martedì 19 luglio 2022

 

Africa: emergenze sfollati dimenticate

Da alcuni mesi l'attenzione della maggior parte dei media internazionali è soprattutto rivolta alla guerra in Ucraina. Sono completamente dimenticate le crisi ancora aperte in altri Paesi del mondo. La stessa comunità internazionale ha risposto celermente e con soluzioni durature nel tempo ai bisogni della popolazione ucraina, ma sembra non accorgersi delle pressanti richieste di aiuto provenienti da altri continenti, in particolare l'Africa, dove si concentrano emergenze inimmaginabili. Tutto questo viene denunciato nell'annuale rapporto diffuso il 1° giugno e stilato dal Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc), una Ong indipendente che fornisce assistenza e protezione ai rifugiati e ai profughi. Ogni anno

la Ong pubblica un elenco delle «dieci crisi di profughi più trascurate nel mondo» dopo aver analizzato 41 crisi in base a 3 criteri: mancanza di finanziamenti, mancanza di attenzione da parte dei media e mancanza di iniziative politiche e diplomatiche internazionali. Quest'anno tutte e dieci le crisi si trovano in Africa, così elencate in ordine di gravità: Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Camerun, Sud Sudan, Ciad, Mali, Sudan, Nigeria, Burundi ed Etiopia. Alla fine del 2021, 5,5 milioni di persone erano sfollate all'interno della Repubblica Democratica del Congo (Idmc) e un altro milione di congolesi erano rifugiati fuori dal Paese (Unhcr). Più di mezzo milione di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case in Burkina Faso, portando il numero totale degli sfollati interni a 1,75 milioni (Conasur). Nella maggior parte dei Paesi elencati l'insicurezza alimentare è in aumento, aggravata dall'aumento dei prezzi del grano e del carburante causato dalla guerra in Ucraina.

Franca Cicoria (da “Rocca”, 1 luglio 2022)