martedì 21 settembre 2010

PREGHIERA

Mi hai fatto conoscere ad amici che non conoscevo.
Mi hai fatto sedere in case che non erano la mia.
Mi hai portato vicino il lontano, e reso l'estraneo un fratello.
    In fondo al cuore mi sento a disagio quando abbandono l'abituale rifugio;
scordo che il vecchio abita nel nuovo, e là tu stesso hai dimora.
   Attraverso la nascita e la morte, in questo oppure in altri mondi, ovunque mi conduci, sei Tu, lo stesso, unico compagno della mia vita senza fine, che unisci con legami di gioia il mio cuore a ciò che non è familiare.
   Se conosco Te nessuno mi sarà estraneo, non vi sarà porta chiusa, nè legami.
Oh esaudisci la mia preghiera: che io non perda mai la carezza dell'uno nei giochi dei molti.
 
 
                                                                                                                                    Rabindranath Tagore.
                                                                                                                                             Gitanjali,63