mercoledì 13 aprile 2022

EUCARESTIA DI PASQUA

 Comunità Cristiane

di Pinerolo via Città di Gap

e di Piossasco 16 aprile 2022



Eucarestia di Pasqua


Dalle lacrime all’annuncio…alcuni sepolcri si possono svuotare


Saluto all’assemblea


G. In questa celebrazione ci avviciniamo a una donna, Maria di Magdala, simbolo di una umanità spezzata, fragile, sofferente davanti ad un Gesù che è finito torturato e crocifisso, una donna che non trova consolazione. Un'umanità che ha bisogno di avvicinarsi alla tomba dove sono stati sepolti i propri sogni, i propri desideri, le proprie speranze. Quella stessa donna è anche simbolo della nostra umanità, spesso imprigionata nel sepolcro, e che continua a sperare che qualcuno la faccia uscire da lì, rotolando via la pietra che le impedisce di essere viva.

Allora finalmente capiamo che risorgere significa USCIRE fuori dal sepolcro, ma anche fuori da noi stessi, fuori da ogni schema ed abitudine, fuori dalle mura che abbiamo alzato con l'illusione di difenderci.

Uscire e condividere questo fuoco, questa buona Nuova che cambia la nostra vita, che innesca esplosioni di gioia, in qualche modo ci fa risplendere, gridare, ridere e diffondere gioia.

Bene! Questo è ciò che celebriamo a Pasqua: alcune di quelle buone notizie, che ci liberano, ci trasformano e che ci permettono di gridare: “Nonostante tutto SONO RISORTO/A!”


Canto: Dalle lacrime alla gioia


Rit. O Signore, la nostra sorte cambia come in Egitto per Israele.

Chi ha seminato tra lacrime amare possa raccogliere nella gioia.

Quando il Signore spezzo le catene, a noi sembra quasi di sognare.

Sulla nostra bocca ritornò il sorriso, la nostra lingua lanciò grida di gioia

Rit.

Tutto intorno a noi si sentiva dire: "Per loro ha fatto cose stupende".

Per noi il Signore ha fatto meraviglie, la nostra gioia e ora è troppo grande.

Rit.

Chi se n'era andato, piangendo verso i campi, portando i semi per la sua terra,

ora che torna viene nella gioia: ricchi raccolti porta con sé.

Rit.

1. Perché questa sera è diversa da tutte le altre sere? Perché tutte le altre sere noi mangiamo pane lievitato mentre questa sera solo matzah ?

Perché tutte le altre sere noi mangiamo ogni tipo di verdura mentre questa sera solo erbe amare ?

2. Questa matzah che noi mangiamo, perché la mangiamo? Perché la pasta dei nostri padri non ebbe tempo di lievitare quando si rivelò loro il Re dei re, il Santo, benedetto egli sia e li liberò d’improvviso. 

Come dice la Torà: e cossero la pasta che avevano portato dall’Egitto facendone pane azzimo perché la pasta non era lievitata in quanto erano stati cacciati dall’Egitto e non avevano potuto attardarsi, tanto che non si erano fatti provviste .

Questa erba amara che noi mangiamo perché la mangiamo? Perché gli egiziani resero amara la vita dei nostri padri in Egitto come è detto nella Torà: resero amara la loro vita con duro lavoro di calce e mattoni, e lavori nei campi; a tutti i lavori furono costretti con violenza.


Salmo 114

Quando Israele uscì dall’Egitto,

Giacobbe si liberò dal potere di uno straniero,

Giuda divenne il suo santuario,


Israele il suo possesso.

Il mare vide e si ritrasse,


il Giordano tornò indietro,

le montagne saltellarono come arieti,

le colline come agnelli di un gregge.

Che hai tu, mare, per fuggire,


e tu, Giordano, per tornare indietro?

Perché voi, montagne, saltellate come arieti


e voi, colline, sembrate altrettanti agnellini
?

Trema, o terra, davanti al Signore,


davanti al Dio di Giacobbe!

Egli muta la roccia in sorgente,


la pietra in fontana zampillante.



Preghiera

C. Signore, ovunque si viva, si vive in Egitto,

con le nostre piccole o grandi schiavitù,

fatte di egoismi, solitudini, prove,

insicurezze e false certezze.

  1. Spesso Signore,

non vogliamo combattere l’antico faraone che c’è

fuori e dentro di noi,

vogliamo tornare indietro o fermarci nel deserto

pur di non affrontare la libertà promessa

che tanto ci spaventa

  1. Eppure Tu, mentre vaghiamo,

continui ad accompagnarci,

a comprendere le nostre paure,

nella difficile ricerca di dare senso

alla nostra vita.

