E dunque sembra che parte del mondo cattolico consideri con fastidio il
portamento sessuale del signor B. Quello che resta oscuro - per le anime
semplici come chi scrive-è che cosa, nel corso degli ultimi vent' anni, il
suddetto mondo cattolico abbia pensato di tutto il resto: dell' accumulo di
potere, dello sfoggio di ricchezza, dei mercanti nel tempio, dell' umiltà
ignorata, delle leggi piegate a interessi privati, della comunità mercificata,
dell' ingordigia lodata, della sobrietà dimenticata. C' era forse qualcosa di
evangelico, nella parabola del signor B? Qualcosa di pio nei suoi palinsesti?
Qualcosa di salvifico in lui medesimo, come ebbe a dire nei suoi giorni estremi
il povero Baget Bozzo? Possibile che per tanti cattolici sia sempre e solo il
sesso, a produrre sobbalzi etici, ripensamenti morali? Non era già abbastanza
anticristiano un signore venuto al mondo per santificare i quattrini e la
pacchianeria del potere, banalità per altro già arcidiffuse? C' entrava
qualcosa con De Gasperi? Con Sturzo? Con il cristianesimo sociale, con lo
scoutismo austero, con il pallore delle suorine, con i canti ciellini? Sono
stati muti e sordi per vent' anni. Li ha risvegliati uno sfarfallio di
mutande.
domenica 2 agosto 2009
L’AMACA
Riporto da Repubblica del 26 luglio queste righe di Michele Serra.