venerdì 31 luglio 2015
DAMMI UN CUORE NUOVO
Mi inginocchio davanti a te,
e ti chiedo, o mio Dio,
un cuore nuovo.
Dio nostro, dacci presto un cuore nuovo,
risveglia lo spirito, lo spirito di onestà,
O Dio nostro, donaci un cuore nuovo,
risveglia lo spirito, lo spirito di onestà.
Guarda le nostre azioni del passato,
i furti, le guerre, le menzogne,
erano il nostro pane quotidiano.
O Dio, tu hai detto:
il giorno in cui laverò i vostri peccati,
il vostro popolo si raddrizzerà
e la terra arida diventerà fertile.
Così ti chiediamo perdono,
donaci un cuore nuovo,
uno spirito nuovo.
Che la pace ritorni fra di noi".
Un giovane del Mozambico
UNA DONNA, UNA MADRE
"Una donna combatte la solitudine del proprio figlio maschio quando apre le mani e lo lascia andare via. Liberandolo dal vincolo materno lo conduce alla soglia della foresta. La madre chiude le porte di casa, sottrae il rifugio, consegna il messaggio che nel mondo bisogna cavarsela da soli, rende il figlio al padre e sfida il padre a cedere il potere al figlio. Il padre deve accettare di perdere perché il figlio vinca. Chi non è stato accompagnato in questo percorso di appropriazione di se teme di restare solo, come eterno figlio della madre, mentre il suo destino è abitare la tenda degli uomini".
(Roberta Giommi, Le donne amano la terra e il cielo - Frassinelli Editore pag.50)
ABBRACCIARE
che, sorridendo, abbraccia il suo bebè.
Abbracciare:
vuol dire prendere qualcuno fra le braccia,
vuol dire circondarlo di amore,
vuol dire avvilupparlo di tenerezza e di gioia.
Abbracciare:
vuol dire proteggere chi è indifeso,
vuol dire essere felici con chi è nella gioia,
vuol dire consolare chi è nella tristezza.
Abbracciare:
vuol dire spalancare la porta del cuore
e le finestre della speranza e della pace.
E' così che, con grande sorriso,
Dio abbraccia l'umanità".
Fritz Westphal
("Spalanca la finestra" pag.154)
ANCHE L'OSSERVATORE ROMANO...
Tanto per far coro con i piagnoni.
Ma l'Osservatore romano ha spesso taciuto su molti mali della giunta Alemanno ed ha dimenticato che, rispetto ai trasporti, da pochi giorni a Roma sono arrivati 20 bus nuovi già in circolazione. Il bene fa meno notizia.
FB
DOMENICA 2 AGOSTO: EUCARESTIA COMUNITARIA
Svolge il servizio della predicazione Franco Barbero sul Vangelo di Giovanni 6, 24-35.
SANGUE SUL GAY PRIDE
Per quanto Netanyahu dichiari di voler garantire la libertà di manifestazione a tutte le persone, la destra politica continua ad essere generatrice di odio razziale e di discriminazione.
Gay e palestinesi sono continuamente vittime di aggressioni e di violenze.
FB
UNA BELLA FRASE DI WIESEL CHE RACCHIUDE TUTTA LA FEDE EBRAICA
1. Abbiamo un immenso bisogno di Te,
della Tua luce e della Tua forza,
per costruire percorsi d'amore e di giustizia.
Troviamo nel profondo dei nostri cuori
la lotta tra l'amore e l'indifferenza,
tra gli idoli e l'adorazione del Tuo nome.
2. Aiutaci a scegliere con tanta fiducia
le vie della nonviolenza e della pace.
Il Tuo soffio che rinnova ogni cosa
inondi di vita tutte le chiese cristiane.
Cannabis sì, cannabis no. È buona per contrastare molti disturbi. Fa male e basta. La proposta di legalizzazione di 220 parlamentari ripropone i soliti déjà vu tra favorevoli e contrari. Con una differenza rispetto al passato: vari paesi e 5 Stati americani hanno approvato l'uso ricreativo della marijuana o quello terapeutico. Che in Italia è possibile sotto controllo pubblico. Alcuni nostri medici si oppongono anche a questa finalità. Forse dovrebbero leggere i 400 studi scientifici compiuti da Raphael Mechoulam, considerato il padre della ricerca sui cannabinoidi. Lui è il primo a dire che la marijuana non è innocua. Però non esiste un caso di morte per overdose di "erba". Sono invece legali alcol e fumo che ogni anno compiono stragi. Nel mondo sta crollando il proibizionismo, considerato dannoso. Sarà così pure in Italia. Intanto buona salute.
(Repubblica 21 luglio)
Strauss-Kahn ai tedeschi "Varoufakis ha ragione"
Eugenio Occprsio
(Repubblica 21 luglio)
giovedì 30 luglio 2015
LO STILE DI VITA DI GESU': COMMENTO BIBLICO
24Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. 25Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
IL SEGRETO DELL'AMORE
("Zimzum" - M.G.Ryan)
Signore, aprici gli occhi,
Signore, aprici le orecchie,
affinché udiamo ciò che c'è da udire.
Signore, aprici le labbra,
affinché diciamo ciò che c'è da dire.
Signore, aprici le mani,
affinché cambiamo ciò che c'è da cambiare.
Signore, aprici il futuro,
fa' apparire nel mondo il Tuo Regno.
LA STORIA TRAVOLGE I PICCOLI UOMINI
Speriamo che sia tanto gentile da cominciare in casa sua a fare pulizia, nel caso i suoi due compagni assessori, Rixi e Bruzzone, già indagati prima di cominciare. La Lega della legalità d'immigrazione (esclusi i diamanti della Tanzania perché quelli non sono neri, ma luccicano) ora fa compagnia a altri politici coinvolti in problemi di legalità e giustizia anche in altri schieramenti.
Il professore Vittorio Coletti, nel suo intervento di domenica 5 luglio ci mette in guardia dal razzismo di ritorno in Liguria e con ragione, perché in questa Europa inesistente conta solo la paura indotta con artifizi contro ogni razionale riflessione e politica decente. Il razzismo è pane quotidiano a livello di Europa, di Governi, di Istituzioni, gli enti di diritto che dovrebbero garantire le leggi e i trattati che hanno firmato. Diceva Gandhi che la violenza peggiore è la povertà, capace di generare mostri; per questo la politica europea, avallata dal governo Renzi, e chiusa nel recinto del «dio-denaro», fa scelte illogiche e demenziali che suscitano paura che diventa giorno dopo giorno terrore.
