Dal libro “ARTURO PAOLI – Ne valeva la pena- “ di Silvia Pettiti
Infine che dire? Noi vecchi non possiamo dare molti consigli ai giovani perché nessuna delle nostre vite può servire da modello. Possiamo solo dire che la vita spirituale è la storia di una relazione che tocca le punte estreme della gioia e del dolore e che all’epilogo vi fa esclamare, con una sincerità che raggiunge le radici dell’essere: - Ne valeva la pena - Per fare un bilancio della mia vita dovrei remare controcorrente, ma il guaio è che non ho remi… Il vecchio non è in casa in questo tempo, vive in una piccola barca senza remi e senza motore, che scivola lentamente su un fiume pacifico verso l’estuario. Non aspettatelo sulla riva, perché non tornerà: come può tornare se non ha remi? E’ molto contento, sta molto bene; dalla riva lo si vede solo, ma l’Amico è con lui ed è molto esperto dei cammini d’acqua. Vi confido che il vecchio ha i suoi momenti di crisi: si ricorda in certi momenti di essere stato un buon rematore e allora cerca i remi con un certo affanno e la barchetta comincia ad oscillare paurosamente. Poi si calma, si siede sulla traversa di legno e si dà dello stupido e poi ride di sé e qualche volta piange perché non si è fidato fino in fondo dell’Amico. Altre volte si vede solo; è strano che questo fiume immenso non sia popolato da altre barche, che ad altri non sia venuto in mente di scegliere questo cammino per arrivare alla grande città sulla foce. E ha il dubbio che il guscio di noce non regga fino in fondo, si rovesci e il passeggero sia inghiottito dalle acque senza scampo. Allora prova la durezza delle parole: - Uomo di poca fede, perché hai paura? -
Guardatelo dalla riva, avete tempo, potete dialogare con lui, perché l’acqua scorre molto lentamente. Se vedete la barca agitarsi, ora sapete perché, ma non temete: l’Amico lo tiene per mano e non lo lascerà fino all’incontro con l’Infinito.