martedì 12 novembre 2024

 continua  CONCILII  ECUMENICI

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COSTANTINOPOLITANO II - Costantinopoli  Virgilio - Anno 553

Quinto concilio ecumenico della Chiesa: Fu convocato da Giustiniano I, imperatore bizantino. Condannò come infetti di eresia nestoriana i cosiddetti "Tre capitoli", cioè le opere di Teodoro di Mopsuestia, gli scritti di Teodoreto di Ciro, contro san Cirillo ed il Concilio di Efeso, e la lettera di Iba di Edessa al persiano Mari.

 

COSTANTINOPOLITANO IIICostantinopoli – Agatone/Leone II - Anno 680-681

Sesto concilio ecumenico. Indetto dall'imperatore Costantino IV Pogonato, che partecipò personalmente al concilio, tenendone la presidenza durante le discussioni teologiche. Alla discussione conclusiva, l'imperatore fu acclamato "protettore e interprete della fede".

Il Concilio condannò i monoteliti, affermando la dottrina che in Gesù Cristo sussistono due volontà e due operazioni naturali, senza divisione e senza cambiamento, inseparate, inseparabili e inconfuse; quindi, due volontà, di cui una divina, alla quale è subordinata quella umana. Condannò, scomunicandoli, anche tutti coloro che avevano sostenuto la dottrina monotelita, come i patriarchi Sergio, Pirro, Ciro e lo stesso papa Onorio, che aveva mostrato delle aperture verso di essa.

 

NICENO IINicea - Adriano I - Anno 787

Settimo concilio ecumenico. Indetto durante la reggenza dell'imperatrice Irene. Si tenne inizialmente a Costantinopoli (786), poi, a causa dei torbidi suscitati dagli iconoclasti, fu trasferito a Nicea. Si pronunziò in favore del culto delle immagini, ordinando che queste venissero ripristinate nelle chiese dell’impero, distinguendo tra la venerazione riservata ai santi rappresentati dalle immagini e l'adorazione dovuta solo a Dio. Parteciparono 350 vescovi.

 (continua)