Eluana non può morire. Ha ragione il padre: "Questa è l'ultima offesa fatta a mia figlia". Il procuratore generale di Milano impedisce l'attuazione della sentenza della corte d'appello. La Camera solleva conflitto di poteri con la magistratura.
Che calvario per Eluana e la sua famiglia e quale vergogna per questa violenza e questo ricorso che mettono in discussione i diritti fondamentali dell'individuo.
E il Partito Democratico che è uscito dall'aula all'ora del voto ha compiuto la scelta peggiore, la più irresponsabile. Stando così le cose, in questa italietta ipocrita e moralistica, io mi sono già fatto confezionare, per l'eventualità, una "medicina" che un amico fidato amorosamente mi somministrerà per aiutarmi a morire con dignità. Bisogna pensarci per tempo.
Scrive giustamente Miriam Mafai su Repubblica del 1° agosto:
"Attorno al caso di Eluana Englaro, alla sua tragedia e a quella del padre, attorno a un caso drammatico che investe la coscienza di tutti noi, era lecito attendersi una posizione limpida e equilibrata dei deputati del Partito Democratico. Non c'è stata. E' una brutta giornata, questa, per chi crede nel Partito Democratico e nella laicità del nostro Stato."
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