L'atteggiamento verso la Grecia aveva un solo scopo: umiliare un governo eletto e la volontà democratica di un popolo che ha osato fare un referendum contro le scellerate scelte della Germania e dei suoi accoliti.
La paura che questi politicanti, come la Lega, suscitano e coltivano li seppellirà perché la Storia è non solo processo, ma rullo compressore che schiaccia i pigmei che cercano di solleticarla in senso contrario. Mi auguro che Sonia Viale smentisca l'imbecillità di una politica che non porta da nessuna parte e spero che non sia cattolica o cristiana perché sarebbe eretica solo a tentare di essere razzista.
Il prof. Coletti si augura che la Chiesa batta un colpo e spero che non intenda solo la gerarchia perché in questo momento dalle mie parti, in centro storico, stiamo aiutando n. 60 famiglie di cui metà genovesi e metà di origini non italiane (la percentuale al 50% è puramente casuale).
La realtà è di tale proporzioni che nessuna buona volontà «singola» può risolvere nulla, ma occorre una politica e una pastorale di ampia visione, direi «geopolitica», per affrontare e coordinare una transumanza inarrestabile che supera il concetto di esodo biblico e che nessun Paese sarà in grado di gestire con codesti metodi, perché sarà travolto come sempre è avvenuto nella Storia quando si giunge ai grandi tornanti epocali, principio di cambiamento e trasformazione che obbligano a scelte coraggiose e lungimiranti. «Qui si parrà la nobilitate» (Dante, Inf. II,9).
don Paolo Farinella
(Repubblica 19 luglio)
Bruciano le chiese negli Usa
La recente strage di Charleston del 17 giugno (9 morti), le susseguenti polemiche sull'opportunità del ritiro dagli edifici pubblici della bandiera degli stati federati del sud, simbolo del razzismo coloniale, e ora questi incendi: gli Stati Uniti d'America tornano a fare i conti con il proprio passato. Ad ardere anche la chiesa di Mount Zion a Greeleyville, in Carolina del Sud, a un centinaio di chilometri da Charleston. Si tratta di un simbolo nazionale da quando, proprio vent'anni fa, nel 1995, venne data alle fiamme una prima volta. Per l'inaugurazione dopo il rogo scese da Washington anche l'allora presidente Bill Clinton, eleggendo Mount Zion a simbolo della lotta al razzismo entro i confini statunitensi.
Nonostante gli inquirenti si mantengano molto prudenti, segnalando come alcuni degli incendi potrebbero essere dovuti a cause naturali, vista anche l'altissima concentrazione di temporali che sta interessando la zona negli ultimi giorni, essi si stanno rivelando in realtà di natura dolosa.
A far da corollario a un clima certo non disteso anche la dichiarazione dei vertici del Ku Klux Klan, l'organizzazione razzista che lega il proprio nome ad alcune fra le pagine più ignobili della storia a stelle e strisce, e che ancora conta qualche migliaio di militanti: la soppressione della bandiera confederata viene da loro letta come un inaccettabile affronto alla storia della nazione e alla memoria di tutti gli abitanti del Sud morti combattendo le forze federali.
I roghi hanno indotto una serie di leader religiosi statunitensi a indire dal 12 al 18 luglio una "Settimana di legittima resistenza" o Week of Righteous Resistance (Worr), che ha già il suo hashtag #ThisIsWORR, per segnalare via Twitter tutte le iniziative che verranno messe in campo.
Claudio Geymonat
(Riforma 17 luglio)
mercoledì 29 luglio 2015
VIVERE DAVVERO
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo Universo,
vivere in un solo mondo è prigione.
Amare un solo amico,
un solo padre,
una sola madre,
una sola famiglia,
amare una sola persona è prigione.
Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà,
conoscere una sola logica è prigione.
Avere un solo corpo,
un solo pensiero,
una sola conoscenza,
una sola essenza,
avere un solo essere è prigione".
(Nkjock Ngana, poeta del Camerun)
DECRETO ENTI LOCALI
Sono previste nuove norme per Province e Città metropolitane, come la l'approvazione dei bilanci di previsione entro il 30 settembre e una qualche deroga del Patto di stabilità per il solo 2015, che consentirà di utilizzare l'avanzo di amministrazione già posto in precedenza a bilancio.
Viene anche sospeso il versamento del 10% allo Stato su ricavi da vendite di immobili.
Un intervento che, se approvato, permetterà a Province e Città metropolitane di prorogare l'assunzione dei precari e ai Comuni di assumere personale per servizi educativi. Prevede inoltre 2500 nuove assunzioni da destinare alle Forze dell'ordine e specifici interventi a sostegno delle zone terremotate, alluvionate e devastate da calamità naturali. Sono stati inseriti anche 30 milioni a sostegno delle disabilità sensoriali di vista e udito".
(L'Eco del Chisone, 29 luglio)
SALVINI RILANCIA LA LEVA MILITARE
La Lega Nord vuole mettere al centro la rivitalizzazione delle caserme. Dietro questo esilarante progetto c'è la voglia di passare alle armi contro gli stranieri. Dalla follia alla violenza.
Franco Barbero
RENZI IN TESTA
Si tratta di una vera montatura mediatica, fatta di menzogne ben orchestrate. Gran parte della stampa nazionale lo ha dipinto con i colori dell'incapace e ha cominciato a enumerare i mali infiniti di Roma. Come se i mali di Roma fossero imputabili a Ignazio Marino. Ieri nessuno li vedeva? Sono nati come funghi improvvisamente?
FB
EMMA BONINO
Dopo tante battaglie sulla laicità... Non mi aspettavo un simile atteggiamento papalino.
Emma Bonino è da sempre una donna intelligente, coerente, politicamente consapevole. Per lei la politica è stata sempre un impegno appassionato.
FB
LA SINISTRA IN FRANTUMI
Ora il pacchetto di provvedimenti sulle politiche sociali rischia di dividere ulteriormente la sinistra e di aprire un abisso tra Tsipras e la sinistra radicale.
