1 novembre
La serenità della morte per me sei Tu o Dio.
Voglio esprimerla perché per me la morte è molto connessa alla serenità. Con la morte finiscono gli affanni e si entra nel mondo della serenità. In queste ultime settimane il mio corpo mi ha fatto sentire le gambe che faticano a reggere il corpo, le orecchie non sentono più, il sonno ridotto a due ore il giorno al più. Non c’è rimedio a questo, mia sorella morte. Io apro il mio cuore, vieni sorella morte perché tu conduci solo alla vita, quella che Dio nel Suo amore ci darà. Ho vissuto intensamente e sono sicuro che Dio mi donerà una gioia che non finirà. Dio non ci finisce e non ci premia.
Solo ci ama, sempre e tutti.
Il crollo delle energie così accentuato negli ultimi mesi, pieni di incontri e dialoghi e soprattutto, settembre e ottobre, in cui ho lavorato intensamente, mi hanno condotto a questo novembre piuttosto spossato, ma lieto di avere nella morte il passaggio sicuro verso la vita piena in Dio. E Dio è la presenza invisibile ma reale che mi ha dato lunghi anni di vita, 87 e altra vita mi darà nella “casa eterna” che solo Dio sa come è articolata.
Grazie, o Dio, mi troverò con Te, con Fiorentina e tanti altri.
Sii la mia sorgente di vita e di gioia in questo mese di novembre che inizia e che mi porterà a Te.
Grazie, o Dio della vita,
e della vita oltre la morte.
Grazie dei giorni vissuti
e dei pochi che ancora vivrò
e dopo sarò con Te.
Grazie, o Dio,
in questo inizio novembre.
Grazie di ciò che è stato
e di ciò che sarà.
Dio d’amore, ancora Ti ringrazio.
Franco Barbero - 1 novembre 2025