L'UNIONE EUROPEA PREDICA BENE
MA RAZZOLA MOLTO MALE
PresaDiretta indaga sulla corsa alle armi, le vie dello spionaggio digitale ed entra nel mondo della sorveglianza e del controllo di massa. Robot, droni, scanner, visori, sistemi di intelligenza artificiale e riconoscimento biometrico: è il nuovo grande business delle aziende produttrici di armi, un mercato che cresce tra il 7 e il 9% l'anno e fattura tra i 65 e i 68 miliardi di euro. Strumenti sempre più sofisticati utilizzati dall'Unione Europea per rendere impenetrabili le frontiere e respingere i migranti. Ma non solo. In che modo queste tecnologie entrano nelle nostre vite? Quali sono le connessioni tra l'industria delle armi, le lobby di settore e le scelte politiche degli Stati? PresaDiretta è andata al confine tra Bosnia e Croazia a vedere come funzionano le tecnologie per il controllo delle frontiere e qual è il loro impatto sulle vite dei migranti in fuga sulla rotta balcanica. Elicotteri con termocamere che rintracciano le persone fino a 10 chilometri di distanza, apparecchiature che individuano perfino i battiti cardiaci, rilevatori di respirazione: milioni di euro per trasformare l'Europa in una fortezza impenetrabile. E poi c'è la grande questione dei nostri dati personali e biometrici. Milioni di informazioni su tutti i cittadini europei, raccolte e custodite nello sconfinato database dell'Agenzia europea che si occupa di sistemi informatici, la seconda più finanziata d'Europa. Come vengono gestiti i nostri dati? Come siamo tutelati dalle leggi esistenti? PresaDiretta, infine, ha ricostruito le nuove frontiere dello spionaggio digitale attraverso il famoso "caso Pegasus" , lo spyware era nato come un programma creato per intrufolarsi senza lasciare traccia nei cellulari e prenderne il controllo, usato dai governi contro il terrorismo e la criminalità organizzata.
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