lunedì 14 giugno 2010

PROPOSTA DI LEGGE LIBERTICIDA

      Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza
      (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore
      Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis:
      /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere
      compiuta a mezzo internet;

      la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando
      l'articolo nr. 60.

      Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della
      maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità
      del disegno liberticida della"Casta".

      In pratica in base a questo emendamento se un qualunque
      cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a
      criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i /providers/
      dovranno bloccare il blog.

      Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi,
      anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a
      comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre
      con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger,
      ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di
      utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal
      fine.

      L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il
      termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i
      provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a
      euro 250.000.

      Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per
      l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad
      una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla
      disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le
      classi sociali.

      Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di
      ricerca da tutti i link scomodi per la Casta !

      In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per
      bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al
      momento rappresentano in Italia l'unica informazione non
      condizionata e/o censurata.

      Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo dove una
      /media company/ ha citato YouTube per danni chiedendo 500
      milioni euro di risarcimento.

      Il nome di questa /media company/, guarda caso, è Mediaset.

      Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una
      materia che, del tutto incidentalmente, vede coinvolta
      un'impresa del Presidente del Consiglio in un conflitto
      giudiziario e d'interessi.

      Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una
      commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra
      poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo
      di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto
      sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di
      /normalizzare/ con leggi di repressione internet e tutto il
      istema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non
      si riesce a dominare.

      Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verrà premiata
      con buoni spesa!

      Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet
      in Italia il governo si ispira per quanto riguarda la libertà di
      stampa alla Cina e alla Birmania.

      Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia
      sono stati il blog Beppe Grillo e la rivista specializzata Punto
      Informatico.

      Fate girare questa notizia il più possibile per cercare di
      svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove
      non c'è libera informazione e diritto di critica il concetto di
      democrazia diventa un problema dialettico.















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