Per sorridere un po'... al parco di Pinerolo
Dieci
giorni fa mi trovavo al parco di Pinerolo in un pomeriggio ore 17 e
comunicai al gruppo di 4 donne molto anziane, che avrei presto celebrato
o partecipato al matrimonio di 2 sposi omosessuali.
Il
gruppo, dopo la mia notizia, si divise in pareri molto diversi. Le due
novantenni si dichiararono lietissime della notizia. Erano ben al
corrente di questi eventi e mi incoraggiarono a proseguire con queste
celebrazioni. Le loro parole mi dichiararono che purtroppo per secoli
gli omosessuali, le lesbiche, i transessuali sono stati nel numero dei
perseguitati fino a morte. Con loro fu la condivisione di una gioia
enorme. Le loro parole furono talmente chiare, esplicite e gioiose
che dimostrarono un'informazione ricca di letture. Mi ringraziarono
perché seppero che il sottoscritto aveva sposato i primi omosessuali nel
1969 in questa Italia e in questa chiesa cattolica. Narrai, e qui non
posso dilungarmi, che il Vaticano, avvertito, cominciò a "maledirmi". Il
che me lo aspettavo e continuai questa scelta con maggiore coraggio e
con aperte dichiarazioni in luoghi laici e pubblici, ma la notizia si
diffuse in molti settori "nascosti" della chiesa. Da studioso di
teologia non mi mancarono né gli argomenti né le occasioni di aperti
dibattiti. Queste due donne portarono parecchie riflessioni su altre
"chiusure" della chiesa cattolica. Nacque un intervento di condivisione
così aperto ed intelligente che finì in un abbraccio pieno di calore e
l'augurio di poterci rivedere. Il che con grande gioia avvenne la
settimana prima di agosto.
Sedute
nella panca vicinissima c'erano altre due donne. Una di esse, poteva
avere almeno 83 anni, prese la parola con un contenuto e un tono che mi
stupì. "Omosessuali che si sposano e un prete teologo come lei che li
benedice? Sono tutte porcherie che portano direttamente loro e lei come
prete all'inferno. Mi spiace dirlo che questa sporcizia che chiamate
omosessualità è un peccato gravissimo che non rispetta la dottrina
cristiana già presente nella Bibbia, Dio creò l'uomo e la donna e non
queste sconcezze. Io sto bene ferma nella dottrina e queste porcherie
non le accetterò mai. E' inutile che lei, come prete, mi citi tanti
libri, io resto ferma al catechismo".
Capimmo
tutti che il dialogo era finito e ci lasciammo così. Io volevo alludere
a teologi e libri, ma il contesto così oppositivo mi consigliò di
negare solo l'inferno, il che scatenò l'ira della donna che vedeva il
diavolo in ogni omosessuale.
Ci
lasciammo con un sorriso, questa donna aggiunse: "le assicuro che dal
paradiso verrò a visitarla qualche volta, ma l'inferno nessuno glielo
porterà via, lei fa propaganda all'inferno e lì finirete tutti".
Buona
sera a lei, gentile signora, non è l'augurio che possiamo condividere e
le diciamo che noi il Dio dell'inferno non possiamo ammetterlo.
Siamo molto diversi, ma Dio vuole bene a tutti/e, a voi, a noi, agli omosessuali.
don Franco Barbero