La tragedia è soprattutto per il popolo greco che non poteva pensare ad una divisione così insensata dei parlamentari ai quali aveva affidato un mandato e nei quali aveva riposto una immensa fiducia
FB
IN DIFESA DEL SINDACO DI ROMA
(Anna Modigliani - modigliani.anna@tiscali.it - Repubblica 29 luglio)
Quanto sono preziosi, o Dio, i Tuoi doni:
sono più numerosi delle stelle del cielo.
Sì, provengono da Te,
sorgente inesauribile.
In ogni volto di donna e di uomo
c'è una traccia di Te, del Tuo amore.
Tu sei Padre e Madre di ogni vivente.
Tu sei all'origine di ogni creatura,
apri davanti a noi un sentiero luminoso
e ci regali il Tuo sogno di felicità.
Il Telegraph contro "gli sprechi di Bruxelles" piatti e posate d'argento per tre milioni euro
Il quotidiano sottolinea che il Servizio europeo per l'azione esterna, creato nel 2009 dal trattato di Lisbona, «sta assumendo un'importanza via via maggiore». Poi il giornale conservatore britannico precisa: «È guidato dall'alto rappresentante Federica Mogherini, un'ex giovane comunista diventata poi ministro degli Esteri italiano. Il servizio ha uno staff di 3.400 persone e un budget di 793 milioni di euro, con sedi persino alle Seychelles, in Australia, Canada e Kazakhstan».
(Repubblica 19 luglio)
Bochard al comune, adesso comincia il difficile
Lunedì mattina è stato firmato l'atto di trasferimento fra Agenzia del Demanio e Comune di Pinerolo del complesso denominato "Caserma Bochard". Il complesso di viale Cavalieri d'Italia occupa un'area di 14mila metri quadrati (zone scoperte comprese) ed è composto da quattro fabbricati: due, sotto vincolo, rappresentano il corpo storico e secondo gli accordi presi dovranno essere utilizzati per scopi culturali; gli altri due invece sono a disposizione del Comune, che potrà mantenerne la proprietà o venderli (in tal caso il 25 per cento dell'introito andrà al Demanio) per finanziare la ristrutturazione degli altri edifici. Alla cerimonia ufficiale tenutasi all'interno del cortile della caserma Bochard erano presenti oltre ai sindaco Buttiero i funzionari del Demanio, tra cui Roberto Fusari, direttore della Direzione regionale dell'Agenzia del Demanio e Giovanni Zito, responsabile Piani operativi sul territorio. Il passaggio è avvenuto a titolo gratuito, secondo la convenzione sottoscritta dalle parti; il Comune entro i prossimi sette anni dovrà provvedere alla parziale ristrutturazione dei due immobili a destinazione culturale e si è impegnato a investire allo scopo 5 milioni e 300mila euro.
Come tutti sapranno è in corso da mesi, e prosegue tuttora a fasi alterne, un'ampia discussione in città su come realizzare il recupero. Il Consiglio comunale ha inoltre approvato un documento proposto dal Pd, in cui si dettavano i tempi dell'iter. In teoria entro la primavera del prossimo anno dovrebbe essere redatto un progetto preliminare. «Questo è un grande giorno per la città e anche per l'amministrazione - ha sostenuto durante la cerimonia il sindaco -. Rispetteremo i tempi che ci siamo dati, abbiamo destinato al progetto preliminare 30mila euro e presto individueremo il soggetto a cui affidare l'incarico».
A.M.
(da L'Eco del Chisone, 15/07/2015)
martedì 28 luglio 2015
Marche: “Olio di ricino per Gabrielli”, è bufera
(Repubblica 20 luglio)
Benedetto sei Tu,
o Signore, Dio della vita,
che ci regali continuamente i Tuoi doni,
che cammini con noi nel giorno e nella notte.
Benedetto sei Tu,
o Signore, Dio della vita,
che sogni la pace oltre tutte le guerre,
che generi amore al di là di ogni odio,
che tutti ci accogli nel Tuo abbraccio.
UNA RICHIESTA
Don Franco Barbero
SGOVERNO MONDIALE
Gaston Bouthoul
LA TRAGEDIA GRECA
Gustavo Zagrebelsky, su Repubblica di oggi compie una articolata riflessione da cui riporto queste poche righe: "Se oggi diciamo che lo Stato può fallire, è perché il suo attributo fondamentale, la sovranità, è venuto a mancare. Di fronte a lui si erge un potere che non solo lo può condizionare, ma lo può spodestare. Lo Stato china la testa di fronte a una nuova sovranità, la sovranità dei creditori".
COME SI SCEGLIE UN VESCOVO
Hans Kung, Salviamo la Chiesa, Rizzoli editore pag.181)
UNA SECONDA PELLE
Frei Betto, teologo della liberazione.
UNA VOCAZIONE COMUNE
"Detto in altro modo, il Vangelo e il Corano non sono ne l'uno ne l'altro dei testi chiusi. Rappresentano già delle sorgenti inesauribili di meditazione, riflessione e di discussione. Essi lasciano ancora la porta aperta al futuro della Parola di Dio. Colui che ha ispirato la Bibbia e parla attraverso il Corano, non ha finito di esprimersi" (R. Benzine - Ch. Delorme, Nous avons tant de choses à nous dire, Editions Albin Michel, 1997 traduzione mia dal francese).
Questo è uno dei più preziosi strumenti del dialogo tra cristiani e musulmani. Due credenti, entrambi ben radicati nella loro tradizione, credono che cristianesimo e islamismo siano chiamati ad illuminarsi reciprocamente e a lavorare insieme per la pace del Mondo. Questa è la comune vocazione che l'unico Dio affida alle due religioni sorelle.
FB
FELICITA'
M. K. Gandhi
ROMA NUOVA GIUNTA
Ha ragione Staino: "Quando il gioco si fa duro, i duri danno l'appoggio esterno".
Furbizie, calcoli elettorali, bassa bottega, la negazione della vera politica.
Franco Barbero
UNA BELLA SERATA
In un dialogo intenso ci siamo interrogati sul rapporto che ognuno/ognuna di noi vive tra parola e silenzio, tra attività e riposo: un equilibrio da cercare con fiducia e con gioia ogni giorno.
FB
lunedì 27 luglio 2015
PREGHIERA COMUNITARIA
Insegnaci a valorizzare questi anni che ci sono dati, riempiendoli di solidarietà, facendoci gli uni verso le altre, disposti al servizio, veramente prossimi, anche capaci di sacrificio, quando esso può generare un po' di sollievo e di sorriso.
