Quando Schifani, il presidente del Senato, parla è difficile che mi sia successo di essere d'accordo con lui. In genere ha i buon senso di stare zitto o di parlare di ovvietà, dopo aver sentito quelli della sua scuderia. Riassume alla meglio, come gli riesce, quattro pensieri altrui e si lancia in una cosiddetta considerazione o dichiarazione.
Ma quando l'ho sentito commemorare Craxi, ho provato quasi intrattenibili conati di vomito.
Come vedi, caro Lettore, questo Schifani è uno dei pochi politici capaci di coinvolgermi visceralmente. E parla in modo sacro: " Craxi è stato una vittima sacrificale", cioè farina da fare ostie, si diceva un tempo.
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