La violenza
dei coloni
IL VERO
SUICIDIO D’ISRAELE
La violenza dei coloni armati, a cui le armi sono state fornite dai ministri più
violenti e radicali del governo attuale,
si rivolge ora contro le istituzioni stesse
dello stato di Israele. In realtà la
loro scelta, è eversiva perché da sempre non si
riconoscono in quelle
istituzioni e puntano a uno stato etnico-religioso
usando odiosi metodi
degni della peggiore apartheid
e della più oscura politica segregazionista.
Potremmo dire che tale ideologia è simile a quella di Hamas o di qualunque altro jihadismo fanatico.
Non potrebbe essere altrimenti: quando si
dà libero sfogo
alle pulsioni più nere,
ci si ritrova contro la democrazia,
contro ogni diritto e
alla fine contro il proprio popolo.
È questo il suicidio di Israele che in molti temono: un paese che non sa più difendersi senza compiere stragi di
innocenti, non sa più vincere perché non sa fermarsi e cade nel gorgo della
follia apocalittica. Inutile schermarsi dietro stragi, massacri o
pulizie etniche altrui:
un male non può mai scagionare
un altro male ma soltanto
lo conferma. Basta scuse:
chi è amico di Israele (ebreo
o no) e tiene alla democrazia
deve assolutamente e
subito opporsi e contestare
tali comportamenti vergognosi
in nulla giustificabili. Bisogna desolidarizzarsi
da questa
assurda politica. Altrimenti si
rischia - presto o tardi
- la guerra civile.
da “Domani” dell’8
Luglio 2025