Sogno del mondo, sogno di Dio
(È necessario) un mutamento culturale... (il) passaggio da una
civiltà che aveva assunto la competizione come molla del suo stesso sviluppo,
ad una civiltà dell'apertura dell'uomo all'uomo... della collaborazione...
della solidarietà...
(Se vuoi la pace prepara la pace, atti del convegno nazionale di
Testimonianze 1981)
... l'uomo, armato del fuoco nucleare, ha...esclusivamente nelle
sue mani i mezzi della totale autodistruzione.
La crescita dell'organismo nucleare ... si ripercuote nella
coscienza collettiva e lagetta in balia della sindrome della paura della fine.
… da qui la ferocia sacra dell'uomo... (che ha l’illusione) di
poter scongiurare la morte identificando la sua minaccia con un nemico...
L‘unica via di salvezza è che l'uomo si riconcili con la propria
morte...conviva con essa come con il proprio limite, con la propria fragilità
creaturale. È da questa riconciliazione interna tra vita e morte che (nasce) un
rispetto quasi tremebondo per tutto ciò che vive.
Accettando la propria finitezza … l'uomo trova il primo senso di
sè nel trascendere se stesso per mettersi al servizio dell’umanità.
...dalla consapevolezza della necessità di questa transizione
(nasce il nuovo umanesimo)...
Il tratto essenziale del nuovo umanesimo è la fede
nell'uomo e precisamente la fede nella possibilità di abbandonare l'età delle
guerre ... la fede nell'uomo non è dunque una virtù mistica, è una virtù
razionale, vorrei dire laica...
(L'uomo planetario)
(Così si prefigura) un pacifismo di nuovo tipo... la pace... non
va pesata sulla fede religiosa (o altra)... ma su ciò che negli uomini è
comune, sulla loro natura razionale, la cui voce è la coscienza.
(Se vuoi la pace prepara la pace, atti del convegno nazionale di
Testimonianze 1981)
...l’etica si rivela per quel che è, la vera "religione
naturale"… con la quale dovranno misurarsi le cosiddette religioni
positive...
L'organo della nuova religione naturale, destinata ad accomunare
gli uomini di ogni credenza, è, per usare una bella espressione di Gandhi, la
"piccola silenziosa voce della coscienza".
La voce della coscienza è la voce dell'uomo nascosto che abita,
come principio di unificazione trascendente, dentro la molteplicità dell'uomo
edito, con le sue morali, le sue religioni, le sue ideologie.
Nella nostra cultura sì è soliti considerare la coscienza come
il pronunciamento pratico della ragione, tenendo in ombra la sua vera
prerogativa, che è di creare, sulla spinta inesauribile del trascendimento, risposte
nuove a situazioni nuove.
E. Balducci - Prosa: Un
nuovo umanesimo
("La terra del
tramonto" pag. 172 - 174)