Il rabbino Eisel sta pronunciando la sua omelia dal pulpito della sinagoga. La prolusione è notevolmente disturbata dal grugnito di uno dei fedeli che ronfa della grossa. Il rabbino si interrompe un istante, con un tacito cenno chiama a sé lo scaccino. e gli bisbiglia nell'orecchio: "Avrom, per favore, va' a svegliare quel signore che dorme".
Senta , signor rabbino", risponde deferente ma non troppo lo scaccino, "non lo trovo giusto, sa. E' lei che l'ha addormentato, allora vada lei a svegliarlo..." (E Loewenthal, Un'aringa in paradiso, Baldini e Castoldi, pag,106)