ESCE ANCHE IN ITALIA IL GESÙ “STORICO” DI PAGOLA CHE SPAVENTA
Una rigorosa distinzione tra lo studio storico della figura di Gesù e la riflessione di fede. È questo il criterio metodologico che ha ispirato Jesús. Aproximación historica, il libro di José Antonio Pagola, direttore dell’Instituto de Teología y Pastoral de San Sebastián, pubblicato in Spagna nel 2008 ed oggi finalmente disponibile anche in italiano con il titolo Gesù. Un approccio storico (2009, ed. Borla, euro 40; il libro può essere richiesto anche presso la nostra agenzia inviando una mail all’indirizzo: abbonamenti@adista.it o direttamente acquistato su www.adista.it).
Chi è stato Gesù? Come ha inteso la sua vita? Quale alternativa ha voluto introdurre con il suo comportamento? In che cosa consiste la forza della sua personalità e l'originalità del suo messaggio? Perché è stato processato e ucciso? Come si è conclusa la sua avventura? Un racconto vivo e appassionante del comportamento e del messaggio di Gesù di Nazaret che, partendo dallo stato attuale della ricerca, lo colloca nel suo contesto sociale, economico, politico e religioso, tenendo presenti gli studi e le acquisizioni storiche più recenti. “Il mio intento fondamentale - scrive Pagola nella sua introduzione - è stato quello di ‘accostarmi’ a Gesù con rigore storico e con un linguaggio semplice, per avvicinare la sua persona e il suo messaggio all'uomo e alla donna di oggi. Ho voluto mettere nelle loro mani un libro che li orientasse, perché non si addentrassero nelle vie attraenti ma false di tanti romanzi-fiction, scritti in margine alla moderna ricerca e contro di essa. Ma ho perseguito qualcosa di molto maggiore: nella società moderna intendo destare il ‘desiderio di Gesù’ e suggerire una via sulla quale si possano compiere i ‘primi passi’ verso il suo mistero”.
Un’operazione che la gerarchia cattolica non ha capito o non ha voluto capire. Il 18 giugno 2008, infatti, il libro di Pagola è stato censurato da una “Nota di chiarificazione” della Commissione episcopale per
Ma se i vangeli si basano su dati storici, non si tratta di cronache storiche, osservava Rafael Aguirre, già decano e professore della Facoltà di Teologia dell’Università di Deusto (Bilbao).
Del resto, nel suo libro Gesù di Nazareth Ratzinger ha invitato gli studiosi ad ‘andare oltre’ il metodo storico-critico nell’esegesi biblica e il Sinodo dei vescovi sulla Parola del 2008, se non ha messo totalmente da parte tale metodo, certamente lo ha marginalizzato, proponendo una lettura teologica della Bibbia che non riconosce autonomia all’analisi storica dei testi. Il libro di Pagola tenta di fare ordine anche su questo punto, ridando centralità ed autonomia ad una rigorosa e storica analisi sulla figura di Gesù.
(valerio gigante)