Rigenera continuamente o Dio, nel mondo e in noi, rapporti nuovi, fondati sul perdono e sulla disponibilità. Tu che in Gesù ci hai fatto vedere come e quanto ci ami, aiutaci a percorrere i piccoli sentieri della solidarietà".
EUCARESTIA COMUNITARIA
La predicazione è affidata al gruppo serale.
SAGGEZZA TIBETANA
in tutto quello che dice agli altri,
e ascolta con un pizzico di sale,
tutto quello che gli altri gli dicono".
UNO SGUARDO
Ci sono degli sguardi che risvegliano, altri che invece raggelano. Alcuni, quando vi guardano, non sapete più dove nascondervi. Non sono sguardi che vi fanno vivere. Ci sono anche degli sguardi distratti, che vi sfiorano appena appena, che vi vedono senza vedervi".
(Robert Riber, Un sentiero nella foresta)
SPIRITUALITA' EBRAICA E PREGHIERA
Durante l'esilio gli ebrei si riunivano il sabato per ascoltare la Torà e pregare i salmi, una prima versione della preghiera sinagogale. In questo modo sembra essere emersa una forma alternativa non sacrificale di culto... La sinagoga come istituzione continuò, soprattutto in aree distanti da Gerusalemme. Lo studio della Torà, la preghiera e le opere di carità si intrecciavano nella vita ebraica e il luogo per tutto ciò divenne la sinagoga.
Nonostante la preghiera ufficiale nel Tempio e nella sinagoga fosse comunitaria nel linguaggio e nella forma, sappiamo dalle Scritture ebraiche che la preghiera estemporanea individuale si era sviluppata nel corso degli anni, come è esemplificato dalle preghiere di Mosé, Geremia, Anna, Ester e dai salmi. Il seguente Midhras del periodo rabbinico offre avvertenze pratiche per la preghiera personale: "Dio dice ad Israele: "Io ti ho comandato di leggere le tue preghiere rivolte a me nelle sinagoghe, ma se non sei in grado di farlo, prega nella tua casa; e se non puoi fare questo, prega quando sei nel campo, e se ti è inconveniente, prega sul tuo giaciglio; e se non puoi fare nemmeno questo, pensami nel tuo cuore".
(Mary Christine Athans, Alla ricerca di Maria, donna ebrea, Queriniana pag.223)
SUPER PECHINO
In una città del genere non si può essere altro che numeri e schiavi, marionette del potere, persone disumanizzate e braccia asservite al dominio economico, finanziario e militare.
La pazzia dei grandi è senza futuro umano.
FB
L'umanità insegnata ai medici
guglielmpepe@gmail.com
(La Repubblica 13 luglio)
La differenza che frena la crescita
E' tempo di riconoscere che servizi per l'infanzia di qualità e a prezzi accessibili non sono un lusso ma una strategia di crescita. Ed è il momento di porre fine allo scandalo per cui tante donne ancora guadagnano meno degli uomini sul lavoro – e le donne di colore ancora meno delle altre.
Sono ben consapevole del fatto che per troppo tempo, queste sfide sono state derubricate come "problemi di donne". Beh quei giorni sono finiti.
Retribuzione equa e tempi di lavoro programmabili, congedo parentale retribuito e giorni di malattia guadagnati e asili nido sono essenziali per la nostra competitività e crescita. Facciamo in modo, una volta per tutte, che i diritti umani siano diritti delle donne e che i diritti delle donne siano diritti umani.
Hillary Clinton
Estratto dal discorso alla New School di New York della candidata dei Democratici
(L'Unità 15 luglio)
domenica 26 luglio 2015
MIA CARA CHIESA
ciò che Dio
ha da dirti.
Ascolta
il grido della strada.
Ascolta
le voci d'amore
che ti chiamano
a conversione.
Ascolta....
E voi, fratelli sinodali,
non escludete, non escludete.
La chiesa o è una casa
accogliente, davvero accogliente,
o non può fare riferimento a Gesù.
Questa è l'ora
in cui soffia il vento di Dio
che prende voce di donna,
di omosessuale,
di separato e divorziata,
di straniero e di straniera....
Dio urla dalle periferie...
Franco Barbero
VERSIONI E PERVERSIONI
Bernardo di Chiaravalle (1090 -1153) credeva che il suo ruolo fosse quello di essere l'acquedotto della grazia di Dio, il canale attraverso il quale potessero scorrere le benedizioni di Dio.
Ella divenne la persona accessibile che avrebbe interceduto per quanti soffrivano, disponibile e misericordiosa verso i peccatori e quanti erano nel bisogno. Anche oggi abbondano racconti su Maria soccorritrice dei peccatori.
Una tradizione popolare descrive Gesù che, notando che in cielo c'è gente alquanto indesiderata, chiede a Pietro se stia controllando adeguatamente le persone alle porte del paradiso.
La risposta di Pietro è: "Io faccio del mio meglio per tenerli fuori, Signore, ma tua madre continua a farli entrare dalla finestra".
(Mary Christine Athans, Alla ricerca di Maria, donna ebrea, Queriniana, pag 70-71)
Marino ha toccato troppi interessi e svelato troppe trame. Disprezzo, menzogne e montature accompagnano il suo lavoro prezioso e pulito di sindaco della Capitale.
Nessuno vuole difenderlo troppo per non entrare nel mirino dei mafiosi e dei carrieristi. Dai profeti i mediocri prendono le distanze per non esporsi.
Coraggio, caro Ignazio Marino: sei il simbolo della "pulizia" e il testimone dell'onestà.
Vogliono farti passare per un "intellettuale ingenuo" mentre sei un politico della statura di Berlinguer.
Vogliono farti scoppiare…
Franco Barbero
SE L’UNIVERSITA’ DIVENTA AZIENDA (CON OBBLIGO DI POWER POINT)
Marino Niola
(Il Venerdì 17 luglio)
sabato 25 luglio 2015
UN INVITO PRESSANTE
Spero proprio che il papa e i padri sinodali vogliano leggerla lasciandosi interpellare. Essa riassume le riflessioni, le proposte che da molti anni stiamo avanzando.
Soprattutto, con una impareggiabile tenerezza, narra le sofferenze di chi non ha potuto esperimentare la chiesa come una casa accogliente.
