DIO HA CHIAMATO NOI
Un
poeta contemporaneo americano che vive e lavora tra la gente dei monti
Appalachi, ha scritto una poesia che include molti simboli.Le immagini
di questa poesia si riferiscono a persone che svolgono un lavoro
pastorale, ma si possono applicare a tutti noi, qualsiasi sia il
contributo che vogliamo dare alla società:
Riguardo al perché e al come servire, e chi,
mi sorge spesso quest'immagine alla mente:
una tavola rotonda.
Ci sarà bisogno di segarla per fare la rotonda,
bisognerà ridisegnarla e ridefinirla.
Questo rifare e far rinascere tavole ecclesiastiche
che sono lunghe e strette può essere dolorosa
sia per le tavole sia per le persone
ma lo fu anche la croce,
una tavola fin troppo dolorosa di dono e di "sì."
Ma da una morte così viene la vita
perché una morte così arriva mentre si risorge
e si è alla ricerca di una tavola che sia rotonda.
E come sarebbe una chiesa che è una tavola rotonda?
Non ci sarebbero troni né tribune d'onore
perché ci sarebbe un solo Dio......
Perché Dio ha chiamato un popolo, non ha chiamato "noi e loro".
"Noi e loro" non sono capaci
di sedersi attorno a una tavola rotonda
perché non ci sono lati su cui sedersi
e tutti sono invitati a prendere parte della pienezza e del cibo…
Una tavola rotonda significa che non ci sono posti prenotati
nessuno è primo, nessuno è ultimo, nessuno è migliore
e non ci sono angoli "per i più piccoli tra voi."
Una tavola rotonda significa:
essere con, far parte, stare insieme.
Significa spazio per lo Spirito,
significa doni e una profonda e inquietante pace per tutti…
Siamo noi che nel presente
mescoliamo e impastiamo
la pasta del pane del futuro.
Non possiamo continuare a prepararci per il passato…
Chuck Lathrop