lunedì 9 settembre 2024

AMNESTY ATTACCA ADESIONE BLUFF ALLA CORTE INTERNAZIONALE

Zelensky vede solo crimini altrui


Il Parlamento dell’Ucraina ha approvato la legge di ratifica dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, già firmato nel 2000. L’Ucraina diventerà ufficialmente uno Stato parte dello Statuto di Roma. “Apprezziamo la decisione dell’Ucraina di ratificare lo Statuto di Roma, un passo fondamentale perché ci sia giustizia per le vittime dei crimini di diritto internazionale commessi durante l’invasione russa. È anche il segnale della volontà del governo di accettare i diritti e gli obblighi che riguardano gli Stati membri della Corte”, ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice delle ricerche e delle campagne di Amnesty International.

MA LA LEGGE approvata dal Parlamento ucraino per sette anni dall’effettiva entrata in vigore della ratifica, consentirà alla stessa Ucraina di “non riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale” sui crimini di guerra “quando, probabilmente, commessi da suoi cittadini”. E allora per Amnesty “questa dichiarazione è contraria ai principi fondamentali della giustizia internazionale. In pratica rischia di creare incertezza nei procedimenti della Corte e di essere potenzialmente in conflitto con le precedenti dichiarazioni dell’Ucraina che avevano garantito alla Corte la giurisdizione su crimini commessi sul suo territorio dal 20 febbraio 2014. Inoltre, l’eccezione relativa ai cittadini ucraini consentirà ancora alla Corte di avere giurisdizione su presunti crimini di guerra commessi da cittadini russi o di altre nazionalità in Ucraina? Quest’ambiguità potrebbe impedire indagini rapide ed efficaci da parte della Corte”, ha commentato Guevara-Rosas. “La popolazione ucraina merita giustizia, ma questa non può essere selettiva. Apprezziamo la ratifica da parte dell’ucraina ma chiediamo di riconsiderare l’intenzione di limitare per 7 anni la giurisdizione su presunti crimini di guerra commessi da cittadini ucraini, sia per un fatto di principio sia per evitare di pregiudicare l’azione della giustizia internazionale”, ha concluso Guevara-Rosas.

Il Fatto Quotidiano, 23 Agosto 2024