Mentre è in pieno svolgimento il Ramadan ospito volentieri questo “saluto pieno di umanità e di fede.
Cari Amici, Care Amiche,
le nostre sorelle e fratelli musulmani giovedì scorso hanno iniziato il sacro digiuno del mese di Ramadan. Siamo felici di inviare a loro e a tutti le nostre amiche e amici questo messaggio di simpatia e di solidarietà degli organismi promotori della sesta giornata del dialogo islamo-cristiano (5 Ottobre prossimo). Uniamo alle rispettose espressioni di questo messaggio la nostra deplorazione per le frasi offensive ed arroganti del senatore Calderoli che contro i musulmani ha proposto una giornata di offesa religiosa. Con un caloroso augurio di pace e gioia,
Daniela, Gianni, Giorgio e Stefano
CIPAX - Centro interconfessionale per la pace
VIA OSTIENSE 152 - Roma
A tutte le musulmane e a tutti i musulmani d'Italia
fra pochi giorni inizierà il mese di Ramadan che i credenti musulmani attendono con particolare ansia per rafforzare sempre di più il proprio impegno sulla via dell' Islam, della completa sottomissione a Dio, liberandosi da ogni idolatria che, nella comune esperienza di cristiani e musulmani, è alla base di ingiuste oppressioni, di negazione dei diritti umani, di odio, di guerre e violenze di ogni tipo.
Questo vostro encomiabile sforzo è di grande importanza non solo per voi musulmani ma anche per noi cristiani, per i credenti di tutte le religioni e per tutta la società umana nel suo complesso, che sta vivendo uno dei periodi più bui della propria storia.
Auguriamo di cuore che ognuno di voi, seguendo gli insegnamenti del profeta Muhammad, possa trasformare se stesso ed aiutare tutta lo società a migliorare.
Casualmente il Ramadan quest'anno inizia a ridosso dell'11 settembre, data tragica che nel 2001 ha dato inizio alla guerra mondiale nella quale siamo tuttora immersi: ricordare quel giorno ci impegna a moltiplicare i nostri sforzi contro tutte le guerre, contro tutte le barbarie, contro i mercanti di morte e i fautori della guerra ad ogni costo, contro la xenofobia e il razzismo.
Abbiamo bisogno di «costruire speranza e convivialità»: questo l'appello che abbiamo lanciato in vista della prossima sesta giornata ecumenica del dialogo cristiano- islamico del 5 ottobre prossimo. E per «costruire speranza e convivialità» abbiamo bisogno di liberarci dalla paura dell'altro/a, del diverso/a da noi, di chi è portatore di una cultura, un modo di vivere, una religione diversa dalla nostra.
E liberarsi della paura significa, per cristiani e musulmani, rimettere al centro della propria vita l'impegno contro l'idolatria che ha caratterizzato la vita sia di Muhammad, che ha cacciato gli idoli dalla Kaaba, sia di Gesù, che ha cacciato i mercanti dal tempio, dicendo con chiarezza con questi loro gesti che la religione non può essere al servizio di chicchessia, nè dei mercanti nè dei grandi sacerdoti.
Abbiamo bisogno di guardare alle nostre differenze non come ad idoli da adorare ma come arricchimento reciproco verso una vita piena di amore, quell'amore che per cristiani e musulmani caratterizza l'essenza stessa di Dio: uno dei nomi di Dio della tradizione islamica è Al-Wadud, L'amorevole. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri (Giov 13,35 ).
Abbiamo bisogno di conoscerci sempre di più e meglio per apprezzare il molto che ci unisce e accettare il poco che ci divide come arricchimento reciproco, come stimolo reciproco a migliorarci sempre di più.
Ed il senso del nostro appello va proprio nella direzione delle cose concrete da realizzare: la pace, la giustizia, una vita degna di essere vissuta sono tutte cose che richiedono l'impegno concreto delle persone senza il quale vane sono le parole o i buoni propositi.
Anche quest'anno abbiamo bisogno di negare ai violenti e ai propugnatori della guerra qualsiasi legittimità religiosa. Il Dio unico, nel quale insieme crediamo, è un Dio di pace, di amore, di misericordia, di giustizia.
Ed è con questo spirito che anche quest'anno vi auguriamo buon Ramadan karim: che il vostro sforzo possa dare anche a noi cristiani quegli stimoli necessari a superare tutte le difficoltà del momento e dare una speranza a questa nostra comune umanità.
Ci auguriamo che, come negli altri anni, le moschee e le chiese d'Italia possano essere luoghi aperti all'incontro fra credenti di fede diversa ed in particolare fra cristiani e musulmani, che non hanno alcun motivo per odiarsi ma che hanno anzi molti motivi per essere uniti contro chi strumentalizza le rispettive religioni per perpetuare il proprio potere oppressivo.
Buon Ramadan.
