venerdì 3 aprile 2020

DAL GRUPPO PRIMAVERA DI RIVALTA


GRUPPO PRIMAVERA SENJOR, 22 MARZO 2020 - Collegamento via internet
PREGHIERA PER QUESTO TEMPO
Canto Iniziale
Le quattro volte - Brunori Sas
Devo solo arrivare alla quinta elementare
Per diventare grande grande come mio padre
Metterò il grembiule
E imparerò a volare
E scriverò poesie d'amore soltanto per mia madre
Devo solo arrivare agli esami di maturità
Prendermi sto diploma
E poi dopo si vedrà
Non mi piace la scuola
Non mi piace studiare
Voglio solo suonare
Voglio bere e fumare
E un altro capodanno
Un altro carnevale
Un altro ferragosto
E ancora un altro Natale
La prima comunione
Il primo funerale
La festa del paese
La morte del maiale
Si può nascere un'altra volta
Poi rinascere
Ancora un'altra volta se ti va
Devo solo arrivare
Alla fine del mese
Prendere lo stipendio
E poi badare alle spese
Con quello che rimane
Programmare le ferie
Quest'anno vado al mare
Che mi voglio rilassare
Devo solo arrivare
A due passi dall'altare
Prendere una moglie
E poi essere un buon padre
E dopo 40 anni forse prendere la pensione
Con l'orologio d'oro al polso
E il gelo dentro al cuore
E un altro capodanno
Un altro carnevale
Un altro ferragosto
E ancora un altro Natale
La prima comunione
Il primo funerale
La festa del paese
La carne del maiale
Si può nascere un'altra volta
Poi rinascere
Ancora un'altra volta se ti va
Ancora un'altra volta
Se ti va
I fiori dentro i vasi
I fiumi dentro i mari
I funghi sotto i rami secchi
I fumi dei camini
E passeranno i giorni
E passeranno gli anni
E brinderemmo ancora per 200 capodanni
Si può nascere un'altra volta
Poi rinascere
Ancora un'altra volta
Si può nascere un'altra volta
Poi rinascere
Ancora un'altra volta se ti va

GUIDA 1: O Dio, o Energia della Vita, siamo qui, distanti tra noi, ognuno nelle nostre case, ma vicini nel cuore e nel pensiero. Iniziamo questo momento di preghiera e riflessione con le parole di Isaia: “Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui.” (ISAIA 8, 17)
GUIDA 2: Isaia parla di un Dio che si nasconde, o forse siamo noi che fatichiamo a scorgerlo, a trovare un senso in tutto ciò che ci sta succedendo. Facciamo nostre le parole di Maria Grazia.
PREGHIERA di M. Grazia
NOI E TU
Ci credevamo invincibili, immortali, autosufficienti,
non sentivamo il bisogno di te, o Dio,
Tu eri un di più nella nostra vita.
Di te potevamo benissimo farne a meno.
Non ti nominavamo più,
non ti riconoscevamo più come il nostro Creatore
e noi non ci sentivamo affatto tue creature.
Anzi TU eri una scocciatura,
che ci richiamava alle nostre responsabilità,
che ci invitava, e non ci obbligava,
alla fraternità, alla condivisione.
Eri altro da noi e noi potevamo fare a meno di Te,
chiusi nel nostro sentirci invincibili.
In questi giorni di morte, in cui siamo costretti a fermarci,
speriamo di riuscire a capire
che solo Tu sei l’energia che ci tiene in vita,
che ci permette di non soccombere all’angoscia,
che ci dona la capacità di inventare modi nuovi per starci vicini,
per continuare a relazionare tra di noi e a condividere quel poco che
abbiamo.
Solo tu puoi continuare ad amarci nonostante la nostra piccolezza.
Ti chiediamo perdono, o Dio della Vita.
Il tuo Amore, il tuo sorriso
e la tua mano sostengano i nostri giorni,
nonostante il nostro duro cuore.

