domenica 25 agosto 2024

Per una riflessione per tutte le feste mariane.
La superstizione mariana che confusione!


Pinerolo, 8 maggio

Oggi nel calendario liturgico cattolico figura la devozione alla vergine di Pompei con la solenne supplica alla Madonna del Rosario soprattutto in ricordo della vittoria delle truppe cristiane sui musulmani nella battaglia navale del 1571 a Lepanto. Una Madonna dei miracoli, dei trionfi, soprattutto del trionfo della Chiesa. Ho letto oggi l'intera supplica già emendata qualche decennio fa per il suo delirio devozionalistico.

Nel 1876 cominciò a Pompei la costruzione del santuario. Tra erogazioni di indulgenze, di benedizioni papali, riconoscimenti ufficiali e visite pontificali nel 1901 il santuario di Pompei diventò ” basilica pontificia a riconoscimento del suo carattere universale “. Nacque così la devozione oltre che del rosario, anche la pratica dei 15 sabati dedicati alla vergine e la ” Novena alla Santissima vergine del rosario per impetrare le grazie nei casi più disperati che ebbe inizio già nel 1879.

Nei tempi migliori, si narra nella storia del santuario, la devozione riuscì a raccogliere ben due milioni di turisti con una grande fioritura dei quadri dei miracolati e il plauso dei commercianti.All'inizio della storia non mancò una certa attenzione da parte del fondatore miracolato Bartolo Longo ai ceti più poveri della zona da quando il 13 novembre 1875 fu trovato su un carro di letame e acquistato il quadro della incoronata vergine del Rosario.

La mia riflessione di questa sera ha lo scopo di invitare a riflettere su quel totale travisamento che, specialmente a partire dal dodicesimo secolo, ha stravolto la realtà storica di Maria di Nazareth e ha creato un crescente devozionalismo funzionale al dominio maschile patriarcale nella Chiesa cattolica e ortodossa. Se leggiamo la storia dei santuari e dei dogmi e delle devozioni mariane ci imbattiamo in un “cancro del cristianesimo” in una perversione pagana e ritualismo che nega il Dio unico.

La saggezza della scrittura ci testimonia attraverso i due testamenti che si prega soltanto Dio. L’ ebreo ha memoria di Mosè, Abramo, Rut, Rebecca, ma distingue nettamente la memoria dal culto e dalla preghiera. Gesù pregava Dio: poi è nata la confusione.

Questa devozione, che nelle feste e nei dogmi mariani fino al delirio della Salve Regina(, vita speranza, salvezza nostra) ha assicurato l'unicità del mistero amoroso di Dio(che ha bisogno di testimoni, non di mediatori e intercessori) è una piaga una cancrena un virus da cui è difficile guarire perché l'istituzione ha creato, per estendere il suo dominio, una Maria vergine, madre soccorritrice, delle grazie un’ insieme di tutte le idee pagane soccorrevoli.

Se leggete le litanie lauretane, quelle che a mio avviso sono le barzellette mariologiche, vi accorgerete che il funesto genio patriarcale cattolico, mentre nella chiesa sottraeva spazio e diritti alle donne, ne costruisce una celeste come una divinità capace di venire incontro ai bisogni umani.

Della” grazia “ di Dio si può non parlare: basta la madonna delle grazie, di tutte le grazie. Attenti: questa mia riflessione basata su studi ormai ben consolidati, non ha la minima intenzione di ferire i devoti, ma intende prendere una ferma posizione contro la struttura di un cattolicesimo che nega la verità storica e tratta il popolo di Dio come se fosse un popolino.

È il culto dell'ignoranza biblica e l'abuso della credulità e dei bisogni della gente che occorre vedere in questo percorso e in queste riflessioni e contestazioni.

Una fede adulta non può più affidarsi a questo Madonnismo che cancella Maria di Nazareth, la donna reale sposa di Giuseppe, madre di una numerosa famiglia e di Gesù, una donna la cui fede è stata vissuta in un cammino straordinariamente eloquente per noi fino a condurla nel gruppo dei discepoli e nel racconto della Pentecoste. Ho bisogno della testimonianza di Maria, non ti pregarla per avere la grazia.

Ancora, in questo mese di maggio, ritornerò su questo tema.Anche per liberare Maria dal fardello dei dogmi che l'ha cancellata e ritrovarla facendo memoria della sua vita e del suo cammino di fede per noi estremamente significativo. Riprenderemo l'argomento anche perché la fede in Dio non sopporta la menzogna e l'idolatria.

Don Franco Barbero e Fiorentina Charrier, 28 novembre 2021