Se i padri sinodali lasceranno cadere nel vuoto una lettera come questa, ciò vorrà dire che ci troviamo in una chiesa incapace di ascoltare le voci autentiche e di compiere le necessarie svolte di conversione evangelica.
don Franco Barbero
LO SCRITTO DI SALVATORE
C'era questo articolo nel web che criticava un passo nel Timoteo poiché contro le donne in generale, e un ragazzo ha protestato dicendo che la Bibbia deve essere considerata come quello che è: scritta in un periodo di ristrettezza mentale, in cui il pensiero che vedeva la donna sottomessa era più che comune e accettato. Gli ho risposto come queste parole: «Non importa il contesto, davvero. Un conto se fosse un libro di narrativa, così, che si legge perché ci si vuole immergere nella mentalità di un'epoca tenendo conto dell'ambiente in cui questo è stato scritto. La Bibbia non è questo, si impone come un dogma da essere rispettato, si impone come qualcosa di universale, valido in tutte le epoche... le parole al suo interno sono legge.»
Un'altra protesta, molto comune, è che i pensieri contro le donne, contro gli omosessuali, contro qualsiasi cosa (seriamente), siano contenuti soltanto nel Vecchio Testamento. Il Nuovo Testamento sarebbe una sorta di rivoluzione che cancella quelle leggi ingiuste, Gesù rende tutto bello e migliore. Ma mi chiedo: davvero? Innanzitutto vorrei rifarmi alla risposta di prima, ma in secondo luogo ci terrei a precisare che questo atteggiamento nei confronti del Vecchio e Nuovo Testamento mi confonde: i cattolici, in alcune occasioni, citano passi del Levitico o comunque del V. T. per pronunciare le loro condanne; in altre, invece, lo rinnegano? E poi, non è assolutamente vero che nel Nuovo Testamento non siano più imposte leggi misogine, poco moderne e bigotte.
«Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia» (1 Timoteto 2, 12) In questo passo del Nuovo Testamento, si ribadisce il concetto secondo cui la donna deve solo procreare e ubbidire, perché questi sono i suoi unici scopi. La donna è vista solo come un oggetto da riproduzione, niente più.
«La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle regole, o che lo abbia più del normale sarà immonda per tutto il tempo del flusso, secondo le norme dell'immondezza mestruale. Ogni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le regole; ogni mobile sul quale siederà sarà immondo, come lo è quando essa ha le regole. Chiunque toccherà quelle cose sarà immondo; dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. Quando essa sia guarita dal flusso, conterà sette giorni e poi sarà monda.» (Levitico 15, 25) Qui vi è una somiglianza con il Corano (ne parlerò più avanti). Ma soprattutto bisogna approfondire questo passo. Nella credenza religiosa il ciclo mestruale era considerato impurità e pentimento del peccato originale. «... l'impurità della donna che partorisce rappresenta il peccato originale; l'impurità della donna mestruata rappresenta il peccato dell'anima infiacchita dal piacere.» Teologo Benediçti (1584) Summa dei peccati 3,1z
«Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio.» (1 Corinzi 11,3) Viene imposta una gerarchia: l'uomo è superiore, la donna è inferiore e in quanto tale deve ubbidire all'uomo, deve sottostare al suo volere. «Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.» (Colossesi 3, 18)
"Se [la donna] non cammina al cenno della tua mano, toglila dalla tua presenza." (Siracide 25, 26) La donna deve essere sottomessa e deve rispettare l'uomo. Se ciò non avviene, la donna deve essere ripudiata. Vi è una somiglianza (molkto curiosa) con il Corano: «Se [lui] vi ripudiasse, certamente il suo Signore vi sostituirebbe con delle spose migliori di voi, sottomesse ad Allah, credenti, penitenti, adoranti, osservanti il digiuno, già sposate [in precedenza] o vergini. Corano - Sura LXVI, 5 Da sempre si pensa che il Corano è i musulmani siano più rigidi a tal proposito e vi sia un maggior disprezzo nei confronti delle donne, ma riflettete su questo: ci sono più somiglianze tra Bibbia e Corano su pensieri che offendono in qualche modo la donna (e la condannano: se la moglie non è vergine, deve essere lapidata sia per il Corano che per la Bibbia) che la parola «uguaglianza» nella Bibbia (soltanto tre volte, ahimé). Cosa vorrà dire questo?
Cosa dice l'esegesi (interpretazione modernadella Bibbia)? «... alle donne conviene badare alla casa, dimorarvi appartate... Così la donna non si occuperà affatto di faccende estranee alla vita domestica, ma cercherà la solitudine nella sua casa, non andrà per la strada come nomade, sotto gli sguardi della gente, salvo per recarsi al tempio» Siracide, Versione e Note - Edizioni San Paolo, III Ed. 2002 - Sir 26 5-12 Viene approvata l'idea molto diffusa secondo cui la donna è fatta solo per stare a casa, badare ai figli, cucinare e servire il marito. LA donna non è indipendente, la donna non può nemmeno uscire di casa perché il suo posto è quello.
La donna viene sminuita, disprezzata, svilita, denigrata e umiliata. Le donne non avevano diritti e la Bibbia lo approva. La Bibbia è contro ogni idea di progresso, è favorevole al femminicidio, ha le mani sporche di sangue e una schiera immensa di donne e uomini che tacciono, acconsentono e annuiscono.
UNA RISPOSTA PER UN DIALOGO
non capisco e non condivido la decisione con cui il preside del Liceo ha negato la pubblicazione del tuo articolo sul giornalino della scuola. Potrebbe essere nato un dialogo in cui si esprimessero anche altre opinioni. Il diritto a pensare va difeso finché non si usano linguaggi violenti ed offensivi. La tua opinione costituisce una bella opportunità di scambio che io colgo volentieri.
E' molto bello che un giovane di 17 anni, con una forte sensibilità e cultura dell'uguale dignità di ogni persona, si avventuri nelle praterie della letteratura biblica e coranica.
Io, per orientarmi un po' decentemente nel mondo della Bibbia, ho impiegato almeno un ventennio di studi e di ricerche, oltre agli anni della formazione teologica istituzionale.
La Bibbia è un testo che non fa sconti e non permette ne scorciatoie ne bignamini. Ricordo che gli scogli maggiori che affrontai 50 anni fa erano le mie precomprensioni, i miei preconcetti. Leggevo la Bibbia come fosse un prontuario buono ad ogni uso, un testo caduto dal cielo, atemporale, come un insieme di verità immutabili, di dogmi intangibili piovuti dall'alto.
