GRUPPO
PRIMAVERA SENJOR, 22 MARZO 2020 - Collegamento via internet
PREGHIERA
PER QUESTO TEMPO
Canto
Iniziale
Le
quattro volte - Brunori Sas
Devo
solo arrivare alla quinta elementare
Per
diventare grande grande come mio padre
Metterò
il grembiule
E
imparerò a volare
E
scriverò poesie d'amore soltanto per mia madre
Devo
solo arrivare agli esami di maturità
Prendermi
sto diploma
E
poi dopo si vedrà
Non
mi piace la scuola
Non
mi piace studiare
Voglio
solo suonare
Voglio
bere e fumare
E
un altro capodanno
Un
altro carnevale
Un
altro ferragosto
E
ancora un altro Natale
La
prima comunione
Il
primo funerale
La
festa del paese
La
morte del maiale
Si
può nascere un'altra volta
Poi
rinascere
Ancora
un'altra volta se ti va
Devo
solo arrivare
Alla
fine del mese
Prendere
lo stipendio
E
poi badare alle spese
Con
quello che rimane
Programmare
le ferie
Quest'anno
vado al mare
Che
mi voglio rilassare
Devo
solo arrivare
A
due passi dall'altare
Prendere
una moglie
E
poi essere un buon padre
E
dopo 40 anni forse prendere la pensione
Con
l'orologio d'oro al polso
E
il gelo dentro al cuore
E
un altro capodanno
Un
altro carnevale
Un
altro ferragosto
La
prima comunione
Il
primo funerale
La
festa del paese
La
carne del maiale
Si
può nascere un'altra volta
Poi
rinascere
Ancora
un'altra volta se ti va
Ancora
un'altra volta
Se
ti va
I
fiori dentro i vasi
I
fiumi dentro i mari
I
funghi sotto i rami secchi
I
fumi dei camini
E
passeranno i giorni
E
passeranno gli anni
E
brinderemmo ancora per 200 capodanni
Si
può nascere un'altra volta
Poi
rinascere
Ancora
un'altra volta
Si
può nascere un'altra volta
Poi
rinascere
Ancora
un'altra volta se ti va
GUIDA
1: O Dio, o
Energia della Vita, siamo qui, distanti tra noi, ognuno nelle nostre
case, ma vicini nel cuore e nel pensiero. Iniziamo questo momento di
preghiera e riflessione con le parole di Isaia: “Io ho fiducia nel
Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in
lui.” (ISAIA
8, 17)
GUIDA
2: Isaia
parla di un Dio che si nasconde, o forse siamo noi che fatichiamo a
scorgerlo, a trovare un senso in tutto ciò che ci sta succedendo.
Facciamo nostre le parole di Maria Grazia.
PREGHIERA
di M. Grazia
NOI
E TU
Ci
credevamo invincibili, immortali, autosufficienti,
non
sentivamo il bisogno di te, o Dio,
Tu
eri un di più nella nostra vita.
Di
te potevamo benissimo farne a meno.
Non
ti nominavamo più,
non
ti riconoscevamo più come il nostro Creatore
e
noi non ci sentivamo affatto tue creature.
Anzi
TU eri una scocciatura,
che
ci richiamava alle nostre responsabilità,
che
ci invitava, e non ci obbligava,
alla
fraternità, alla condivisione.
Eri
altro da noi e noi potevamo fare a meno di Te,
chiusi
nel nostro sentirci invincibili.
In
questi giorni di morte, in cui siamo costretti a fermarci,
speriamo
di riuscire a capire
che
solo Tu sei l’energia che ci tiene in vita,
che
ci permette di non soccombere all’angoscia,
che
ci dona la capacità di inventare modi nuovi per starci vicini,
per
continuare a relazionare tra di noi e a condividere quel poco che
abbiamo.
Solo
tu puoi continuare ad amarci nonostante la nostra piccolezza.
Ti
chiediamo perdono, o Dio della Vita.
Il
tuo Amore, il tuo sorriso
e
la tua mano sostengano i nostri giorni,
nonostante
il nostro duro cuore.
