domenica 27 luglio 2014

AMNESTY - «Crimini di guerra dall’esercito israeliano»

Nell'invasione della Striscia di Gaza l'esercito israeliano commette crimini di guerra. E' la denuncia di Amnesty International in un report pubblicato ieri dove si legge che le forze israeliane hanno mostrato «flagrante disprezzo per le vite umane e le proprietà personali». «Entrambe le parti, che hanno ripetutamente e impunemente violato il diritto internazionale, devono essere chiamate a rispondere delle loro azioni e il prime passo in questa direzione è un'indagine internazionale disposta dall'Onu», ha aggiunto Philip Luther, responsabile dell'area Mediterraneo e Medio oriente.
In riferimento poi ai raid contro i civili non preceduti da avvertimenti, Amnesty segnala un attacco dello scorso 10 luglio, contro il campo rifugiati di Khan Younis che ha ucciso 8 persone della famiglia di Mahmoud Lufti al-Haji e ferito 20 vicini. Non è stato preceduto da avviso. Per Amnesty questi raid sono crimini di guerra e una punizione collettiva, anche se nell'abitazione si fosse trovato un membro di un gruppo armato palestinese.
Gli attacchi israeliani causano anche enormi danni alle infrastrutture idriche e sanitarie nella Striscia. Tre operai sono stati uccisi mentre cercavano di effettuare una riparazione e in molte zone le ostilità hanno reso pericoloso continuare i lavori. Dall'inizio del conflitto, almeno 84 scuole e almeno 13 strutture sanitarie sono state costrette a chiudere. Il 17 luglio il centro di riabilitazione al-Wafa di Shujaiyyeh è stato colpito per la seconda volta e distrutto, dopo che il personale era stato costretto a evacuare tutti i pazienti. Giu.Acc.

(Il Manifesto 20 luglio)