sabato 2 agosto 2025

Per sorridere un po'... al parco di Pinerolo

Dieci giorni fa mi trovavo al parco di Pinerolo in un pomeriggio ore 17 e comunicai al gruppo di 4 donne molto anziane, che avrei presto celebrato o partecipato al matrimonio di 2 sposi omosessuali. 
Il gruppo, dopo la mia notizia, si divise in pareri molto diversi. Le due novantenni si dichiararono lietissime della notizia. Erano ben al corrente di questi eventi e mi incoraggiarono a proseguire con queste celebrazioni. Le loro parole mi dichiararono che purtroppo per secoli gli omosessuali, le lesbiche, i transessuali sono stati nel numero dei perseguitati fino a morte. Con loro fu la condivisione di una gioia enorme. Le loro parole furono talmente chiare, esplicite e gioiose che dimostrarono un'informazione ricca di letture. Mi ringraziarono perché seppero che il sottoscritto aveva sposato i primi omosessuali nel 1969 in questa Italia e in questa chiesa cattolica. Narrai, e qui non posso dilungarmi, che il Vaticano, avvertito, cominciò a "maledirmi". Il che me lo aspettavo e continuai questa scelta con maggiore coraggio e con aperte dichiarazioni in luoghi laici e pubblici, ma la notizia si diffuse in molti settori "nascosti" della chiesa. Da studioso di teologia non mi mancarono né gli argomenti né le occasioni di aperti dibattiti. Queste due donne portarono parecchie riflessioni su altre "chiusure" della chiesa cattolica. Nacque un intervento di condivisione così aperto ed intelligente che finì in un abbraccio pieno di calore e l'augurio di poterci rivedere. Il che con grande gioia avvenne la settimana prima di agosto. 
Sedute nella panca vicinissima c'erano altre due donne. Una di esse, poteva avere almeno 83 anni, prese la parola con un contenuto e un tono che mi stupì. "Omosessuali che si sposano e un prete teologo come lei che li benedice? Sono tutte porcherie che portano direttamente loro e lei come prete all'inferno. Mi spiace dirlo che questa sporcizia che chiamate omosessualità è un peccato gravissimo che non rispetta la dottrina cristiana già presente nella Bibbia, Dio creò l'uomo e la donna e non queste sconcezze. Io sto bene ferma nella dottrina e queste porcherie non le accetterò mai. E' inutile che lei, come prete, mi citi tanti libri, io resto ferma al catechismo".
Capimmo tutti che il dialogo era finito e ci lasciammo così. Io volevo alludere a teologi e libri, ma il contesto così oppositivo mi consigliò di negare solo l'inferno, il che scatenò l'ira della donna che vedeva il diavolo in ogni omosessuale.
Ci lasciammo con un sorriso, questa donna aggiunse: "le assicuro che dal paradiso verrò a visitarla qualche volta, ma l'inferno nessuno glielo porterà via, lei fa propaganda all'inferno e lì finirete tutti".
Buona sera a lei, gentile signora, non è l'augurio che possiamo condividere e le diciamo che noi il Dio dell'inferno non possiamo ammetterlo.
Siamo molto diversi, ma Dio vuole bene a tutti/e, a voi, a noi, agli omosessuali.
don Franco Barbero