LETTORE
1: “Il
monoteismo istituì il Sabato, che alla lettera non è giorno di
festa ma di cessazione. La divinità prescrisse l'interruzione di
ogni specie di lavoro, compresa la scrittura. E impose limiti alle
distanze percorribili a piedi in quel giorno. Il Sabato, è
scritto, non appartiene all'Adàm: il Sabato appartiene alla terra.
LETTORE 2:
Questa ingiunzione di lasciarla respirare imponendosi arresto è
stata ignorata. Non credo che la terra si riprenda i suoi Sabati
sottratti. Credo invece che calpestare i Sabati produca le brusche
sospensioni della nostra occupazione di pianeta. Per la terra è una
tregua.
LETTORE 3:
Certo è uno stato di eccezione e non si vede l'ora di arrestare
l'epidemia e tornare al pieno ritmo precedente. Però il Sabato della
terra semina insieme ai lutti uno spiraglio di diversa vita per i
superstiti. Perché da ora in poi ognuno è uno scampato
provvisorio.
È un sentimento che mi avvicina di più a tutti quelli ai quali non
posso stringere la mano”.
(Erri De Luca, 18.03.2020)
LETTORE
4: «Quando l'epidemia finirà,
non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita
precedente. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo
ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di
dire addio al coniuge o al partner. Di mettere al mondo un figlio o
di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a
credere in Dio e chi smetterà di credere in lui».
(David
Grossman, 19.03.2020)
GUIDA
1: Leggiamo
ora tutti insieme un Salmo che ci aiuta a immaginare un divino buono,
presente, profondo, una fiamma positiva che sta nel cuore di ognuno
di noi.
TUTTI:
O Signore, la tua bontà giunge fino al cielo
e
la tua fedeltà fino alle nuvole.
La
tua giustizia s’innalza
come
le montagne più alte,
i
tuoi giudizi sono profondi
come
il grande oceano.
O
Signore, tu soccorri uomini e bestie.
O
Dio, com’è preziosa la tua bontà!
Perciò
i figli degli uomini
cercano
rifugio all’ombra delle tue ali,
si
saziano dell’abbondanza della tua casa,
e
tu li disseti al torrente delle delizie.
Poiché
in te è la fonte della vita,
e
per la tua luce noi vediamo la luce.
Fa’
giungere la tua bontà
a
quelli che ti conoscono
e
la tua giustizia ai retti di cuore...
(SALMO 36)
GUIDA
1: Ora, chi lo desidera, può
esprimere un pensiero, una preghiera, un’emozione. Al termine di
ogni intervento, chi ha parlato dice, per concludere:
“Grazia
a voi e pace da Dio Padre/Madre”
(2
Tessalonicesi 1, 2).
Iniziamo
con una poesia che ci propone Michele:
E
la gente rimase a casa
E
lesse libri e ascoltò
E
si riposò e fece esercizi
E
fece arte e giocò
E
imparò nuovi modi di essere
E
si fermò
E
ascoltò più in profondità
Qualcuno
meditava
Qualcuno
pregava
Qualcuno
ballava
Qualcuno
incontrò la propria ombra
E
la gente cominciò a pensare in modo differente
E
la gente guarì.
E
nell’assenza di gente che viveva
In
modi ignoranti
Pericolosi
Senza
senso e senza cuore,
Anche
la terra cominciò a guarire
E
quando il pericolo finì
E
la gente si ritrovò
Si
addolorarono per i morti
E
fecero nuove scelte
E
sognarono nuove visioni
E
crearono nuovi modi di vivere
E
guarirono completamente la terra
Così
come erano guariti loro.
“Grazia
a voi e pace da Dio Padre/Madre”
GUIDA
2:
Concludiamo questo momento con le parole di don Franco, leggendo
tutti insieme:
“Prendiamo
l’oggi, prendiamolo come un dono.
Carichiamolo
di relazioni positive,
di
silenzio, di preghiera, di concentrazione.
E’
nell’oggi che Dio ci viene incontro.
Signore
guidaci dalla disperazione alla speranza,
dalla
paura alla fiducia;
Signore
guidaci dall’odio all’amore,
dalla
guerra alla pace
Signore
guidaci dal vuoto, alla scoperta della tua presenza;
Signore
guidaci dalla morte alla vita, dalla falsità alla verità.
Signore,
tu sei un Dio che ama, non un Dio che abbandona.
Io
mi fido completamente di te”.