  1. Tutti e tutte: non ti stancare delle nostre esitazioni,

il cammino di crescita e liberazione

passa per vie difficili e dolorose,

segui i nostri passi incerti.



Vangelo di Giovanni 20, 1-29

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro

 di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra

 era stata ribaltata dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo,

 quello che Gesù amava, e disse loro: "Hanno portato via il

 Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!".

Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si

 recarono al sepolcro.

Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più

 veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.

Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel

 sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era

 stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in

 un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era

 giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè

 doveva risuscitare dai morti.

I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. Maria

 invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre

 piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in

 bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei

 piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.

Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Rispose loro:

 "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto".

Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi;

 ma non sapeva che era Gesù.

Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Essa,

 pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: "Signore,

 se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a

 prenderlo".

Gesù le disse: "Maria!". Essa allora, voltatasi verso di lui, gli

 disse in ebraico: "Rabbunì!", che significa: Maestro!

Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora

 salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al

 Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro".

Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: "Ho

 visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto.


Predicazione e interventi


Canto: Non pensare mai che tu lotti invano,


che i tuoi sacrifici non servono a nulla.


Il Signore tornerà


e darà un senso a ogni cosa.


Egli spezzerà anche l’ultima catena


e separerà il malvagio dal giusto.


Ciò che hai fatto di bene


nel Suo regno rivivrà.


Rit. Il Signore tornerà


in cieli nuovi e terre nuove.

Alleluia! Alleluia!


MEMORIA DELLA CENA DI GESU’ (dalla Didachè)


T. Ti ringraziamo, o Padre nostro, per la santa vite di David tuo

 servo che ci hai fatto svelare da Gesù Cristo tuo servo. 

A te sia gloria nei secoli amen.

Ti ringraziamo, o Padre nostro, per la vita e per la conoscenza

 che ci hai fatto svelare da Gesù Cristo tuo servo.

A te sia gloria nei secoli. Amen

Come questo pane spezzato era sparso sui colli e raccolto è

 diventato una cosa sola,

così si raccolga la tua chiesa dei confini della terra nel tuo

 Regno: perché tua è la gloria e la potenza per mezzo di  Gesù

 Cristo  nei secoli. Amen


Canto: Vocazione - SEGNO

Era un giorno come tanti altri e quel giorno lui passò

Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò

Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello

come mai volesse proprio me nella sua vita non lo so

Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò


Rit. Tu Dio che conosci il nome mio

Fa’ che ascoltando la tua voce

io ricordi dove porta la mia strada

nella vita all’incontro con te


Era un’ alba triste e senza vita e qualcuno mi chiamò

Era un uomo come tanti altri, ma la voce quella no

Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamato

una volta sola l’ho sentito pronunciare con amor

Era un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò


Padre nostro


Preghiera di condivisione

Tu che sei il Dio di Abramo , di Sara, di Isacco, di Maria di

 Magdala, di Gesù e di tutte le donne e gli uomini che ti

 cercano, ascolta le nostre preghiere.


Canto: GRAZIE


Grazie, mio Signore per la gioia che ci dai

quando il sole sorride in cielo:

luce che il Tuo vento ai nostri cuori porterà

perché possano amare come Te.


Canteremo grazie a Te, Signore,

per il vento e il sole che ci hai dato;

grazie per la forza del Tuo amore

che anche i nostri cuori inonderà:


Grazie, mio Signore, per la pace che Gesù

Con il fuoco ha portato in noi:

pozzo di acqua viva sulla strada che con lui

faticando percorreremo.


Canteremo grazie a Te, Signore,

per il fuoco e l’acqua che ci hai dato:

grazie per la spinta che ci danno

sulla strada della fede in Te.


Grazie, mio Signore, per la grazia che ci dai

Di accettare la fede in noi:

forza che ai fratelli e alle sorelle stringerà

i nostri cuori e le nostre mani.


Canteremo grazie a Te, Signore,

per la vita bella che ci hai dato;

grazie per la luce e per l’amore

che ogni giorno e sempre ci darai.


Benedizione di Romena

Possa la via crescere con te

possa il vento essere alle tue spalle
possa il sole scaldare il tuo viso
possa Dio tenerti nel palmo della Sua mano.

Prenditi tempo per amare,
perch
é questo è il privilegio che Dio ti dà.

Prenditi tempo per essere amabile,
perch
é questo è il cammino della felicità.

Prenditi tempo per ridere,
perch
é il sorriso è la musica dell’anima.

Prenditi tempo per amare con tenerezza,
perch
é la vita è troppo corta per essere egoisti.


Per le Comunità di Piossasco e Pinerolo Via Città di Gap:

Carla , Stefania, Franco e Fiorentina