venerdì 26 novembre 2021

IN GERMANIA

 Basta con le esitazioni

Werner Bartens, Süddeutsche Zeitung, Germania

Il governo ha troppi riguardi nei confronti di chi non vuole vaccinarsi, afferma l’esperto di medicina del quotidiano tedesco

È uno scandalo: d'inverno la maggior parte degli incidenti stradali coinvolge auto che montano pneumatici invernali. Quindi non sono efficaci al cento per cento, anzi, trasmettono a chi li usa un'illusoria sensazione di sicurezza. Per questo lo stato non dovrebbe imporne l'uso, e ciascuno

dovrebbe essere libero di decidere per sé. Oltretutto, se lo stato dovesse fare pressioni o perfino obbligarci a usare gli pneumatici invernali, potrebbe favorire l'estrema destra e la popolazione diventerebbe meno disponibile a sostituire le gomme.

Questo esempio assurdo rende l'idea di cosa sta succedendo nella lotta al covid-19: i politici si defilano, evitando di prendere posizioni chiare che potrebbero scontentare o perfino irritare qualcuno. La cancelliera, il ministro della salute e il governo ancora in carica, così come i partiti che stanno negoziando per la formazione del prossimo esecutivo, sembrano tutt'altro che determinati a contrastare la pandemia. Per ora si limitano a provvedimenti timidi che non basteranno a fermare la quarta ondata.

Certo, è giusto che il governo uscente abbia rispetto per chi prenderà il suo posto, e che chi non è ancora al potere eviti di esporsi troppo, ma nell'emergenza attuale queste reticenze sono pericolose. Le misure proposte dalla nuova coalizione semaforo" (Partito socialdemocratico, Verdi e Partito liberaldemocratico) non sono niente in confronto a quello che bisognerebbe fare per mettere un freno alla pandemia.

Tornare a offrire tamponi a spese dello stato potrebbe avere senso per ottenere una fotografia più realistica dell'effettiva diffusione del virus. Ma un simile
provvedimento non è certo un
game changer, per usare un termine molto amato durante questa pandemia. Ben più efficace sarebbe un certificato sanitario solo per guariti e vaccinati. L'esempio austriaco mostra quanto può essere decisiva una misura di questo tipo, e se l'accesso a ristoranti ed eventi fosse limitato a queste persone "il panico da cotoletta" che si è diffuso in Austria potrebbe scatenarsi anche in Germania spingendo la gente a vaccinarsi.

Pensare agli altri

Perché si cerca di evitare in tutti i modi l'obbligo vaccinale? In alcuni paesi è obbligatorio il vaccino contro il morbillo:
perché non può essere obbligatorio anche quello contro il covid? In Germania, per rispetto di chi ha dubbi e di chi non si vuole vaccinare, politici e medici hanno grandi difficoltà ad affrontare l'argomento, e non sono in grado di pretendere l’obbligo vaccinale nemmeno per le professioni sanitarie, quindi per chi si prende cura delle persone vulnerabili, che rischiano di pagare con la loro vita.
É ora di mettere da parte questo falso "rispetto'", perché è evidente che avrà
conseguenze a lungo termine. Bisogna cominciare a pensare a chi si è vaccinato, tutelando se stesso e gli altri, e a chi negli ospedali e nelle residenze per anziani deve occuparsi anche di chi esita e di chi non vuole sentire ragioni, e deve anche sopportare che pochi colleghi irriducibili rendano insostenibile il suo lavoro. Insomma, bisogna avere rispetto della maggioranza delle persone ragionevoli, imponendo regole necessarie. I politici devono capire che questo resta un loro dovere, anche nell'attuale vuoto di potere. A questo scopo è necessario istituire un'unità di crisi nazionale composta da esperti, che stabilisca regole e soglie vincolanti valide in tutto il paese, non le mezze misure proposte dalla coalizione semaforo e nemmeno un altro vertice della conferenza dei presidenti degli stati federali, che confondono la lotta per il potere con la lotta contro il virus.

Internazionale, 12 novembre