LETTORE 1: “Il monoteismo istituì il Sabato, che alla lettera non è giorno di festa ma di cessazione. La divinità prescrisse l'interruzione di ogni specie di lavoro, compresa la scrittura. E impose limiti alle distanze percorribili a piedi in quel giorno. Il Sabato, è scritto, non appartiene all'Adàm: il Sabato appartiene alla terra.
LETTORE 2: Questa ingiunzione di lasciarla respirare imponendosi arresto è stata ignorata. Non credo che la terra si riprenda i suoi Sabati sottratti. Credo invece che calpestare i Sabati produca le brusche sospensioni della nostra occupazione di pianeta. Per la terra è una tregua.
LETTORE 3: Certo è uno stato di eccezione e non si vede l'ora di arrestare l'epidemia e tornare al pieno ritmo precedente. Però il Sabato della terra semina insieme ai lutti uno spiraglio di diversa vita per i superstiti. Perché da ora in poi ognuno è uno scampato provvisorio. È un sentimento che mi avvicina di più a tutti quelli ai quali non posso stringere la mano”. (Erri De Luca, 18.03.2020)
LETTORE 4: «Quando l'epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di dire addio al coniuge o al partner. Di mettere al mondo un figlio o di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui». (David Grossman, 19.03.2020)
GUIDA 1: Leggiamo ora tutti insieme un Salmo che ci aiuta a immaginare un divino buono, presente, profondo, una fiamma positiva che sta nel cuore di ognuno di noi.

TUTTI: O Signore, la tua bontà giunge fino al cielo
e la tua fedeltà fino alle nuvole.
La tua giustizia s’innalza
come le montagne più alte,
i tuoi giudizi sono profondi
come il grande oceano.
O Signore, tu soccorri uomini e bestie.
O Dio, com’è preziosa la tua bontà!
Perciò i figli degli uomini
cercano rifugio all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa,
e tu li disseti al torrente delle delizie.
Poiché in te è la fonte della vita,
e per la tua luce noi vediamo la luce.
Fa’ giungere la tua bontà
a quelli che ti conoscono
e la tua giustizia ai retti di cuore... (SALMO 36)

GUIDA 1: Ora, chi lo desidera, può esprimere un pensiero, una preghiera, un’emozione. Al termine di ogni intervento, chi ha parlato dice, per concludere:
Grazia a voi e pace da Dio Padre/Madre(2 Tessalonicesi 1, 2).
Iniziamo con una poesia che ci propone Michele:

E la gente rimase a casa
E lesse libri e ascoltò
E si riposò e fece esercizi
E fece arte e giocò
E imparò nuovi modi di essere
E si fermò

E ascoltò più in profondità
Qualcuno meditava
Qualcuno pregava
Qualcuno ballava
Qualcuno incontrò la propria ombra
E la gente cominciò a pensare in modo differente

E la gente guarì.
E nell’assenza di gente che viveva
In modi ignoranti
Pericolosi
Senza senso e senza cuore,
Anche la terra cominciò a guarire

E quando il pericolo finì
E la gente si ritrovò
Si addolorarono per i morti
E fecero nuove scelte
E sognarono nuove visioni
E crearono nuovi modi di vivere
E guarirono completamente la terra
Così come erano guariti loro.
Grazia a voi e pace da Dio Padre/Madre

GUIDA 2: Concludiamo questo momento con le parole di don Franco, leggendo tutti insieme:
Prendiamo l’oggi, prendiamolo come un dono.
Carichiamolo di relazioni positive,
di silenzio, di preghiera, di concentrazione.
E’ nell’oggi che Dio ci viene incontro.
Signore guidaci dalla disperazione alla speranza,
dalla paura alla fiducia;
Signore guidaci dall’odio all’amore,
dalla guerra alla pace
Signore guidaci dal vuoto, alla scoperta della tua presenza;
Signore guidaci dalla morte alla vita, dalla falsità alla verità.
Signore, tu sei un Dio che ama, non un Dio che abbandona.
Io mi fido completamente di te”.