venerdì 29 gennaio 2010

LA VITTORIA DI VENDOLA

In Puglia Nichi Vendola ha vinto le primarie: davvero una bella notizia.

I corpi dirigenti del Partito Democratico sono stati "scavalcati" dalla base dei militanti i quali, in grandissima maggioranza, hanno votato per Vendola. Credo che Bersani e D'Alema debbano fare una settimana di silenzio per chiarirsi le idee.

Aveva ragione Marino a difendere la candidatura di Vendola.

Ma qui non è in gioco solo qualcosa che riguarda la Puglia. È l'alleanza strategica con l'UDC che è rimessa in questione. Intanto in Puglia, se si agisce con correttezza ed impegno, il centrosinistra può vincere anche senza l'UDC di Casini, Cesa, Buttiglione.

È un errore tragico credere che sia possibile governare regioni e provincie con l'UDC dei Cuffaro e simili. Sono diversi i legami con il territorio, con la mafia, con i diritti civili, sulla laicità. Il Partito Democratico deve trovare una direzione in cui camminare con L'Italia dei Valori e la Sinistra. Momenti di convergenza su temi particolari sono possibili anche con l'UDC ma non una alleanza strategica.

12 commenti:

Andrea Introna ha detto...

Il problema è sapere in che condizioni è il Pd. Durante le elezioni si mobilitano gli apparati, le conoscenze, gli interessi...e i voti vengono. Sarà in grado di fare questo il Pd? Senza parlare di quelli che vorranno fargliela pagare a Vendola.

Ornella ha detto...

"Il Partito Democratico deve trovare una direzione in cui camminare con L'Italia dei Valori e la Sinistra. Momenti di convergenza su temi particolari sono possibili anche con l'UDC ma non una alleanza strategica."

Concordo pienamente.

MATTEO ha detto...

Credo che per il Pd dopo il voto regionale,qualunque sia il risultato,sia arrivato il momento di scelte CORAGGIOSE ed anche DOLOROSE ma inevitabili ovverosia il cambio della classe politica dirigente D'Alema,Bersani & C..Il campanello d'allarme è già suonato troppe volte,ed è anche vero che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!

Anonimo ha detto...

Caro Don Franco,
concordo quasi totalmente con te sulal necessità che il PD trovi la sua strada nel rispetto delle proprie origini, ma proprio per questo vorrei che in quel suo viaggio non si debba sentire legato obbligatoriamente all'IDV, che sento ideologicamente distante dalla sinistra (se non per l'antiberlusconismo, che non può però essere il collante unico) ed eccessivamente permeato da un arrogante giustizialismo a senso unico.
Il PD e la Sinistra dovrebbero riabbracciare il popolo, le sue esigenze e le sue speranze, senza demagogia ma con la antica voglia di mettersi a suo servizio.
Un fraterno abbraccio da Lecce.
Gianni Scrimieri

Anonimo ha detto...

ma che razza di imbecilli girovagano su questo sito? perchè insistete a chiamarlo don quando è stato scomunicato? è un normalissimo eretico fuori della chiesa! ignoranti! informatevi!

Silvia Azzaroli ha detto...

Caro Don Franco, concordo pienamente con le sue parole: Il pd deve imparare dalla lezione della Puglia ovvero ascoltare più la volontà e i problemi serie della base non dei nomi altolocati.
Un abbraccio forte

Patrizio ha detto...

Parole sante, caro Don Franco. Che Dio illumini Bersani, quanto a D'Alema resto un po' più scettico.

Anonimo ha detto...

In Puglia il segretario del PD si chiama Sergio Blasi, noto per le sue battaglie per il Nucleare e per i termovalorizzatori (basta fare una piccola ricerca su internet per verificare quello che dico).
Noto anche nella sua Melpignano per aver linciato persone per bene utilizzando l'arma del tradimento e dell'apparato locale.
Il suo comune appartiene ai comuni virtuosi, anzi ne è fondatore, peccato che però utilizza tale marchio solo per farsi propaganda. Blasi ha fatto le battaglie, si fa per dire, per l'acqua pubblica distribuendo i riduttori di flusso, è apparso sui giornali per un lungo periodo, poi di fatto a Melpignano, oggi, nessuno usa più i riduttori di flusso e lui innaffia prati quasi tutto l'anno prendendo l'acqua sacra dalle viscere della terrra, perché, dice, che Melpignano deve essere come la Svizzera.
A Melpignano c'era e c'è un problema ambientale che si chiama Copersalento (inceneritore). Blasi ha fatto finta di battersi contro, ma nei momenti decisivi, da segretario provinciale, non ha mai agito pubblicamente contro la provincia di Lecce per far sì che la Copersalento smettesse di avvelenare. Non solo, nel 2004 si è fortemente battuto affinché a Melpignano si costruisse un termovalorizzatore, lo ha bloccato di fatto Fitto con i suoi bandi per il sistema rifiuti in Puglia. Ora si dice addirittura contro il nucleare, ha fatto battaglie per il nucleare dicendo che chi era contro era contro la modernità. Insomma un bel personaggio di una cattiveria e di una falsità indicibile, sempre pronto a fare il gioco delle tre carte.

La mia paura è che Vendola non abbia la forza di mandare a casa personaggi come Blasi e D'Alema.

Tutti sanno cosa è effettivamente successo in Puglia con le primarie, quanto Blasi e D'Alema hanno fatto per osteggiarle.

Spero che, durante la campagna elettorale, chi si è battuto veramente per sostenere Vendola venga premiato e che non vincano i candidati sostenuti dalle sezioni e dagli apparati militarizzati.

Anonimo ha detto...

x anonimo delle 20.30:
cambia forse il profilo morale o la forza delle idee se c'e o meno un DON davanti al nome???
idiota.....

Anonimo ha detto...

non milito con Vendola ma ho votato per lui alle primarie come anche alle precedenti regionali. Ritengo che ogni buon cittadino e cristiano debba saper fare discernimento valutando le persone per quello che hanno fatto. Il caso PUGLIA dovrebbe far riflettere il PD che purtroppo non ha ancora imparato a mettere i primi passi, ma, soprattutto bisogna liberarsi dalla presenza di Dalema e di Fitto che nella nostra regione si combattono amichevolmente. CILLUZZO da Bari

Anonimo ha detto...

"La mia paura è che Vendola non abbia la forza di mandare a casa personaggi come Blasi e D'Alema".

E' un rischio molto serio

Anonimo ha detto...

per colui che ha scritto:
ma che razza di imbecilli girovagano su questo sito? perchè insistete a chiamarlo don quando è stato scomunicato? è un normalissimo eretico fuori della chiesa! ignoranti! informatevi!
Caro anonimo, io continuo a chiamarlo Don Franco perchè ritengo che sia uno dei pochi veri preti vicino a Dio ed alla Sua Parola, vicino al prossimo ed a chi ha bisogno; diversamente, i padroni della chiesa (c minuscola non per errore) sono lontani dalla gente, lontani dai loro bisogni e dalla realtà quotidiana: loro non dovrebbero essere appellati con il "Don". La scomunica è loro, non di Dio.
Ciò detto, con tutto il rispetto per gli imbecilli, credo che tu debba guardarti un attimo allo specchio e chiederti chi sei e dove girovaghi, prima di etichettare le idee ed il rispetto degli altri.
Gianni Scrimieri