mercoledì 20 febbraio 2008

CRISTIANO DISORIENTAMENTO

Ospito questa bellissima lettera di un caro confratello


Cristiano disorientamento


Un gruppo di professori e studenti dell'università "La Sapienza" di Roma, contesta al papa l'inaugurazione dell'anno accademico. Noi cattolici ci siamo scandalizzati. Ma perché? Ci siamo offesi. Perché?

Perché noi cattolici, particolarmente in Italia, siamo abituati ad una presenza trionfalistica, forte, potente; perché siamo tanti, perché siamo bravi, perché tutti devono riconoscerlo…

La presenza umile, nascosta, di servizio, che offre l'amore piuttosto che imporlo, che cerca di testimoniare piuttosto che legiferare, che cerca di servire piuttosto che essere servita, che rifiuta gli applausi invece che cercarli è stata sostituita dalla ricerca di presenza forte, invadente, abituata alla "ola" come negli stadi per i campioni di calcio, piuttosto che al consenso sul vangelo.

Il papa è stato contestato… che c'è di strano nella logica del cristianesimo? Cristo è stato ucciso!

Anche gli applausi e le urla in piazza San Pietro a volte non mi sembrano intonate al Vangelo, laddove ad esempio si legge che quando le folle volevano farlo re, Cristo le piantò in asso e se ne andò solo da un'altra parte.

Se la presenza della Chiesa ufficiale fosse un po' meno pesante, meno invadente, probabilmente saremmo contestati di meno.

Se ci accostassimo a chi è diverso da noi con uno spirito diverso, probabilmente saremmo guardati in un'altra maniera.

Se io faccio il cristiano, se io faccio il prete, se io faccio il papa, se queste cose le faccio bene, devo essere contento, come erano contenti i primi cristiani e gli apostoli quando avevano qualcosa da soffrire a causa del Signore Gesù.

Ancora più a disagio mi sento, come cattolico, quando Clemente Mastella, indagato perché sembra che la politica per lui, come per moltissimi altri suoi colleghi, è solo un colossale affare, la prima cosa che dice nella sua conferenza stampa è che intende essere il primo a piazza San Pietro per essere solidale col papa.

Il mio disagio aumenta quando Totò Cuffaro, governatore della Sicilia, viene condannato per gli stessi motivi di Mastella con qualche aggravante in più.

E i suoi sostenitori, la sera prima della sentenza, nella parrocchia Santa Lucia di Palermo, fanno una veglia di preghiera, perché lo Spirito Santo illumini i giudici. Li avrà illuminati?

Sono un po' disorientato!

Con il Vangelo in mano da un parte e i miei fratelli di fede dall'altra, non so da quale parte girarmi. Qualcuno mi aiuti!

don Salvatore Resca
Catania

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