venerdì 20 marzo 2020

GIUBILEO 2025, NUOVA CHIESA PER FEDELI GLOBALI

In teoria nel 2025 cadrà l'Anno Santo cattolico che, dal 1475 per volontà di Papa Paolo II Balbo, ha cadenza venticinquennale. Papa Francesco rispetterà la tradizione? In sette anni di pontificato ne ha già indetto uno straordinario, "della misericordia", iniziato l'8 dicembre 2015 e terminato il 20 novembre 2016. Annunciato otto mesi prima, il 13 marzo, fu fatto celebrare in modo che non si fosse troppo invogliati a pellegrinare a Roma. Le "porte sante" aperte, si diceva fossero trentamila: un modo per permettere ai fedeli di lucrare le indulgenze senza affrontare costosi viaggi. È un escamotage per non gravare su una Roma definita da Bergoglio "decadente e male amministrata». In fondo, seguì l'esempio di Benedetto XVI che, nell'indire l'Anno Santo paolino tra il giugno 2008 e quello 2009, aveva trasformato in "porte sante" i battenti di tutte le cattedrali cattoliche, circa 5.000.
Ma si trattava di "anni santi straordinari". Quello del 2025, se ci sarà, sarà un anno "ordinario". Giovanni Paolo II programmò quello del 2000 sei anni in anticipo, nel 1994, con la lettera apostolica Tertio millennio adveniente, lo indisse nel 1998 con la Bolla Incarnationis mysterium e lo "riassunse" nel 2001 con la lettera apostolica Novo millennio ineunte del 2001.
Tutto ciò, fu il frutto di un'attività di specialisti in discipline teologiche, di sociologia, antropologia e comunicazione. E alla fine di quegli anni di lavori e di incontri, anche da ambienti protestanti avanzò l'idea che il giubileo venticinquennale diventasse un "anno del Vangelo" organizzato da ogni Chiesa secondo le proprie tradizioni. Un anno di evangelizzazione globale per coinvolgere due miliardi e mezzo di battezzati. Papa Francesco non dice spesso che questo nostro mondo ha bisogno di una rivoluzione evangelica?
Filippo di Giacomo

(Il Venerdì, 6 marzo 2020)