Shalom - Salaam - Pace
Il comitato organizzatore della VI giornata del dialogo islamo-cristiano
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Segnalo sul sito de "Il Dialogo" la pagina delle iniziative per la VI Giornata del Dialogo CristianoIslamico: www.ildialogo.org/islam/cristianoislamico.htm
Cari Amici, Care Amiche,
le nostre sorelle e fratelli musulmani giovedì scorso hanno iniziato il sacro digiuno del mese di Ramadan. Siamo felici di inviare a loro e a tutti le nostre amiche e amici questo messaggio di simpatia e di solidarietà degli organismi promotori della sesta giornata del dialogo islamo-cristiano (5 Ottobre prossimo). Uniamo alle rispettose espressioni di questo messaggio la nostra deplorazione per le frasi offensive ed arroganti del senatore Calderoli che contro i musulmani ha proposto una giornata di offesa religiosa. Con un caloroso augurio di pace e gioia,
Daniela, Gianni, Giorgio e Stefano
CIPAX - Centro interconfessionale per la pace
VIA OSTIENSE 152 - Roma
A tutte le musulmane e a tutti i musulmani d'Italia
fra pochi giorni inizierà il mese di Ramadan che i credenti musulmani attendono con particolare ansia per rafforzare sempre di più il proprio impegno sulla via dell' Islam, della completa sottomissione a Dio, liberandosi da ogni idolatria che, nella comune esperienza di cristiani e musulmani, è alla base di ingiuste oppressioni, di negazione dei diritti umani, di odio, di guerre e violenze di ogni tipo.
Questo vostro encomiabile sforzo è di grande importanza non solo per voi musulmani ma anche per noi cristiani, per i credenti di tutte le religioni e per tutta la società umana nel suo complesso, che sta vivendo uno dei periodi più bui della propria storia.
Auguriamo di cuore che ognuno di voi, seguendo gli insegnamenti del profeta Muhammad, possa trasformare se stesso ed aiutare tutta lo società a migliorare.
Casualmente il Ramadan quest'anno inizia a ridosso dell'11 settembre, data tragica che nel 2001 ha dato inizio alla guerra mondiale nella quale siamo tuttora immersi: ricordare quel giorno ci impegna a moltiplicare i nostri sforzi contro tutte le guerre, contro tutte le barbarie, contro i mercanti di morte e i fautori della guerra ad ogni costo, contro la xenofobia e il razzismo.
Abbiamo bisogno di «costruire speranza e convivialità»: questo l'appello che abbiamo lanciato in vista della prossima sesta giornata ecumenica del dialogo cristiano- islamico del 5 ottobre prossimo. E per «costruire speranza e convivialità» abbiamo bisogno di liberarci dalla paura dell'altro/a, del diverso/a da noi, di chi è portatore di una cultura, un modo di vivere, una religione diversa dalla nostra.
E liberarsi della paura significa, per cristiani e musulmani, rimettere al centro della propria vita l'impegno contro l'idolatria che ha caratterizzato la vita sia di Muhammad, che ha cacciato gli idoli dalla Kaaba, sia di Gesù, che ha cacciato i mercanti dal tempio, dicendo con chiarezza con questi loro gesti che la religione non può essere al servizio di chicchessia, nè dei mercanti nè dei grandi sacerdoti.
Abbiamo bisogno di guardare alle nostre differenze non come ad idoli da adorare ma come arricchimento reciproco verso una vita piena di amore, quell'amore che per cristiani e musulmani caratterizza l'essenza stessa di Dio: uno dei nomi di Dio della tradizione islamica è Al-Wadud, L'amorevole. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri (Giov 13,35 ).
Abbiamo bisogno di conoscerci sempre di più e meglio per apprezzare il molto che ci unisce e accettare il poco che ci divide come arricchimento reciproco, come stimolo reciproco a migliorarci sempre di più.
Ed il senso del nostro appello va proprio nella direzione delle cose concrete da realizzare: la pace, la giustizia, una vita degna di essere vissuta sono tutte cose che richiedono l'impegno concreto delle persone senza il quale vane sono le parole o i buoni propositi.
Anche quest'anno abbiamo bisogno di negare ai violenti e ai propugnatori della guerra qualsiasi legittimità religiosa. Il Dio unico, nel quale insieme crediamo, è un Dio di pace, di amore, di misericordia, di giustizia.
Ed è con questo spirito che anche quest'anno vi auguriamo buon Ramadan karim: che il vostro sforzo possa dare anche a noi cristiani quegli stimoli necessari a superare tutte le difficoltà del momento e dare una speranza a questa nostra comune umanità.
Ci auguriamo che, come negli altri anni, le moschee e le chiese d'Italia possano essere luoghi aperti all'incontro fra credenti di fede diversa ed in particolare fra cristiani e musulmani, che non hanno alcun motivo per odiarsi ma che hanno anzi molti motivi per essere uniti contro chi strumentalizza le rispettive religioni per perpetuare il proprio potere oppressivo.
Buon Ramadan.
Shalom - Salaam - Pace
Il comitato organizzatore della VI giornata del dialogo islamo-cristiano
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Segnalo sul sito de "Il Dialogo" la pagina delle iniziative per la VI Giornata del Dialogo CristianoIslamico: www.ildialogo.org/islam/cristianoislamico.htm
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