Latitanti a casa loro
DI MICHELE SERRA
La Repubblica 17/1
Esiste una ricca casistica (anche satirica) di boss mafiosi che si nascondono “a casa loro”.
Riina venne arrestato mentre usciva da un residence di
Palermo, Provenzano nei pressi di Corleone. Non hanno avuto bisogno di
una macchia, per darsi alla macchia, c’è un habitat sociale che li
avvolge e li protegge, un bozzolo fatto di denaro (tanto denaro) e di
rispetto. Come si possano rispettare assassini seriali, strozzini su
scala industriale, narcotrafficanti, bigotti devoti ai Santi ma dediti
all’oppressione e alla strage, è un mistero psicologico e culturale, ma è
così che accade: qualcuno, in queste ore, sarà profondamente
rattristato per la cattura del Capo (per la perdita del Padre) e anche
se non ha spazio nei telegiornali, ne ha nella società siciliana e nella
società italiana.
Per questa ragione la legittima contentezza per la cattura del boss andrebbe diluita nel mare della realtà.
Va bene che siamo la società dello spettacolo, ma al netto dello spettacolo una società esiste ugualmente, ed è quella che alla fine conta.
Per questa ragione la legittima contentezza per la cattura del boss andrebbe diluita nel mare della realtà.
Va bene che siamo la società dello spettacolo, ma al netto dello spettacolo una società esiste ugualmente, ed è quella che alla fine conta.
La mafia si rigenera — e lo farà anche questa volta — perché si
rigenera la sua ragione politica. Non solo l’arricchimento (quello può
arrivare perfino per vie lecite), anche il familismo, la gerarchia
patriarcale, l’odio per lo Stato e le sue leggi, il misconoscimento del
principio di cittadinanza che ci rende tutti uguali, senza affiliazioni o
apparentamenti.
O vince l’uguaglianza o vince la mafia, la sola idea che esistano “uomini di rispetto” e gli altri si debbano sottomettere è la negazione stessa della libertà.
O vince l’uguaglianza o vince la mafia, la sola idea che esistano “uomini di rispetto” e gli altri si debbano sottomettere è la negazione stessa della libertà.
Ergo: la lotta alla mafia è una
lotta politica.