Non credo al diritto del più forte, al linguaggio delle armi, alla potenza dei potenti.
Voglio credere al diritto della persona, alla mano aperta, alla potenza dei non violenti.
Non credo alla razza o alla ricchezza, ai privilegi, all'ordine stabilito.
Voglio credere che tutte le persone sono esseri umani, che l'ordine della forza e dell'ingiustizia è in disordine.
Non credo di potermi disinteressare a ciò che accade lontano da qui.
Voglio credere che il mondo intero è la mia casa e il campo nel quale semino e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato.
Non credo di poter combattere altrove l'oppressione se tollero l'ingiustizia qui.
Voglio credere che il diritto è uno, tanto qui che altrove, che non sono libera finché una sola persona è schiava.
Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili e la pace irraggiungibile.
Voglio credere all'azione semplice e umile, all'amore a mani nude, alla pace sulla terra.
Non credo che ogni sofferenza sia vana. Non credo che il sogno degli uomini e delle donne resterà sogno e che la morte sarà la fine.
Oso credere, invece sempre e nonostante tutto, all'uomo e alla donna nuovi.
Oso credere al sogno di Dio stesso, un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia.
Dorothee Soelle