Bombe
Giovanni De Mauro
È il 13 giugno
2025, Benjamin Netanyahu annuncia gli attacchi contro
Teheran: "Negli ultimi anni l'Iran ha prodotto
uranio altamente arricchito sufficiente a
fabbricare nove bombe atomiche. Se non sarà fermato,
potrebbe produrre un'arma nucleare in pochissimo tempo".
Maggio 2018, intervistato dalla Cnn, Netanyahu spiega: "C'è un'enorme
quantità di informazioni che dimostrano quanto l'Iran sia avanti nella
costruzione di bombe. Ha i mezzi per costruire una bomba molto
rapidamente".
Settembre 2012,
rivolgendosi all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: "Entro la
prossima primavera l'Iran passerà alla fase finale. Da lì ci vorranno
pochi mesi, forse settimane, prima che abbia abbastanza uranio arricchito
per la prima bomba".
Dicembre 2009,
appena diventato primo ministro, incontra una delegazione di deputati
statunitensi in visita in Israele: "L'Iran ha la capacità
di fabbricare una bomba, oppure potrebbe aspettare e fabbricarne
più d'una nel giro di un anno o due".
Dicembre 2006,
al Glenn Beck show, programma televisivo negli
Stati Uniti, dice: "L'Agenzia internazionale per l’energia atomica
ha trovato tracce di plutonio e uranio per la produzione di bombe
atomiche: l'Iran si sta preparando a produrre venticinque bombe
atomiche all’anno ".
Febbraio 1995,
intervistato da Cbs News: "L'Iran sarà in grado di produrre
bombe nucleari entro tre-cinque anni". Sempre
nel 1995, pubblica un libro dal titolo “Combattere il terrorismo”:
"Le stime più attendibili indicano che l'Iran impiegherà dai tre
ai cinque anni per avere quello che serve a
produrre armi nucleari".
È il gennaio
1992, trentatré anni fa, e Netanyahu è un dirigente
del partito del Likud. Parlando alla Knesset,
il parlamento israeliano, dice: "Entro tre
o cinque anni possiamo presumere che l'Iran diventerà autonomo
nella sua capacità di produrre una bomba nucleare. Questa
minaccia deve essere sventata da un fronte internazionale guidato dagli
Stati Uniti".
In Medio Oriente
l'unico paese ad avere armi nucleari è Israele, probabilmente dal 1966.
da “Internazionale” del 27/06/2025