Darfur:
violenza sessuale in aumento
«Le donne e le ragazze non si
sentono
al sicuro da nessuna parte».
La violenza sessuale è diventata una realtà
quotidiana per le donne e le ragazze del Darfur, insieme all'aumento delle
malattie sessualmente trasmissibili», ha affermato Hala al-Karib, responsabile
della Strategic Initiative for Women in the Horn of Africa (Siha), una
coalizione di gruppi per i diritti delle donne, che ha aggiunto: «ll livello di
abbandono delle donne nel Darfur è sconcertante. Questa
regione è teatro di atti
di genocidio, crimini di guerra orribili
e carestia a causa dell'assedio
dei mezzi di sussistenza
da parte di tutti
gli attori coinvolti. Non esiste un
sostegno specifico
per le donne sopravvissute. Questa crisi si
sta consumando nel silenzio più totale e nell'indifferenza degli
attori internazionali».
Da aprile 2023, il Darfur ha assistito a
un’ondata di violazioni dei diritti
umani, dopo che ne hanno assunto il controllo
le forze paramilitari Rapid Support
Forces (Rsf) e le
milizie alleate che combattono contro le forze armate
sudanesi del governo. I com battimenti
si sono recentemente concentrati
intorno alla città di El Fasher, dove
le condizioni dei civili sono rapidamente
peggiorate. La presa del vicino
campo profughi di Zamzam da parte delle Rsf ha portato
a ulteriori segnalazioni di donne scomparse o rapite
dai combattenti.
Secondo quanto riportato da Médecins
Sans Frontières (Msf) solo nella regione del Darfur meridionale, tra
gennaio e marzo di quest'anno, i suoi operatori hanno assistito 659 vittime di
violenza sessuale.
«Le donne e le ragazze non si sentono al sicuro da nessuna parte. Vengono aggredite nelle loro case, mentre fuggono dalla violenza, mentre cercano cibo, raccolgono legna da ardere, lavorano nei campi. Ci dicono che si sentono intrappolate», ha dichiarato Claire San Filippo, coordinatrice delle emergenze di Msf che ha invitato le parti in conflitto a garantire che i propri combattenti rispondano delle loro azioni. «Questi attacchi sono atroci e crudeli, spesso compiuti da più persone. Devono finire. La violenza sessuale non è una conseguenza naturale o inevitabile della guerra, ma è un cri- mine di guerra, una forma di tortura e un crimine contro l'umanità». [VB]