I dati di un'indagine della Gallup hanno dimostrato che l'ateismo è in crescita nel mondo, ma non in Italia. Stando all'etimologia del termine ateo (ateo = a - theos = privo di Dio), considerando, cioè, le persone prive di Dio e le persone non prive di Dio, il risultato di un'indagine (ben difficile!) sarebbe stato con molta probabilità ben diverso. Esistono, infatti, credenti e non credenti giusti che sono, appunto perché tali, vicino a Dio, e credenti e non credenti ingiusti, appunto perché tali, separati da Dio. La distinzione importante, insomma, non è tanto tra credenti e non credenti, ma tra giusti e ingiusti, a prescindere dal fatto se credano o non credano in Dio. Non credere in Dio, infatti, non costituisce una colpa in sé. Ci mancherebbe altro! Così, resta da appurare se davvero il numero delle persone ingiuste e quindi prive di Dio, in Italia, non sia in crescita. Speriamo che non lo sia.
Veronica Tussi