Basta con le esitazioni
Werner Bartens, Süddeutsche Zeitung, Germania
Il governo ha troppi riguardi nei confronti di chi non vuole vaccinarsi, afferma l’esperto di medicina del quotidiano tedesco
È uno scandalo: d'inverno la maggior parte degli incidenti stradali coinvolge auto che montano pneumatici invernali. Quindi non sono efficaci al cento per cento, anzi, trasmettono a chi li usa un'illusoria sensazione di sicurezza. Per questo lo stato non dovrebbe imporne l'uso, e ciascuno
dovrebbe essere libero di decidere per sé. Oltretutto, se lo stato dovesse fare pressioni o perfino obbligarci a usare gli pneumatici invernali, potrebbe favorire l'estrema destra e la popolazione diventerebbe meno disponibile a sostituire le gomme.
Questo esempio assurdo rende l'idea di cosa sta succedendo nella lotta al covid-19: i politici si defilano, evitando di prendere posizioni chiare che potrebbero scontentare o perfino irritare qualcuno. La cancelliera, il ministro della salute e il governo ancora in carica, così come i partiti che stanno negoziando per la formazione del prossimo esecutivo, sembrano tutt'altro che determinati a contrastare la pandemia. Per ora si limitano a provvedimenti timidi che non basteranno a fermare la quarta ondata.
Certo, è giusto che il governo uscente abbia rispetto per chi prenderà il suo posto, e che chi non è ancora al potere eviti di esporsi troppo, ma nell'emergenza attuale queste reticenze sono pericolose. Le misure proposte dalla nuova coalizione semaforo" (Partito socialdemocratico, Verdi e Partito liberaldemocratico) non sono niente in confronto a quello che bisognerebbe fare per mettere un freno alla pandemia.
Tornare
a offrire tamponi a spese dello stato potrebbe avere senso per
ottenere una fotografia più realistica dell'effettiva diffusione del
virus. Ma un simile
provvedimento non è certo un game
changer,
per usare un termine molto amato durante questa pandemia. Ben più
efficace sarebbe un certificato sanitario solo per guariti e
vaccinati. L'esempio austriaco mostra quanto può essere decisiva una
misura di questo tipo, e se l'accesso a ristoranti ed eventi fosse
limitato a queste persone "il panico da cotoletta" che si è
diffuso in Austria potrebbe scatenarsi anche in Germania spingendo la
gente a vaccinarsi.
Pensare
agli altri
Perché
si cerca di evitare in tutti i modi l'obbligo vaccinale? In alcuni
paesi è obbligatorio il vaccino contro il morbillo:
perché non
può essere obbligatorio anche quello contro il covid? In Germania,
per rispetto di chi ha dubbi e di chi non si vuole vaccinare,
politici e medici hanno grandi difficoltà ad affrontare l'argomento,
e non sono in grado di pretendere l’obbligo vaccinale nemmeno per
le professioni sanitarie, quindi per chi si prende cura delle persone
vulnerabili, che rischiano di pagare con la loro vita.
É ora
di mettere da parte questo falso "rispetto'", perché è
evidente che avrà
conseguenze
a lungo termine. Bisogna
cominciare
a pensare a chi si è vaccinato,
tutelando
se stesso e gli altri, e a chi negli
ospedali
e nelle residenze per anziani
deve
occuparsi anche di chi esita e di chi
non
vuole sentire ragioni, e deve anche
sopportare
che pochi colleghi irriducibili
rendano
insostenibile il suo lavoro. Insomma, bisogna avere rispetto della
maggioranza
delle persone ragionevoli,
imponendo
regole necessarie. I politici
devono
capire che questo resta un loro
dovere,
anche nell'attuale vuoto di potere. A questo scopo è necessario
istituire
un'unità
di crisi nazionale composta da
esperti,
che stabilisca regole e soglie vincolanti valide in tutto il paese,
non le
mezze
misure proposte dalla coalizione
semaforo
e nemmeno un altro vertice
della
conferenza dei presidenti degli stati federali, che confondono la
lotta per il
potere
con la lotta contro il virus.
Internazionale,
12 novembre