venerdì 6 maggio 2011

UNA LETTERA CHE CI INVITA ALLA SOLIDARIETA'

Giorno 12 maggio, presso la Chiesa di Santa Lucia in Palermo, doveva
celebrarsi la veglia per le vittime dell'omofobia. Un appuntamento  annuale che si svolge in tutta Italia e non solo. Un appuntamento che  interessa non solo le persone omoaffettive, ma tutti gli uomini e donne  di buona volontà che dicono NO alle violenze fisiche e verbali. Un  appuntamento che vuole far riflettere sul dolore di chi subisce in  prima persona e chi subisce di riflesso odio e ignoranza.  La veglia del 12 maggio vuole essere un momento, appunto, di  preghiera.  Preghiera che sale come incenso a Dio…nulla più. Eppure il Cardinale  Romeo, pastore della diocesi di Palermo ha detto no. Un No che fa  riferimento ad un farfugliante documento del 1986. E' sconcertante che  un 'pastore' vieti di pregare. Si prega per le vittime della mafia,  delle guerre, della strada. Le vittime dell'omofobia non sono di certo  vittime di seconda categoria. Il dolore di una madre che vede rientrare  il figlio pestato a sangue perché gay non è da meno. Il dolore di un  giovane che si toglie la vita perché rifiutato dalla società non è da  meno. Eppure c'è la pensa così. C'è chi pensa che le vittime dell' omofobia non siano vittime degne di un pensiero e di una preghiera. Oggi sono triste perché la chiesa cattolica (il minuscolo non è  casuale) ha fallito ancora. Sono triste perché si antepone un documento  alla Pienezza dell'Amore. Sono triste perché alla Carità si preferisce  la prescrizione. Poiché il cardinale Romeo vieta un luogo, io invito tutti, ma proprio  tutti a pregare comunque e con più forza per le vittime e anche e  soprattutto per chi non riesce a sganciarsi dagli schemi per vivere la  Carità.   elvira frusteri   Non temiamo alcun confronto: Tiscali ha l'Adsl più veloce d'Italia!Risparmia con Tutto Incluso Light: Voce + Adsl 20 mega a soli 17,95 € al mese per 12 mesi.http://abbonati.tiscali.it/telefono-adsl/prodotti/tc/tuttoincluso_light/?WT.mc_id=01fw