domenica 16 dicembre 2018

CONCILIO

Concilio
gli Ebrei e Agostino Bea

Un cambiamento dirompente introdotto dal Concilio Vaticano II è stato certamente l’insegnamento della Chiesa sul popolo ebraico. A cinquant’anni dalla morte del cardinale Agostino Bea si è sentito da più parti il dovere di ricordare questa straordinaria personalità che per la sua tenace apertura operò una svolta decisiva nelle discussioni del Concilio Vaticano II, proprio sui rapporti con gli Ebrei. Nel documento conciliare “Nostra aetate” ispirato da Bea, ratificato da Giovanni XXIII. “si esclude la responsabilità collettiva di Israele nella morte di Gesù: cioè non sono colpevoli della morte di Gesù tutti gli ebrei di allora e nessun ebreo di oggi”. Chi scrive ebbe modo di intervistare il cardinale al tempo in cui i nostri Padri parlavano ancora di “perfidi giudei”. Bea con il suo Segretariato si impegnò anche perché in san Pietro tra gli “osservatori” del Concilio ci fossero i fratelli separati protestanti e ortodossi.
Rocca 1/12/2018