lunedì 5 gennaio 2009

IL GOVERNO BERLUSCONI PRIVATIZZA L'ACQUA

Da: centro cultura popolare tufello
Data: 02/01/2009 23.50
Oggetto: Il governo vuole privatizzare l'acqua!


Il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.

Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.

Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Il decreto è del 25 giugno, quando il cittadino era ancora a casa a vigilare sui suoi rappresentanti.

Viene trasformato in legge il 5 agosto, e mentre tutti sono al mare tra l'art.23 e il 24 viene aggiunto l'infame 23 bis che titola "Servizi pubblici locali di rilevanza economica". Tutto questo con l'appoggio dell'opposizione, in particolare del Pd, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali).

Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei
> paesi più poveri.

L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre.

Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca.


Il Centro di Cultura Popolare Tufello ha deciso di non acquistare e consumare più acqua minerale in bottiglia. Un modo per affermare il diritto all'accesso gratuito all'acqua per tutti. Un modo per non dare in pasto alle multinazionali la gestione dell'acqua. Un modo per evitare lo spreco di bottiglie di plastica (produzione, trasporto, smaltimento).

Nessun commento: