" Che la vostra sia una vecchia famiglia, una nuova famiglia o una famiglia sul nascere, che voi siate amanti o amici, sono le esperienze condivise e le storie narrate poi su tali esperienze, e i racconti presi dal passato e dal futuro che creano il vincolo estremo.
Non ci sono modi giusti o sbagliati di raccontare una storia. Vi potrà capitare di dimenticarne l'inizio, o la parte centrale o la fine. Ma un raggio di sole attraverso una finestrella può comunque rallegrare il cuore. Allora, blandite i vecchi bisbetici facendovi raccontare i loro racconti più belli . Chiedete ai piccoli quali sono stati per loro i momenti più felici. Chiedete agli adolescenti quali sono stati i momenti più inquietanti della loro vita. Date ai vecchi la parola. Girate attorno al cerchio. Spingete gli introversi ad aprirsi. A tutti fate domande. Vedrete. Tutti si sentiranno riscaldare, sostenuti dal cerchio di storie che insieme creerete.
A noi non è dato di vivere in eterno, alle storie sì. Fintantoché ci sarà una creatura in grado di raccontare una storia, e pertanto, grazie alla narrazione, le maggiori forze dell'amore, della generosità e dell'energia verranno costantemente chiamate in essere nel mondo, io ve lo prometto....sarà ciò che conta nella vita".
Clarissa Pinkola Estès, L'incanto di una storia,
New Press, pag,50-51