Non è stato facile per me rendermi conto che un testo nasce in un ambiente che fa "pretesto", viene trasmesso in contesti diversi, viene scritto in linguaggi datati, viene narrato in ambiti tribali, cultuali, famigliari in continua evoluzione e poi finalmente redatto in luoghi e con funzioni molto differenti e dislocate dalla precedente fase orale e narrativa.
Conoscere i linguaggi, le traduzioni e le contestualizzazioni è un impegno mai finito. I metodi storici e critici non si limitano a dirci che un testo è sempre figlio del suo tempo, ma pongono la Bibbia dentro il teatro culturale di quel tempo e di quei tempi.
Un testo, che ha una storia di formazione, di composizione e di redazione di oltre 12-13 secoli, non può rispondere alle nostre attuali domande sul piano antropologico, psicanalitico, giuridico. E' molto dificile prendere atto della distanza cronologica e spaziale che ci separa da quel testo lontano; ancor più difficile è acquisire la consapevolezza della distanza culturale.
Ecco perché è pericoloso aspettarsi dalla Bibbia una risposta adeguata al nostro oggi rispetto alla schiavitù, alla condizione della donna, alla omosessualità, alla transessualità, all'alimentazione, ai riti, al pluralismo religioso... anzi è ingannevole e ingenuo, anzi fuorviante, estrarre dalla Bibbia norme comportamentali senza la necessaria mediazione storico-culturale. Questo è il fondamentalismo in cui cade chi cita versetti della Bibbia come enunciati di verità, anzichè testimonianza storica, datata, contingente di uomini e donne di una cultura che oggi giustamente definiamo patriarcale. E' operazione ambigua questa battaglia dei versetti perché altrove nella Bibbia si possono trovare tracce oggi culturalmente rivoluzionarie come il riposo della terra, il sabato, il giubileo, la protezione dello straniero...
E' quindi impossibile ricavare dalla Bibbia un codice di diritto famigliare, una valutazione dell'omosessualità come la intendiamo noi oggi, una regola sulle adozioni.
Se nella Bibbia conosciamo pagine estremamente misogine, altrove troviamo figure femminili esaltate come salvatrici, profetesse, guide di Israele. Penso a Scifra, Pua, Deborah, Rut, Noemi, Giuditta, Ester...
Fuori da un certo rigore metodologico si fa dire alla Bibbia tutto e il contrario di tutto. Questo non è leggere la Bibbia, ma usare e manipolare il testo.
Caro Salvatore, mi rivedo nei tuoi panni, quando iniziai a pormi il problema del "come leggere la Bibbia".
E' così bello che tu abbia avvertito le difficoltà dell'impresa e che abbia espresso le tue considerazioni con sincerità e coraggio. Chi blocca la libera circolazione delle idee non è un vero educatore.
Ma certamente anche tu, così ricco di spirito critico e di etica della giustizia, avrai bisogno di acquisire ulteriori strumenti e altre informazioni per una lettura rigorosa, seria e documentata della Bibbia e del Corano.
Oggi esistono strumenti preziosi ed accessibili che permettono di accostarci alla Bibbia distinguendo accuratamente miti, leggende, narrazioni, poesie, racconti storici, letteratura sapienziale...
Se lo desideri potrò suggerirti qualche libro utile.
Intanto... lode a te... che hai reagito laddove hai visto tracce di misogenismo e di omofobia. Muovere il cuore e il cervello aiuta a crecere bene. Te lo auguro di tutto cuore.
Un caro saluto a te
Don Franco Barbero
WHIRLPOOL FIRMA L'INTESA
Poteva essere un caso lacrime e sangue -2700 esuberi e due stabilimenti chiusi - è diventato un modello da copiare: ieri a Palazzo Chigi si è firmato l'accordo tra la multinazionale Whirlpool e sindacati, una firma che darà il via ad un piano industriale sul quale l'azienda investirà 513 milioni di euro nei prossimi quattro anni. senza chiusura di siti e senza esuberi. Tutti soddisfatti: azienda , gli operai, il governo.
( Da Repubblica).
Lettera al Papa
a indirizzarvi questa lettera sono alcuni scrittori, scienziati e artisti omosessuali (cui si aggiungono, tra i firmatari, anche degli eterosessuali). Alcuni di noi sono credenti, altri no. Per alcuni, quindi, questo documento si carica dell’emozione di chi si appella a una realtà spirituale e soprannaturale che sente Madre; per altri la Chiesa è o è diventata un’istituzione meramente umana. Ma tutti riconosciamo l’importanza storica dell’interlocutore cui ci rivolgiamo, con diversi sentimenti ma con la medesima serietà e la medesima urgenza, per una questione che investe la totalità della nostra vita: un interrogativo pressante che sentiamo di potervi sottoporre in vista del Sinodo di Ottobre sulla famiglia.
A sostenerci in questa iniziativa è stata l'esortazione di Papa Francesco alla parrésia, al parlare franco. Per i credenti tra noi, ciò assume perfino una responsabilità di testimonianza e di appello. Per gli atei e gli agnostici, il pungolo morale a farsi portavoce di tanti uomini e donne non è meno pressante. Non possiamo tacere, c'è una voce, nella nostra vita... «col tremito del batticuore».
Ci sentiamo di affermare, anche a nome di tanti fratelli e sorelle nel presente e nel passato, che gli omosessuali sono una ‘periferia’: una periferia esistenziale che nella storia ha conosciuto ferite, umiliazioni, isolamento, e spesso disperazione. Molti di noi si sono sentiti allontanati, addirittura respinti dalla Chiesa – e invece si struggono per ritrovarsi a casa, perché in Dio ci credono.
I non credenti tra noi sono soprattutto motivati a far sì che tanti e tante, in un futuro che è semplicemente la profondità del presente, possano incontrare meno umiliazioni, dolori e piaghe di quelle che hanno patito loro, o hanno visto infliggere e subire, fino al punto da far proprio questo sguardo di condanna su di sé: vite intere insidiate dalla paura, dal senso di colpa, dall'incomprensione, dal sapersi classificati e giudicati sbagliati (da parte di insegnanti, genitori, compagni, sacerdoti), dalla violenza fisica e verbale di chi, invece, si è sempre sentito nel giusto nonché implicitamente e indirettamente autorizzato dal pensiero comune e dominante (e dalle posizioni della Chiesa) a insultare, picchiare, uccidere.
