venerdì 24 ottobre 2025

Da Il Fatto Quotidiano del 22/10/2025

Ucraina Zelensky ha chiesto armi di ogni tipo: eppure non ha vinto

di Gianluca Ferrara


ZELENSKY HA CHIESTO DI TUTTO: missili Patriot, Leopard, F-16, Tomahawk… ora sembra mancare solo Goldrake. Ma la verità è che nemmeno con Mazinga Z o Jeeg Robot d’acciaio riuscirebbe a sconfiggere la prima potenza nucleare del pianeta. Dopo tre anni di guerra per procura della Nato, nonostante armi per centinaia di miliardi, l’ucraina ha perso.

Dal 2022 sentiamo la stessa narrazione: “Con queste nuove armi cambierà tutto”. Ogni volta doveva essere la svolta decisiva. Come dimenticare i titoloni del Corriere della Sera, di Repubblica e della stampa di destra? Ogni volta un annuncio, una conferenza stampa, ma sul campo la Russia avanza, le perdite sono enormi e milioni di persone vivono in un inferno quotidiano.

Negli ultimi tre anni, in Ucraina sono arrivate quasi tutte le armi moderne esistenti: carri armati Leopard 2, Challenger 2 e Abrams, sistemi di artiglieria M777 e Caesar, missili Storm Shadow, SCALP sistemi di difesa Patriot, oltre a migliaia di droni kamikaze e radar di ultima generazione. Ogni volta, la promessa: “Queste armi cambieranno il corso della guerra”. E ogni volta il risultato è stato una lunga lista di cadaveri e nessuna vittoria.

Eppure i mass media nostrani raccontavano che la Russia fosse allo stremo, che i soldati combattevano con le pale, che finivano le munizioni, che smontavano i frigoriferi per reperire microchip,

come sostenuto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Zelensky oggi è diventato il volto della dipendenza militare. Sembra un lobbista, ogni suo viaggio all’estero è una tournée per chiedere ancora più armi, più missili, più soldi. Non più un leader, ma un venditore disperato che non può permettersi di fermarsi, perché fermarsi significherebbe ammettere il fallimento. Intanto mentre Zelensky continua a chiedere, le industrie belliche statunitensi come Lockheed Martin festeggiano bilanci da record.

La pace non nasce dalle armi. La pace nasce dal coraggio di fermarsi, gliel’aveva suggerito tempo fa Papa Francesco, se l’avesse ascoltato chissà quanta sofferenza avrebbe risparmiato al suo popolo.