mercoledì 11 marzo 2020

LA LOTTA DELLE DONNE

Donne messicane, è sciopero totale
«Un día sin nosotras»: è la parola d'ordine lanciata in Messico dalle femministe del collettivo di Veracruz «Brujas del Mar» che hanno invitato tutte le donne, domani, a rendersi invisibili - non lavorando, non comprando, non andando a scuola e all'università, non uscendo di casa - per protestare contro la violenza di genere, la disuguaglianza e la cultura patriarcale. Un giorno senza le donne, in un paese che sembra voler fare a meno di loro, a fronte della strage in corso, al ritmo di dieci femminicidi al giorno. (c.f.)

il manifesto 8 marzo

AMERICA LATINA
DUE GIORNI DI MOBILITAZIONE FEMMINISTA

In tutta l'America latina sarà un 8 marzo speciale. Lungo 48 ore: sarà seguito domani dallo sciopero generale femminista preparato con cura in centinaia di riunioni, attività e assemblee. Un 8 marzo in cui avrà modo di esprimersi il protagonismo assunto dalle donne nelle rivolte sociali in corso nel territorio latino-americano, quel «femminismo nuovo» dal carattere «anti-capitalista e decolonizzatore su cui ha posto l'accento la scrittrice e filosofa femminista Silva Federici.
È IN CILE che la giornata suscita le maggiori aspettative - e anche i maggiori timori governativi - ed è qui che appare più lunga la lista delle rivendicazioni: contro la repressione e gli abusi sessuali commessi dai carabineros, contro la ministra della donna Isabel Plá «e il suo silenzio complice», contro precarizzazione, salari da fame e saccheggio delle risorse naturali, per il diritto all'aborto sicuro, legale e gratuito, la parità salariale, un'educazione e una salute gratuite e di qualità e per un’assemblea costituente libera e sovrana. E naturalmente per mandare a casa Piñera, «assassino e misogino. Per questo e peraltro ancora le donne cilene marceranno oggi a Santiago, da Plaza Dignidad alla stazione della metro Los Héroes, e in oltre 30 città del paese.
Anche in altri paesi si prevedono oggi grandi mobilitazioni. In Argentina, che si tingerà nuovamente di verde, il colore della campagna per un aborto legale, sicuro e gratuito, e di lilla, il colore di Ni una menos, il movimento di protesta contro l'inarrestabile strage di donne (un femminicidio ogni 23 ore).
IN URUGUAY, dove, di fronte ai timori suscitati dall’avvento del governo di destra di Lacalle, le organizzazioni femministe scenderanno in strada con la parola d'ordine «Più femminismo, migliore democrazia».
 In Colombia, dove da gennaio a ottobre del 2019 sono stati assassinate 799 donne.
Un incremento dei femminicidi del 7,3%, si registra anche in Brasile, intrecciato ai ripetuti attacchi misogini di Bolsonaro. Il 5 marzo è iniziato a Brasilia, con 3.500 militanti contadine, il primo storico incontro nazionale delle donne del movimento dei senza terra, fino al 9 marzo sul tema «Donne in lotta: seminando la resistenza».

Claudia Fanti, il manifesto 8 marzo