Tutto questo ha condotto all’inimicizia e all’odio verso se stessi intere generazioni di omosessuali (etichetta che spesso appiattisce sul solo piano sessuale interiorità affettive e creative, moti di tenerezza, sensi etici, morali e spirituali, proprio come la mera definizione di eterosessuale starebbe certo stretta a tutti coloro che amano persone di sesso diverso).
La realtà omosessuale, uno degli argomenti più scottanti del dibattito sinodale, tocca la profondità della questione identitaria: affettiva, cognitiva, intellettiva e, infine, anche sessuale di ogni creatura umana. Ci pare, purtroppo, di intravedere in certe fasce di cattolici il rischio che un inadeguato interrogativo, franco e profondo, sulle radici del problema, possa impedire qualunque conquista significativa in termini di maggiore umanità e verità. Per alcuni di noi questo è un passo che si carica d’una valenza sacra, ma anche per chi tra noi si professa ateo o agnostico la portata esistenziale e sociale del tema è davvero decisiva, per il benessere fisico, emotivo e spirituale delle presenti e future generazioni. In molti pronunciamenti dei Padri Sinodali abbiamo sentito ripetere la necessità di accogliere le persone omosessuali «con rispetto e delicatezza», ma al tempo stesso di ribadire la dottrina che ne esclude la natura dal progetto di Dio, basato sull’unione stabile e feconda tra uomo e donna. Viene ribadita anche la necessità di contrastare le cosiddette colonizzazioni ideologiche, come la «teoria del gender».
Alla recente manifestazione ‘Family day’ uno degli slogan più frequenti è stato «Giù le mani dai nostri figli, giù le mani dai bambini. Giù le mani dai figli, giusto. Giù le mani da TUTTI i figli, anche quelli che si scoprono innamorati d’una persona del loro stesso sesso.
L’amore, come diceva Dante, è un «segnore dal pauroso aspetto». L’amore, diceva Saffo, «si abbatte come vento sulle querce». Dunque, questa è la domanda che sentiamo di potervi sottoporre: perché, quando per la prima volta un ragazzo o una ragazza avverte un fiotto di emozione, gioioso turbamento, struggimento per il volto amabile, per il sorriso, lo sguardo d’una persona di sesso diverso, tutto ciò che li circonda – compresa la Chiesa – può incoraggiarli, e quando invece accade per una persona del suo stesso sesso, la Chiesa dice «Qui c’è un problema»? Perché una sfida così bella e difficile (la scoperta dell’amore) deve essere gravata dall’odioso peso di sentirsi bollati come «intrinsecamente disordinati»? Ci auguriamo che la Chiesa trovi la chiarezza per rivolgersi a questo tema; altrimenti il nodo più intenso, aggrovigliato, doloroso e radicale della questione resterà gravemente insoluto.
Aiutare le persone ad amare se stesse per ciò che sono, per il modo specifico, unico e prezioso, che hanno di amare, cioè di relazionarsi a tutti e a ciascuno, senza bollare nessuno come intrinsecamente disordinato, sarebbe forse cedere a una presunta colonizzazione ideologica? Ricorderete certamente l’Affaire Dreyfus, esploso in Francia nello stesso periodo in cui l’antisemitismo zarista partorì l’assurdo mito dei Protocolli dei Savi di Sion: sono gli stessi anni nei quali Marcel Proust, descrivendo le sofferenze degli omosessuali, diede voce agli strazi di una «Razza su cui pesa una maledizione, costretta a vivere nella menzogna e nello spergiuro perché sa che il suo desiderio – ciò che costituisce per ogni creatura la suprema dolcezza del vivere – è considerato punibile e vergognoso, inconfessabile; costretta e rinnegare il proprio Dio, giacché, se anche siano cristiani, quando compaiono in veste d’imputati alla sbarra del tribunale, devono, davanti al Cristo e al suo nome, difendersi come da una calunnia da ciò che è la loro stessa vita; figli senza madre, cui sono obbligati a mentire persino al momento di chiuderle gli occhi; amici senza amicizie, malgrado tutte quelle che il loro fascino sovente riconosciuto può far nascere e che il loro cuore, non di rado buono, saprebbe provare; ma è lecito chiamare amicizie le relazioni che vegetano solo col favore d’una menzogna e dalle quali il primo slancio di confidenza e di sincerità cui fossero tentati d’abbandonarsi li farebbe respingere con disgusto, a meno che non avessero a che fare con uno spirito imparziale, se non addirittura simpatetico, che in tal caso, tuttavia, fuorviato nei loro confronti da una psicologia convenzionale, attribuirebbe al vizio confessato anche l’affetto che gli è più estraneo, allo stesso modo che certi giudici suppongono e giustificano più facilmente l’assassinio negli invertiti e il tradimento negli ebrei, per ragioni tratte dal peccato originale e dalla fatalità della razza?».
Santità, Padri Sinodali, pensate forse sia giusto che altre generazioni di giovani debbano percorrere questa odiosa, ingiusta via crucis? Pensate forse che la soluzione sia rifugiarsi dietro un facile complottismo, per cui le misteriose e onnipotenti lobby gay (ieri erano i cristiani cannibali dei primi secoli, poi gli ebrei avvelenatori di pozzi, ricordiamolo!) tramerebbero sistematicamente nell'ombra per depravare bambini e fanciulli? La questione legislativa non è, secondo noi, pertinenza della Chiesa, né chiediamo che essa si pronunci in materia per approvare o condannare affinché lo Stato prenda le sue autonome decisioni.
Crediamo sinceramente che la sfida della Chiesa venga prima, e a un altro livello. Ma non basta dire che gli omosessuali vanno accolti con rispetto, se non si sostiene anche uno sguardo che contrasti i violenti stereotipi omofobi per cui, in tanti campetti di calcio, il ragazzino che sbaglia a tirare viene pesantemente sbeffeggiato con termini quali ‘frocio’, ‘culattone’ e ‘finocchio’. Come se omosessuale fosse sinonimo di ‘meno -uomo’. Si tende a dire che si tratta di sciocchezze, di «cose da ragazzi». Noi sappiamo per esperienza diretta che anni e anni di insulti si stratificano nell'animo fino a rattrappirlo, finché chi li subisce arriva a credersi una persona sbagliata, inferiore, dimezzata, «contro natura».
