oggi, mentre ricordiamo Papa Francesco, non abbassiamo la testa nella tristezza, ma la alziamo nella gratitudine. Sta a noi, ora, raccogliere il testimone, continuare il progetto, costruire alternative anche nell'era dell'Intelligenza Artificiale. Per un mondo più umano, più giusto, più libero.
Mosaico di pace, maggio 2025