mercoledì 14 dicembre 2022

RISCHI

 I rischi dell'embargo sul petrolio

Internazionale 9/12
A. Szigetvari

È il tentativo più coraggioso fatto finora dall'Unione Europea per aumentare la pressione economica sulla Russia e ostacolare la sua strategia militare in Ucraina.
Dal 5 dicembre è in vigore un embargo sul petrolio russo importato via mare. Solo l'Ungheria e la Slovacchia potranno approvvigionarsi attraverso gli oleodotti, le aziende europee non potranno più trasportare petrolio russo e assicurare i carichi se il prezzo supererà i 60 $ al barile.
Con queste restrizioni l'Europa vuole fare in modo che i paesi come India, Indonesia e Cina continuino a comprare petrolio russo a un prezzo inferiore a quello di mercato.Se dovesse riuscirci sarebbe un doppio colpo per il Cremlino: finanziario, perché lo Stato russo dipende dalle entrate legate alla vendita di idrocarburi, ma anche simbolico, perché gli europei dimostrerebbero il loro potere e la loro influenza su scala mondiale.In teoria quindi è una buona idea. Ma resta da vedere se funzionerà nella pratica.Controllare il rispetto delle norme è difficile ed esistono molte alternative. 
Agli acquirenti indiani e cinesi basterà una firma per dichiarare che si atterranno al tetto del prezzo concordato e avere così accesso ai servizi europei. Nel peggiore dei casi, quella che nelle intenzioni dell'Europa dovrebbe essere una prova di forza potrebbe trasformarsi in una dimostrazione della sua impotenza.