Tuttavia gli omosessuali non sono un vaso fragile, da maneggiare con cura, né tanto meno dei malati, degli handicappati spirituali, degli errori di natura su cui gettare, bontà nostra, uno sguardo «affettuoso e delicato» (in modo da gestirli evitando più danni e schiamazzo possibile?). Vorremmo davvero sapere, in spirito di parrésia, che cos'ha da dire la Chiesa sull'essere omosessuali, su quella dimensione profonda dell’io che prova gioia, commozione, abnegazione, amore, per una persona del suo stesso sesso; su quelle creature che desiderano onorare la persona amata dedicandole i migliori sforzi della propria vita attiva, affettiva, creativa e sociale. O vogliamo forse che la sconfitta di tante esistenze debba essere denunciata da morti quali quella di Pasolini, che non trovò altra soluzione esistenziale che farsi letteralmente fare a pezzi dalla società? La durezza di queste parole è solo proporzionale all’urgenza del nodo da sciogliere: essa, d’altra parte, nasce anche dallo slancio fiducioso e colmo di speranza cui ci spingono l’eloquio e i richiami di papa Francesco alla chiarezza, alla parrusìa, alla Chiesa come «ospedale da campo». Ma forse che anche in quell’ospedale da campo gli omosessuali dovranno stare in un recinto segregato? In questa periferia esistenziale e storica, l’immagine di Pasolini straziato non appartiene alla storia della letteratura, ma alla dolorosa concretezza delle nostre vite. Dalla Chiesa di Francesco noi abbiamo l’ardire di sperare in un pensiero che abbia il coraggio di una posizione chiara e netta: o ribadire nel Catechismo che il comportamento omosessuale è una «grave depravazione» (come riteneva San Paolo), che l’inclinazione omosessuale è «intrinsecamente disordinata», oppure no.
Preferiremmo udire una scelta dura e impopolare, ma chiara, se si pensa che questo sia fedeltà al dettato evangelico. Ognuno ne trarrà le sue conclusioni. Ma, in realtà, molti tra noi non hanno cessato di sperare in una posizione che imprima un cambiamento, e che spezzi infine una catena che grava sulle caviglie emotive di migliaia e migliaia di fratelli e sorelle. Non avere catene ai piedi non è garanzia d’un passo fermo e sicuro – non basta essere liberi di amare, per amare davvero – ma certamente è un aiuto decisivo. Al pari della condanna dello schiavismo e delle discriminazioni razziali; al pari del riconoscimento dei diritti delle donne, della libera ricerca, della libertà di culto e opinione (un Papa ha chiesto perdono agli Ebrei! un altro ai Valdesi! – chi mai lo avrebbe immaginato e sperato prima?), questa è una delle grandi sfide etiche del nostro tempo. Chi tra noi è credente ritiene l’omosessualità una vera e propria vocazione, convinto che Gesù lo abbia voluto così per un suo disegno misterioso di bene; gli atei e gli agnostici si limitano – per così dire – a definirla una forma dell’amore, il che è in fondo affermare la stessa cosa. Noi che scriviamo (e che ci sentiamo dei sopravvissuti) non pretendiamo che la Chiesa si ponga questo interrogativo per noi. Le persone adulte, dopo anni di tormentose domande, gioie e sofferenze, riescono – a meno che non siano già state travolte dalle acque nere della disperazione – a trovare una loro via, un loro modo di essere al mondo, e sono felici di questa vittoria esistenziale, che tanti elementi avevano tramato a stroncare. Si tratta di chi verrà, di chi si affaccia oggi al mondo. Tante anoressie e bulimie (anche sessuali) possono essere evitate. Tanti suicidi – magari emotivi – evitati. E non scriviamo per sottoporre le vostre Santità ed Eminenze a un ricatto. Non si tratta di fare certe scelte per convincere noi. Per coloro tra noi che considerano la chiesa Madre – magari difficile, o da perdonare – tale essa resterà. Osiamo sperare che la Chiesa possa porsi fermamente questo interrogativo perché siamo tutti sulla comune barca dell’umanità, e in questa barca la Chiesa ha un ruolo – e una pretesa – significativi per molti. Dai vostri pronunciamenti, dalla vostra serietà e – speriamo – umanità, dipende molto del presente e del futuro. Alcuni di noi vi sono vicini con la preghiera. Altri sperano che avvertiate l'intensità del pensiero e del sentimento che accompagna ogni singola parola di questa lettera.
Edoardo Rialti Sandro Lombardi.
I RITARDI DELLA GIUSTIZIA
L'assalto ai 101 profughi ospiti a Quinto di Treviso si è svolto in un clima di violenze inaudite. Dire che si tratta di barbarie è poco. I barbari erano normalmente più civili.
Così il rifiuto di accoglienza della ragazza palestinese che voleva studiare a Berlino non è tanto un atto di crudeltà di Merkel. E' peggio: si tratta della barbarie del nuovo capitalismo.
F. B.
Non potrebbe esserci, per un alimento nobile e colto come il vino, pubblicità peggiore del culto della sbornia; allo stessissimo modo il fricchettone con lo sguardo lucido che inneggia all'imbambolamento da cannabis fa venire in mente le peggiori cose a proposito di sostanze che, se usate con sobrietà, direi con gentilezza, fanno parte legittima dei nostri vizi più soavi e della gioia di vivere; se usate con stolta dismisura danneggiano la salute e (dettaglio non trascurabile) rendono ridicola e poco dignitosa l'utenza. Tra l'uso e l'abuso la differenza è immensa. Dite per favore ai cannonieri più spiritati che ogni volta che aprono bocca (in genere ridendo senza motivo) fanno un favore a Salvini e Giovanardi.
Michele Serra
(Repubblica 17 luglio)
venerdì 24 luglio 2015
APPUNTAMENTO A TORINO
Ore 10 Accoglienza; Ore 10:30 Eucarestia comunitaria. Pranzo autogestito con una difficile ed impegnativa ricerca teologica.
L'incontro finisce alle ore 15:30.
TORRE PELLICE
Domenica 26 luglio alle ore 17 partecipo alla tavola rotonda su società e diritti civili nei Giardini di Piazza Muston con l'Assessore regionale Monica Cerruti, il pastore valdese Luca Negro su "Società e diritti civili".



