mercoledì 26 settembre 2007

QUELLO CHE I GAY CHIEDONO A VELTRONI

L'Unità di martedì 18 settembre pubblica alcune lettere di gay e lesbiche a Veltroni. Speriamo sappia ascoltare...


GAY.TV, DECINE DI MESSAGGI PER VELTRONI

di Delia Vaccarello

Commossi, arrabbiati, speranzosi tantissimi messaggi piovono ogni giorno su www.gay.tv rivolti a Veltroni. Non a caso hanno suscitato lo stupore del direttore del sito, Giuliano Federico. Abbiamo scelto le voci che formulavano una richiesta. Tra molte serpeggia un mandato chiaro rivolto al candidato: caro signor Veltroni lei può cambiare l’Italia.



Ti chiedo di indignarti
contro chi ci crede diversi

Caro Walter,
Ti chiedo di indignarti! Ti chiedo di indignarti personalmente e con coraggio contro chi fa di noi delle persone speciali, contro chi ci ritiene "diversi", contro chi ci discrimina. Solo in questo modo potrai porre tu le basi affinché, un giorno, qualcuno possa davvero sostenere la nostra causa. Ti sono vicino, buon lavoro.


Luca



La nostra Costituzione non deve restare una promessa

Caro cittadino Veltroni,
uguaglianza non significa omologazione forzata ma libera possibilità di essere se stessi. Pur desiderandolo, niente resta uguale sine die. Facciamo in modo che gli articoli della nostra bellissima Costituzione non restino promesse ingannevoli. A questo ci hanno abituato tanti politucoli dell´ultima ora.

Njl



Faccia qualcosa:
non vogliamo più essere maltrattati

Caro Sig. Veltroni,
noi gay abbiamo davvero bisogno di fatti e non di parole, ci siamo stancati di essere maltrattati e di non essere rispettati per il nostro essere. Dico basta a questa violenza. A me lei piace e da quando è diventato sindaco ha fatto molti cambiamenti in questa Roma che prima sembrava dimenticata sopratutto le borgate, continui così che sta andando bene, ma, dico, ma cambi assolutamente questo maltrattare noi GLBT (gay, lesbiche, bisex e trans). La ringrazio e le mando un saluto.

Pinklella



Da lei ci aspettiamo
coraggio e laicità

Veltroni,
noi gay da lei ci aspettiamo coraggio e laicità. Anche se rappresenta un partito con forti radici cattoliche... Le chiediamo di essere civile come il resto d´Europa, le chiediamo di dire chiaro e forte che l´estensione dei diritti non colpisce la famiglia e che dare diritti non ha mai tolto nulla a chi quei diritti li possiede già. Vorremo rispetto, giustizia, buon senso. Non solo promesse... ma diritti.

Shakleton



Lei combatte per
i Dico, sono di destra ma le credo

Caro Veltroni,
non mi posso certo definire del suo schieramento, ma per il tipo di vita che conduco attualmente (5 anni con un compagno di cui quasi tre sotto le stesso tetto) dopo 12 anni di «civile» matrimonio etero, non posso più riconoscermi in coloro che se fosse possibile ci vorrebbero nei campi di sterminio.

Ho saltato la sponda e ora sono a 46 anni più soddisfatto di quando ne avevo 20 o 30, anche se rimpiango forse solo la giovinezza di quegli anni 80 e 90 vissuti come se davvero fossimo in grado di cambiare le cose. Quando leggo che lei è l´unica persona che ancora combatte seriamente per ottenere il riconoscimento dei Dico come arma per stare davvero al passo con i tempi e con l´Europa allora non posso che darle il mio appoggio.
Io lo voglio ´sto «Dico», lo voglio per dare riconoscimento ed essere riconosciuto dallo Stato, voglio un diritto che mi permetta di andare in ospedale e chiedere notizie se il mio amico sta male. Lo voglio per poter lasciare a lui il mio patrimonio se succedesse l´inevitabile.


Manlover



Stoppi l’odio
contro di noi. W la sinistra vera

Caro signor Veltroni,
sono un ragazzo di trent´anni preoccupato dalla crescente omofobia e dalle intolleranze verso omosessuali ed extra comunitari, dagli odi fomentati da esponenti politici di destra, e anche da qualche esponente del gov. Prodi. Faccia in modo che la viscida campagna berlusconiana non prenda il largo (come purtroppo già avviene). W la sinistra vera attenta al sociale e ai diritti di tutti i cittadini. Come si può riconsegnare il paese di nuovo nelle mani di gente come Calderoli, Berlusconi, Buttiglione. ecc.ecc? Rabbrividisco! Buona fortuna.


Skul



Fa’ che il mondo del lavoro non discrimini lesbiche e gay


Caro Walter,
ti prego: non lasciarci sole e male accompagnate dalla destra.. fa´ in modo che anche in Italia i diritti umani non siano un sogno o un concetto astratto. Inoltre, vorrei tanto che ci fosse un mondo del lavoro più serio ed onesto senza discriminazioni per noi omosessuali e specialmente per le lesbiche. Dato che ci sono, ti prego fai che tutti quei contratti a tempo determinato vengano tolti dal mercato, non permettono una vita degna e qualificata.


Urd7



Ho imparato a vivere
da gay sereno. Ci aiuti. Non ci deluda

Caro Walter,
sono un ragazzo che come tanti ha voglia di vivere, di imparare e di divertirsi, ho imparato da pochi anni a vivere la mia sessualità ed il mio affetto in modo semplice e normale.. soprattutto da quando ho conosciuto quello che sarebbe stato il mio futuro ragazzo..
Ho quasi 23 anni ma dopo un anno e mezzo di fidanzamento abbiamo deciso di convivere e di dividere un tetto oltre alle gioie e ai problemi che già ci univano.. uso termini come «ragazzo» e «fidanzamento» in modo normale come l´amore che provo per lui (che tutto è tranne «perversione» che alcuni appioppano ai legami gay)..
Gli amici sanno tutto e per loro non cambia niente.. perfino la mia famiglia sa tutto e vuole bene al mio ragazzo come a un figlio.. e la mia famiglia è cattolica e prevalentemente di destra.. quindi.. insomma, tutto è possibile oggi.. una sola cosa non è stata ancora raggiunta, la serietà, il coraggio e il sentimento di una politica che dovrebbe almeno capire la nuova società e ampliarne i diritti.. lei mi ha dato fiducia e speranza in questo cambiamento.. non mi deluda e sarà un voto in più per un centrosinistra finalmente europeo.
La ringrazio, con affetto.

Stefano



Vada fino in fondo
sulle unioni civili. Ha il mio appoggio

Vada fino in fondo alla legge sulle unioni civili, so che Lei è abituato a mantenere le promesse e ha una tale classe nel farlo che, come anche qui dimostrato da altri commenti, spesso viene fraintesa come poca fermezza nelle sue decisioni o, come diciamo a Roma come «dare una botta alla botte e una al cerchio!».

Spetta a Lei dimostrare loro, anzi, dimostrarci ancora una volta di che pasta è fatto l´uomo che ha avuto il coraggio di rispondere nel 2000 al Papa: «No Santità, il gay pride si farà» (ricordo che io non partecipo al Gay Pride perchè non condivido il modo in cui si svolge). Le auguro davvero di riuscire nel suo intento di condurre l´Italia verso la libertà e la ripresa economica. Io le darò tutto il mio appoggio. Cordiali Saluti.


Laura

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