martedì 19 gennaio 2010

VIAGGIO IN ISRAELE E NEI TERRITORI OCCUPATI

 
In Palestina, dove le lacrime sono diventate pietre. Un gay racconta

Non è facile descrivere l'esperienza di due settimane che ho fatto in Israele e Territori Occupati. Il viaggio è stato organizzato dalla rivista "Confronti" (www.confronti.net), ... Da due settimane mi rigiro gli appunti del viaggio, cercando di rimetterli in ordine. Non mi riesce. Apro una pagina a caso: sono gli appunti su Hebron…

... Le parole della nostra guida mi risuonano nella mente, mentre l'aereo della El Al mi riporta in Europa. Chi ha a cuore la causa della pace deve imparare a far convivere nel suo cuore non uno, ma due amori compresenti e apparentemente inconciliabili.
Verso gli ebrei e verso il popolo palestinese. Noi cristiani omosessuali intuiamo forse meglio di altri che cosa ciò significhi. Ogni giorno sperimentiamo la difficoltà di conciliare due amori contraddittori: per Cristo e per gli uomini del nostro stesso sesso ...

Eppure questo viaggio mi ha insegnato che queste due simpatie, per il popolo israeliano e per quello palestinese, non ammettono una comoda imparzialità. Il comandamento di "non giudicare" non significa non avere opinioni, non dar voce al desiderio di giustizia, quando questa è negata. E l'equidistanza fra oppressi e oppressori mi sembra contraddire ogni criterio di giustizia. ...

Per leggere questa testimonianza per intero clicca su: http://kairosfirenze.wordpress.com/2010/01/19/viaggio-in-palestina-dove-le-lacrime-sono-diventate-pietre/

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