martedì 13 agosto 2024

EUCARESTIA OGGI ALLE ORE 18

Buonasera,

trasmetto in allegato, per conto di Manuela Brussino, il canone per l'Eucarestia di oggi, martedì 13 agosto alle ore 18. Ci si può collegare a partire dalle ore 17,45.

Questo è il LINK per il collegamento:

meet.google.com/qpe-wfjz-cdp

 

Un caro saluto.

Franca Gonella

 

----------------------------------

 

BUSSA AI NOSTRI CUORI

 

Saluto all’assemblea

G.    Carissimi sorelle e fratelle, felici di poterci incontrare oggi per pregare insieme, assaporiamo insieme la gioia di essere donne e uomini che cercano la strada di Dio.

1.    O Dio di Gesù, Tu hai deposto e acceso nei nostri cuori e nelle nostre menti

il fuoco della vita e la torcia dell’amore.

Ci hai regalato le ali dei sentimenti

perché possiamo volare audaci verso la libertà.

Tieni vivi in noi la consapevolezza dei Tuoi doni e il desiderio di una vita semplice e solidale.

2.    O Dio, Tu che cammini nelle vie del mondo e cerchi ospitalità nei nostri cuori,

bussa a casa nostra e fai udire la Tua parola.

SILENZIO

LETTURE BIBLICHE

 

Giobbe 23,8-9

8Ma se vado a oriente, egli non c'è,
se vado a occidente, non lo sento.
9A settentrione lo cerco e non lo scorgo,
mi volgo a mezzogiorno e non lo vedo.

 

Dal Salmo 139

5…  Alle spalle e di fronte mi circondi…

8…Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti…

 

RIFLESSIONE

In certi momenti della nostra vita siamo immersi in un’atmosfera pesante, che tutto assorbe, in cui Dio sembra non esserci. Schiacciati da problemi, malattia, solitudine, non percepiamo altro che la condizione di dolore. Le parole di Giobbe sembrano allora essere scritte da noi.

Dio dove sei?

In altri giorni invece non ne sentiamo il bisogno, totalmente avvolti da uno scorrere del tempo lontano dalla ricerca interiore. La quotidianità, con le vicende materiali, occupa tutto lo spazio disponibile, le orecchie ascoltano altri suoni ed i pensieri seguono altre strade. Talvolta attraversiamo periodi di aridità di vuoto spirituale e da quello che ci sembra il silenzio di Dio

Dio perché non bussi alla mia porta? Perché non gridi?

Fare esperienza di Dio è una necessità per la nostra fede, non basta l’idea che di Lui ci siamo fatti. Il grande mistero di Dio attraversa la nostra piccola umanità e noi abbiamo bisogno di “sentirlo”.

Il cammino di Dio è quello della nostra vita, agisce nelle esperienze che condividiamo con gli altri. Anche i momenti di buio, di dolore o di crisi possono essere fecondi.

In uno degli ultimi incontri della comunità abbiamo meditato partendo da un brano della Genesi, dove Agar, sola nel deserto con suo figlio, scopre di avere un pozzo d’ acqua accanto a sé:  “Dio le aprì gli occhi ed essa vide un pozzo d'acqua” (Genesi 21,19).

Molte volte ci siamo confrontati: Dio ci precede e ci apre gli occhi. Egli ci aspetta là dove noi siamo e ci offre la sua presenza. Dio è già lì, prima di noi.

Sempre nella Genesi, qualche capitolo più avanti, Giacobbe annuncia: «Il Signore è qui e io non lo sapevo!» (Genesi 28,16). E’ la fresca fonte a cui spesso solo a posteriori ci accorgiamo di aver bevuto.

Ecco allora che ci uniamo allo stupore del salmista

5…  Alle spalle e di fronte mi circondi…

La via per fare esperienza di Dio la conosciamo attraverso l’esempio di Gesù: mettere i passi nelle sue orme, seguire il suo cammino, pieni di gratitudine ed attenti ad ogni meraviglia che scorgiamo nei nostri giorni.

Il modo del nostro personale incontro con Dio, invece, è cosa intima: è il parlare che ci assomiglia e che nella preghiera ci mette davanti al Padre così come siamo, senza costruzioni, con semplicità.

A questo proposito mi torna in mente il consiglio che Franco ci diede qualche estate fa, quello di “passeggiare” tra i salmi per fare esperienza della moltitudine di voci che si sono rivolte a Dio. Tutte con la loro umanità, la nostra.

 

INTERVENTI LIBERI

 

1.    O Dio di Gesù, profeta degli oppressi e delle oppresse, Dio di tutte le persone baciate dal sole,

Tu sei l’amorosa Madre del creato

che accoglie le nostre lacrime e i nostri sorrisi.

2.    Accompagnaci, accompagnaci ancora e sempre

 Tu conosci i deserti del mondo e dei cuori,

Tu trasformi la steppa in terra feconda

e fai in modo che la sabbia diventi una roccia.

1.    Solo Tu, Dio, che hai fatto spuntare la vita,

puoi farci ritrovare i sentieri della felicità

quando noi ci inoltriamo in vicoli ciechi.

Tu, più impetuoso del vento, ci sospingi verso la vita.

2.    Ti preghiamo per chi non ha pace e giustizia,

per chi non riesce ad uscire dalle prigioni dell’illusione, del denaro, dell’egoismo.

Per chi cerca mani amiche e non le trova.

T.    O Dio, di’ ancora ogni giorno al nostro orecchio: “Abramo, parti e va’... mettiti in cammino”.

Mettici tra le mani la chitarra e le canzoni di Miriam, perché la nostra vita sia cammino tra la gente.

 

SILENZIO

MEMORIA DELL’ULTIMA CENA

 

T. O Dio di Gesù, oggi ricordiamo insieme quel pane spezzato. Gesù alzò gli occhi al cielo come era solito fare quando parlava di Te. Il suo cuore era in tempesta. Da Te sperava l’aiuto per affrontare l’ultima tappa del suo cammino di profeta fedele e appassionato. Spezzando ora questo pane, noi ricordiamo che Tu hai accompagnato Gesù e accompagni ciascuno e ciascuna di noi sui sentieri della condivisione. Aiutaci a “spezzare”, a condividere ogni giorno qualcosa di noi e di nostro. “Io infatti ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: ‘Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me’. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: ‘Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga’” (1Corinzi 11, 23-26).

 

P.     PREGHIERA DI CONDIVISIONE

COMUNIONE

 

PREGHIERE PERSONALI

PADRE NOSTRO

AVVISI

 

BENEDIZIONE FINALE

PER IMPARARE AD ASCOLTARE

 "Per ascoltare un uccellino,

smettetela di ascoltare l'aeroplano.

Per ascoltare il piccolo flauto,

smettetela di ascoltare la grande batteria.

Per ascoltare l'amore,

smettetela di ascoltare l'odio.

Per ascoltare il mormorio di Dio,

smettetela di ascoltare il baccano del mondo.

E quando avrete imparato 

a riconoscere queste voci,

potrete  udire l'uccellino in mezzo all'aeroporto,

il flauto in mezzo alla grande orchestra,

l'amore nel mezzo di una guerra, 

e Dio al cuore di tutto".

Shafique Keshavjee, da "Un sentiero nella foresta", pag.20 

 

Manuela Brussino

per la Comunità cristiana di base di Via Città di Gap, Pinerolo

Martedì 13.08.2024