lunedì 6 giugno 2011

LETTERA APERTA ALLA MIA CHIESA

Mia cara chiesa, popolo e pastori,
 spero che il tuo cuore si rallegri vedendo questa folla immensa che viene da molti Paesi dell'Europa e del mondo.
E' la gioiosa e colorata festa degli omosessuali e delle lesbiche (glbt) che la città di Roma ha quest'anno il privilegio di accogliere. Stanno invadendo pacificamente le strade e le piazze per dire a tutto il  mondo che l'amore è il dono più bello, che l'amore è possibile a tutti/e, che l'amore è una realtà impegnativa, che non ci sono amori di serie A e di serie  B.

Rallegrati, chiesa di Roma , popolo e pastori,
lascia cadere i muri alla cui costruzione spesso hai collaborato. Entra, con lo sguardo e la  tenerezza di Gesù, in queste vie e in queste piazze perchè questi uomini e queste donne possano averti e sentirti compagna di viaggio. Mescolati con le loro danze e le loro canzoni, con le loro lacrime di gioia e di dolore, con le loro speranze. Tra loro si contano migliaia di sacerdoti e di prelati . A milioni nel mondo fanno parte delle chiese locali. Molto spesso si tratta di persone che portano nei loro cuori una fiducia ardente  nel Dio di cui ci parla Gesù.

Mia cara chiesa,popolo e pastori,
E' Pentecoste! Sono sicuro che un vento caldo  ed impetuoso ti solleverà dalle tue paure e sarai anche tu voce che proclama il diritto di ogni uomo e di ogni donna ad amare secondo la sua natura. E' lo Spirito di Dio che ti incalza e ti sollecita a lottare contro l'omofobia e contro ogni discriminazione. Non resistere a Dio: non ti mollerebbe. Lasciati coinvolgere.

Mia cara chiesa, popolo e pastori,
questi  uomini e queste donne da secoli aspettano da te il messaggio liberatore del Vangelo e tu non puoi evitare o ritardare questo appuntamento. Se non ora......quando?
                                                                    don Franco Barbero